La «guerra dei jumbo» tra Cina e Usa

La «guerra dei jumbo» tra Cina e Usa Dopo che la «Pah Am» ha deciso di riprendere i voli con Taipei (Taiwan) La «guerra dei jumbo» tra Cina e Usa Pechino minaccia il governo americano di chiudere il «ponte aereo dell'amicizia» se la compagnia non verrà : «punita» - Una dura nota del ministero degli Esteri all'ambasciata - Ma la linea con l'isola è più fruttuosa DAL NOSTRO CORRISPONDENTE TOKYO — Attesa, e forse inevitabile, è scoppiata fra Usa e Cina la .guerra dei jumbo», e un altro frutto della normalizzazione fra Pechino e Washington è in pericolo. Minacciando .serie ripercussioni, sui rapporti politici e diplomatici, i cinesi hanno chiesto formalmente alla Casa Bianca di .punire, la compagnia «Pan American», colpevole di aver ripreso da due giorni 1 voli per Taipei, la capitale della Cina nazionalista. E hanno fatto capire che, se Washington non sceglierà un'altra .bandiera» per volare a Pechino, il .ponte aereo dell'amicizia» come fu battezzato dai cinesi nell'81. potrà essere interrotto. La «Pan Am. è oggi la sola linea Usa che assicuri 11 trasporto aereo diretto fra gli Usa e la Repubblica popolare. La reazione cinese era attesa da quando, alcune settimane fa, si era diffusa la notizia che i jumbo-jets della «Pan American» avrebbero ripreso la via di Taiwan, l'isola nazionalista che Pechino considera parte integrante di se stessa e che Washington ha «discono¬ sciuto» ufficialmente 4 anni fa. Dubbi sussistevano soltanto sulla misura della rappresaglia che i cinesi avrebbe-, ro lanciato contro la compagnia, rea non tanto di aver riaperto la linea per Taipei, quanto di averlo fatto senza prima chiedere 11 permesso a Pechino. La reazione, che i dirigenti della «Pan Am» avevano sperato assai più blanda e formale, si è materializzata ieri in una nota consegnata dal ministero degli Esteri cinese all'ambasciata Usa di Pechino, nella quale si accusa il governo degli Stati Uniti di .avere violato la sovranità nazionale cinese», aggiungendo che le relazioni fra i due Paesi .ne dovranno sopportare le conseguenze». In concre la «Càac» (Civtl aviatlon aamini stratlon of China) ha revocato, da subito, i diritti d'atterraggio a Canton, che la «Pan Am» utilizzava come scalo alternativo e d'emergenza per gli aerei diretti a Hong Kong e ha Invitato la Casa Bianca a .designare un'altra compagnia per collegare gli Usa alla Repubblica popolare». Anche se per ora non si tratta di una messa al bando degli aerei Usa (ieri il volo Pechino-San Francisco è partito regolarmente, con soli 17 minuti di ritardo) e i cinesi non vogliono evidentemente assumersi la responsabilità della rottura, 1 dirigenti della «Pan Am» sanno che la nota è un ultimatum preciso e 11 futuro della compagnia aerea americana a Pechino è segnato. John Schumaker, 11 presidente della «Pan Am» lo ha definito «un passo estremamente grave e del tutto ingiustificato». Oli americani sostengono infatti di avere sempre mantenuto i diritti sulla linea per Taipei, la capitale talwanese, via Tokyo e Seul, e la cancellazione del volo, nel "79, avvenne per decisione autonoma della società, senza consultazioni politiche preventive. Ma da ieri, 11 «corridoio aereo» fra Cina e Usa, che fu uno del frutti più visibili della normalizzazione slno-amerlcana, rischia di chiudersi. Se veramente i cinesi insisteranno nel voler cacciare la «Pan Am», sarà infatti difficile trovare un'altra compagnia Usa che la sostituisca. La «Nortwest Orient» americana, che vola in Estremo Oriente e sulle rotte transpaclflche, collega già Taipei a Tokyo e quindi è automaticamente squalificata. E la terza compagnia statunitense presente qui, la «United Airlines» non sembra per ora molto interessata ad estendere ulteriormente i propri tragitti. Perché 11 nodo di fondo di questa .guerra dei jumbo», non è politico, come Pechino, per sua natura, deve credere, ma è puramente finanziario. Passata l'euforia turistica degli Anni 70, e non ancora materializzatosi l'atteso boom commerciale attorno alla Ci na, la linea per l'echino non rende. Al contrario, il continuo sviluppo industriale e commerciale di Taiwan ha reso molto attraente lo scalo di Taipei, e già la «Klm» olandese ha ripreso i collegamenti dall'Europa, infischiandosene delle minacce cinesi di rappresaglia. .La nuova linea fra New York e Taipei — dicono alla "Pan Am" —da tempo in cattive acque finanziarie, dovrebbe renderci oltre 20 milioni di dollari l'anno», più di 30 miliardi, .mentre volando su Pechino continuiamo a perdere soldi dall'81». Almeno per ora, Insomma, la irresistibile >■ diploma zia dei ioidi» sta volgendo a favore degli eredi di Chang Kai-schek questa .guerra dei jumbo». Vi ^

Persone citate: Chang Kai-schek, John Schumaker