Spadolini si propone mediatore nella guerra tra la dc e il psi di Luca Giurato

"Spadolini si propone mediatore nella guerra tra la de e il psi La polemica elettorale ancora sul «patto triennale» "Spadolini si propone mediatore nella guerra tra la de e il psi Al rifiuto di De Mita («Non aderiamo a soluzioni confuse»), Craxi replica: «E' la risposta di un insolente» - Il pri rilancia la proposta di un confronto a cinque ROMA — Tra De Mita e Craxi lo scontro è sempre più duro e la proposta socialista di un «asse di ferro» tra i due partiti per tre anni è andata in pezzi. «iVon abbiamo intenzione di aderire a soluzioni confuse. Quando il potere si identifica nell'investitura di una persona, stravolge le regole democratiche', attacca De Mita in una intervista a «Panorama». «E' la risposta di un irresponsabile e di un insolente — replica Craxi da "Canale 5" —. Conferma che De Mita è il principale responsabile della crisi poli tica che si trascina da .mesi. Egli persegue deliberatamente una politica di rottura verso il psi*. Il segretario de ha ironizzato sull'esclusione dei laici dalla proposta socialista e Craxi ha risposto, in un duello implacabile, anche su questo. Craxi ha ignorato deliberatamente sia Longo sia Zanone. Si è rivolto soltanto a Spadolini, che tra tanti alti e bassi ha sempre considerato l'interlocutore privilegiato di questi anni difficili: -A Spadolini vorrei dire che nessuno vuole escludere i repubblicani, nessuno ci ha mai pensato. Non vogliamo escludere nessuno*. Colto al volo il messaggio, Spadolini ha impugnato il bastone del pellegrino e ha immediatamente rilanciato il confronto programmatico tra tutti i partiti dell'ex maggioranza. L'obbiettivo è quello di ••verificare le possibilità* per un governo che sconfigga l'emergenza economica. Chiuso il discorso sull'«asse di ferro» che l'ha trovato nettamente contrario, Spadolini si propone dunque come un ••messaggero di pace*, un mediatore che cercherà di rian nodare tanti «/ili impazziti' subito dopo le elezioni. E' una proposta politica abile, che cade nel momento di maggior tensione e confusione elettorale. Il leader del pri ritiene di aver le carte più che mai in regola per portarla avanti, forse con degli incontri bilaterali. «Ci siamo opposti, nella prima fase della campagna elettorale, ad ogni tentativo di esclusione preventiva dei socialisti e ci sia mo rifiutati di credere ad un loro disimpegno clic non abbiamo mai auspicato — ha dichiarato il segretario repubblicano —. Con la stessa fermezza diciamo die nessuna emarginazione è tollerabile e che nessuna maggioranza si potrebbe formare con una intesa privilegiata dc-psi e con intese subalterne in posizione di satellismo laico*.. Nessuno può dire, con le tempeste che imperversano tra i partiti, se quest'azione «mediatrice-conciliatrice» avrà successo. Di certo, coglie con un colpo solo un arco piuttosto ampio dì problemi politici: 1) dice «no» all'asse dc-psi e quindi è d'accordo con la sostanza di quanto ha detto De Mita; 2) non esclude il psi; anzi, esalta il suo ruolo essenziale per una futura maggioranza di governo; 3) difende il ruolo dei partiti minori, non solo del pri, ma anche del psdi e del pli, ricordando che le posizioni di satellismo al massimo |>ossono far parte degli archivi storici della Repubblica. Insomma, tutti i partiti possono trovarvi qualcosa di buono o di utile, tranne quelli che sembrano destinati a rimanere all'opposizione: il pei, il msi, dp c i radicali. Contemporaneamente a Spadolini, De Mita. Longo e Zanone hanno ieri confermato e ribadito l'assoluta necessità di trovare una intesa a cinque su posizioni paritarie. Non sono tesi nuove, ma all'indomani della proposta Craxi per un patto di tre anni assumono un significato molto chiaro e preciso: niente patii a due ma a cinque. Per Zanone e Altissimo, «è necessaria una coalizione di legislatura e non un governo a termine, sia pure triennale». Zanone aggiunge una . clausolctta» importante: il pli non farà parte di nessun governo che non terrà conto in concreto delle proposte li' bcrali sulle libertà in econo mia. Anche Longo ha detto che il suo partito può stare al governo o all'opposizione: ..Non siamo disponibili a fare la ruota di scorta di nessuno*. Luca Giurato

Luoghi citati: Roma