Oggi Papa Wojtyla è in Polònia di Frane Barbieri

Oggi Papa Wojtyla è in Polònia A 4 anni dal primo viaggio l'aspetta un regime vincente e una nazione rassegnata Oggi Papa Wojtyla è in Polònia Nel 79 i polacchi credevano, esultanti intorno al loro Pontefice, che tutto fosse possibile, ora sono convinti che quasi <l • 2. :u:ì„ >J „ 11 ».-. -4 -4 ^,.+ ; A r. nn4n/,nmkn <inn^i>nlla4ì a Jic^anva 11 a 11 Ci nnlìvìo s r» i r\m « olio m-onrla s*fr\r*s\ Al DAL NOSTRO INVIATO VARSAVIA — Papa Wojtyla arriva oggi in quella che egli vorrebbe una seconda Terra Santa. La sua Polonia lo accoglie per la seconda volta, a distanza di 4 anni. Lo accoglie diversa, come se dalla prima visita fossero passati almeno 4 lustri o addirittura due papati diversi. Alla prima visita i polacchi, esultanti intorno al Pontefice, erano portati a credere che tutto fosse possibile. Oggi, alla seconda visita, si convincono che quasi tutto è impossibile. Quella che quattro anni fa sembrava una resurrezione ritorna ad essere un martirio. Si vedono tante .dita alzate in segno di vittoria davanti alle chiese in questi giorni. Saranno milioni ad accogliere il Papa con il segno churchilliano. Però questa volta sarà il segno di una sconfitta. O meglio: segno di una vittoria morale e di una sconfitta politica. Durante la prima visita, i polacchi, insieme con il Papa, si sentivano al centro del mondo, destinati ad avviare il suo grande cambiamento. Oggi si sentono vittime sacrificali di un mondo che ha paura di cambiare. La presenza del Papa li rincuora nel sacrificio («La nostra nazione è il Cristo del mondo moderno-) piuttosto che promettergli un riscatto. Perciò l'atmosfera della vigilia è.mistica e rassegnata a confronto con quella gioiosa ed esuberante che avevamo Incontrato l'altra volta. Sembrano riti da catacombe quelli che si svolgono a lume di candela attorno alla famosa croce di fiori, omaggio al cardinale Wyszynski, trasferita dalla piazza principale all'attiguo colonnato di Sant'Anna (avendo recintato il governo la piazza per presunti lavori). La polizia li controlla da molto lontano, da lontano li osserva ormai anche la maggior parte dei cittadini. Paura o rassegnazione, comunque manca la tensione dell'ultima visita, anche se oggi saranno forse più di allora quanti si riverseranno nelle strade per il Papa. Può sembrare una contraddizione, ma 11 ritorno polacco di Wojtyla coincide curiosamente con il momento propi zio a Jaruzelskl. In politica è sempre difficile stabilire se la prepotenza e l'ostentazione della forza siano prova di potenza o di debolezza. Ad ogni modo Jaruzelski ostenta sicurezza. Non sappiamo nemmeno se per impressionare Wojtyla o Andropov. Stranamente appare più sicuro di quanto lo fosse Gierek quando accoglieva il Papa la prima volta. Eppure quel governo non sembrava tanto inviso al polacchi quanto lo sia questo del colpo militare. Le vicende dei traumatici ultimi 18 mesi e la stessa visita del Papa hanno fatto maturare una convinzione diffusa: per rimanere polacchi bisogna appoggiare, o almeno sopportare. Jaruzelskl. La Polonia può essere solo una, se si divide in due corre il rischio di diventare nessuna. E oggi il generale arriverà a chiedere al Papa polacco di confermare esplicitamente o implicitamente questo fatto, dal momento che per certi versi lo sta confermando con la sua stessa visita. bcovwmp—I«srcdpsajds Con un certo stupore abbiamo ascoltato ieri in una conferenza stampa il famoso vice-primo ministro Rakowski. liberale ravveduto, mentre tracciava per la stampa estera lo scenario politico del pellegrinaggio di Papa Wojtyla. Contestando l'.immagine falsa- offerta dalla stampa occidentale, Rakowski ha premesso che la visita avallerà una nuova e diversa | immagine della Polonia. La visita ha un ruolo importante nel processo di normalizzazione dei rapporti politici, può diventare un fattore di stabilizzazione e, siccome l'abolizione dello stato di guerra dipende dal grado di stabilità politica, saranno le parole e gli atteggiamenti dell'illustre ospite a rendere più vicino o più lontano il ritorno alla normalità. Una normalità che, sia ben chiaro, non può basarsi sulla speranza di poter ritornare alla situazione di prima del 13 dicembre 1981. Essendo poi il problema polacco non solo polacco ma anche un problema che riguarda la pace mondiale, la visita del Papa, debitamente impostata, può alutare il ritorno alla distensione e allentare l'isolamento in cui Reagon ha segregato la Polonia, punendo tutta la nazione. Per quanto possano suonare eccessive le pretese avanzate da un governo senza seguito, a pensarci bene il Papa difficilmente potrà esimersi dall'accoglierle. Per conservare quanto conquistato nel quadro del compromesso storico sommerso fra la Chiesa e il partito dominante (fra Wyszynski e Oierek e fra Glemp e Jaruzelski) Wojtyla deve dare l'avallo e la forza necessaria ad un governo senza seguito, perché altri' menti corre 11 rischio di trovarsi ricacciato nella condizione di «Chiesa del silenzio». Il governo fa presente con una certa abilità che l'invito al Papa, oltre la buona voloiv tà, esprime anche il coraggio e le possibilità del regime (un articolo del direttore di «Zycle Warszawy»): «E' un successo di quanti vogliono la normalizzazione, di conseguenza anche della Chiesa e di tutti i polacchi-. Wojtyla arriva cosi a svolgere il ruolo del grande normalizzatore e del pacificatore, volente o no, in coppia con Jaruzelski. La vittima predestinata rimane sempre Walesa. Persona privata della quale i centri interessati a seminare il disordine fanno un mito politico, secondo Jaruzelskl: «Se il Papa lo riceve, lincontro rientra nelle categorie non più private o religiose, ma politiche-. Di conseguenza, Rako wski pretende che il Papa, come Capo dello Stato Vaticano, ospite del governo polacco, debba, prima di concedere udienza al capo di Solidarnosc, consultarsi col governo del Paese ospitante. Ieri, per la prima volta, un regime comunista ha dichiarato che non era possibile costruire 11 socialismo senza la Chiesa cattolica: «Chi non lo capisce ignora la realtà polacca-. Curiosamente, però, Jaruzelski intende costruire questo suo peculiare socialismo con i cardinali, non con i sindacati cattolici. Il Papa in questi giorni si troverà nella condizione imprevista di dover dimostrare quanto gradisca il ruolo di stakanovlsta, costruttore del socialismo, assegnatogli dal generale. Frane Barbieri

Luoghi citati: Polonia, Varsavia