Timori Usa che Israele si schieri su linee più sicure nel Sud Libano di Giorgio Romano

Timori Usa che Israele si schieri su linee più sicure nel Sud Libano Washington vuole evitare maggiore impegno (e rischi) per i «marines» -fi n~ ~. ■ O ■ - • et.»») Wl ^>»J.r*^-*ye^.e. C ■ ■ ^ M ' — **V • "V -r-a- t*f*& #| Timori Usa che Israele si schieri su linee più sicure nel Sud Libano NOSTRO SERVIZIO TEL AVIV — Il ministero degli Esteri israeliano ha smentito la notizia secondo cui il governo degli Stati Uniti si oppone ad un ritiro unilaterale degli israeliani dal Libano. Il vlceminlstro Yehuda Ben Meir — che la settimana scorsa era tornato da Washington — ha negato a sua volta che ci siano pressioni americane in questo senso. Tuttavia è chiaro che esistono divergenze di opinioni in proposito tra Gerusalemme e gli Usa. E' un fatto che in Israele aumentano le richieste di ritiro dal «pantano libanese», mentre tutti i rapporti da Washington (compresi quelli del neo-ambasciatore israeliano Meir Rosenne) sono concordi nell'indicare la preoccupazione degli Stati Uniti per un eventuale nuovo spiegamento delle forze nel Sud del Libano. Washington teme che i marines siano chiamati a mantenere l'ordine se gli israeliani si ritireranno e anche che Damasco abbia un motivo di più per irrigidire le sue posizioni. Questo rinnovarsi delle divergenze rimette in discussione in Israele la mancanza di coordinamento e soprattutto l'inadeguatezza delle informazioni a livello di primo ministro nel campo della politica estera e in quello militare. E' su quest'ultimo punto che nei giorni scorsi è scoppiata una polemica che non accenna a diminuire di intensità e che potrà avere pesanti conseguenze. La presidenza del Consiglio ritiene che il generale della riserva Itzhak Hofi, già capo del «Mossaci.. (1 servizi segreti dello Stato), non abbia smentito con sufficiente energia le affermazioni attribuitegli sull'incompetenza del primo ministro, Menachem Begin, in materia militare e sulla sua capacità di valutare le notizie dei servizi di informazione. Hofl, comparendo qualche sera fa alla tv, s'è lamentato del fatto che 1 suoi commenti, fat- ti in privato, siano stati divulgati, ma non ha smentito l'affermazione secondo cui Begin non possiede le conoscenze e la capacità necessarie per valutare le Informazioni militari. Il generale ha tuttavia precisato il suo pensiero: «Ritengo — ha detto — che un'enorme quantità di materiale si accumuli sul tavolo del capo del governo e si tratta di materiale particolarmente difficile da assimilare. Ora, un primo ministro non deve essere necessariamente al corrente di questo genere di problemi. Dei passati premier solo Itzhak Rabin costituiva un'eccezione per il suo passato militare. Perciò avevo suggerito di nominare presso la presidenza del Consiglio un consigliere per quanto riguarda le informazioni». Giorgio Romano

Persone citate: Begin, Itzhak Hofi, Itzhak Rabin, Meir Rosenne, Menachem Begin, Yehuda Ben Meir