II pm a Lugano chiede tre anni per Cacciapuoti

II pm a Lugano chiede tre anni per Caeclapuoti La truffa del test anticancro II pm a Lugano chiede tre anni per Caeclapuoti LUGANO — Per l'Industriale napoletano Roberto Caeclapuoti, 52 anni, già coinvolto nel caso Loockheed, 11 p.m. Agnese Balestra-Bianchi ha chiesto la condanna a tre anni di carcere e l'espulsione dalla Confederazione per sette anni Caeclapuoti (che In Italia è colpito da condanna per bancarotta fraudolenta) è in carcere a Lugano con l'accusa di avere organizzato una truffa, per 811 mila franchi, al danni dell'Unione Banche Svizzere (Ubs) e del Canton Ticino, che aveva garantito li prestito con una f ide jussione. Nel Canton Ticino, vantando amicizie importanti, egli creò un'azienda per la produzione e diffusione di un test per la diagnosi precoce di alcuni tumori. Riuscì a convincere tutti dell'ottimo affare e fece Intravedere la possibilità di ingenti guadagni. Nel Canton Ticino prese contatto con operatori finanziari e del settore pubblico prospettando l'intenzione di istituire a Manno, vicino a Lugano, uno stabllimento (che avrebbe dovuto dare lavoro ad una cinquantina di dipendenti) per la produzione e la vendita su licenza dal «taft test». Nel maggio '79 Caeclapuoti costituì la -Cancer Detector Test» (C.D.T.Sa) con un capitale di 200 mila franchi. Fu acquistato anche uno stabilimento. La produzione però, prevista per la primavera del 1980, non fu mai avviata. Durante 11 processo l'industriale ha respinto ogni addebito, dalla truffa al conseguimento di falsa attestazione, false Indicazioni su società commerciali, bancarotta semplice, ripetuta falsità a. c.

Persone citate: Durante, Manno

Luoghi citati: Canton, Canton Ticino, Italia, Lugano