Ambrosiano, le banche estere reclamano 450 miliardi

Ambrosiano, le banche estere reclamano 450 miliardi Ieri prima udienza in tribunale; ricostruiti i movimenti di capitale Ambrosiano, le banche estere reclamano 450 miliardi MILANO — SI è tenuta ieri presso la sezione fallimentare del tribunale di Milano la prima udienza del procedimento giudiziario che vede di fronte 88 banche estere, in rappresentanza di 24 Paesi, che chiedono la restituzione di circa 300 milioni di dollari (oltre 450 miliardi di lire), e il Nuovo Banco Ambrosiano che invece si oppone in guanto non si ritiene responsabile delle operazioni effettuate dalle consociate estere della ex banca di Roberto Calvi. Si è trattato di un'udienza interlocutoria, che è servita per completare lo schieramento delle banche creditrici e per mettere a fuoco le questioni procedurali. Ad esemplo, in questi giorni è salita alla ribalta la vicenda dei conti svizzeri Zirka e Recioto per l importo di oltre 140 milioni di dollari. Questi messi furono accreditati dal Banco Andino alla Ban¬ ca Rothschild di Zurigo nel febbraio e nel maggio del 1981. Ebbene, nel luglio del 1980 l'Ambrosiano Holding ottenne un finanziamento di 40 milioni di dollari da un pool di bancìie guidate dalla Midland Bank l'8 aprile del 1981 sono 75 i milioni di dollari dalla National Westminster e infine nel maggio dello stesso anno 50 milioni di franchi svizzeri dal Credit Suisse. Tra franchi svizzeri e dollari si arriva appunto ai 143 milioni di dollari che proprio in quel periodo arrivano sui conti Zirka e Recioto, conti per i quali è finito recentemente in carcere Bruno Tassan Din. In questo momento gli inquirenti stanno ripercorrendo il viaggio di questa grossa somma che nelle intenzioni originati di Calvi doveva venire usata per sistemare all'estero l'intera posizione Rizzoli. Una ricostruzione attendibi¬ le dei movimenti valutari può essere pertanto la seguente: i danari arrivano dalle banche estere all'Ambrosiano Holding del Lussemburgo e di qui al Banco Andino che poi per conto della Bellatrix (di cui è garante lo Ior) li trasmette alla Banca Rothschild. Una prima tranche, meno di 40 milioni di dollari, viene utilizzata per l'acquisto delle azioni Rizzoli vestite fiduciariamente dalla stessa Rothschild e per rilevare la quota di controllo del settimanale «Sorrisi e Canzoni 7"u». La restante parte dei 40 milioni di dollari e i 95 sopraggiunti in aprile prendono altre strade: prima si separano in rivoli minori, poi confluiscono in conti più sostenuti. Dopo queste esercitazioni pirotecniche i fondi arrivano a conti intestati a persone vicine a Roberto Calvi Gianfranco Modulo

Persone citate: Bruno Tassan Din, Roberto Calvi Gianfranco, Rothschild

Luoghi citati: Milano, Zurigo