La Formula uno sugli Champs-Elysées di Paolo Patrono

La Formula uno sugli Champs-Elysées Sindaco e governo d'accordo, un «grand prix» nel cuore di Parigi? La Formula uno sugli Champs-Elysées DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — / bolidi della Formula uno- che si rincorrono nel cuore di Parigi, sfrecciando lungo gli ChampsElysées, guizzando sotto i cavalli di Marly, facendo il girotondo attorno all'obelisco di piazza della Concordia, inseguendosi sui Lungosenna, nel circuito più affascinante e inconsueto del mondo. Se il progetto si realizzerà, queste immagini si tradurranno in realtà il 26 agosto dell'anno prossimo, A chi tocca prendere l'ultima decisione? Il ministero degli Interni francese è favorevole a concedere una deroga alle norme che vietano lo svolgimento di una corsa automobilistica sui tracciati cittadini. Il municipio, naturalmente!, è d'accordo e incredulo davanti all'insperato «colpopubblicitario che lo svolgimento d'un «Gran Prix» regalerebbe a Parigi. Restano le autorità sportive, non quelle francesi, naturalmente, che hanno caldeggiato il clamoro¬ so progetto, ma la Federazione internazionale e l'Associazione dei costruttori. Ma chi avrà il coraggio d'opporsi? Gli ecologisti, per il momento, sono i soli ad aver levato una protesta contro «lo spettacolo e lo spreco rumoroso, nauseabondo e ingombrante di questo arcaismo automobilistico». Ma /'opinione pubblica non sta parlando d'altro; con occhio smaliziato l'auto- mobilista parigino calcola a che velocità potrebbe andare lui, sugli Champs-Elysées, se non ci fossero tutti quel semafori e quei «file» in agguato. E gli amministratori municipali hanno gli occhi luccicanti nel pronosticare i buoni affari, A fine agosto, anzitutto, sostengono i patrocinatori del progetto, Parigi è più calma, meno affollata del solito. Bloccare la circe iasione in questo settore della capitale non creerebbe grossi problemi. E il Gran Premio sulla «più bella avenue» del mondo, come la definiscono con orgo<glio i parigini, potrebbe attirare almeno200 mila spettatori, oltre al «gran circo» dettai •Formula uno». Insomma c'è chi sogna ad occhi aperti sul progetto di questo circuito di tre chilometri che schianterebbe la concorrenza di Monaco e di Detroit. È c'è chi impreca alla inevitabile «paganie» che il «Grand Prix» Inevitabilmente comporterebbe per i parigini. Le due fazioni, prò o contro la corsa di FJ, si stanno già affron tando, aitarmi disuguali. Il verdetto si avrà all'inizio di luglio, quando il «Grand Prix» di Parigi'potrebbe essere inserito, ufficialmente nelnuovo calendario intemazionale. Paolo Patrono

Persone citate: Formula

Luoghi citati: Detroit, Monaco, Parigi