Si dispera il custode dello stadio che ha aperto il fuoco sulla folla

Si dispera il custode dello stadio che ha aperto il fuoco sulla folla Catania: descritto come uomo mite, avrebbe sparato accecato dall'ira Si dispera il custode dello stadio che ha aperto il fuoco sulla folla La moglie: «Era esasperato dalle continue provocazioni dei teppisti» - Migliora il tifoso ferito al fianco DAL NOSTRO CORRISPONDENTE CATANIA — Lo sgomento per l'assurda tragedia scoppiata domenica pomeriggio allo stadio «Cibali» non si è ancora placato. In strada, nei locali pubblici e nelle abitazioni, i commenti si intrecciano. La gente si chiede rabbrividendo come ha potuto Angelo Grasso, il custode del campo sportivo, padre di undici figli, puntare 11 suo fucile a ripetizione contro i giovani tifosi che gremivano la curva Sud. Follia omicida, sanguinosa vendetta? O forse nelle intenzioni dell'uomo non c'era volontà di uccidere ma soltanto di spaventare gli spettatori? Il bilancio del sanguinoso episodio è stato pesante: un metronotte di 28 anni, Lorenzo Marino, sposato e padre di due bimbi, raggiunto in pieno viso da una delle nove fucilate, è morto un'ora dopo in ospedale. Un altro spettatore, Salvatore Ragusa, 24 anni, è stato colpito a un braccio e a un fianco e si temeva per la sua vita. Le sue condizioni sono perù andate via via migliorando e i medici ieri pomeriggio hanno sciolto la prognosi. Altri 25 giovani sono stati raggiunti dai pallini dello sparatore o sono rimasti contusi durante il fuggi fuggi generale. I medici dei vari ospedali li hanno dimessi dopo la medicazione. L'omicida, che si trova rinchiuso nel carcere di piazza Lanza a disposizione del magistrato inquirente, sembra aver riacquistata la sua lucidità mentale. E' stato denunciato per omicidio e spari in luogo pubblico. Il rimorso per ciò che ha fatto in1 un momento di esasperazione sembra schiacciar-, lo. A caldo, dopo l'arresto e il trasferimento nella caserma del carabinieri di piazza Verga, per li primo interrogatorio, l'uomo ripeteva tra le lacrime: •Non so che cosa ho fatto, non ricordo, ho la testa che mi scoppiai So soltanto che non ne potevo più/' Era da molto tempo che subivo sconcezze e beffe, e io sempre a sopportare pazientemente, a ripetere: ragazzi, ma perché fate queste cose? Perché non avete un po'di rispetto?: I tifosi, 1 giocatori e i dirigenti della squadra locale lo conoscevano tutti. « Una persona buona e mite* dicono, 'sempre gentile, educato, incapace di far male a una mosca*. 'Lo conosco bene — dice l'ex sindaco Mai-coccio — è da trentanni che fa il custode al "Cibali". E' stato sempre un uomo tranquillo e prudente. Deve essere improvvisamente impazzito per commettere' un gesto del genere*. 'Era esasperato — ripete la moglie tra i singhiozzi che la scuotono tutta —. Ogni volta che il Catania giocava al Cibali, dinanzi alla nostra abitazione piovevano lattine e bottigliette vuote, eie-' che, cartacce, pacchetti di sigarette*. Domenica i teppisti, confusi tra gli spettatori,1 sembra che abbiano oltrepassato ogni limite. Quando Grasso protestò gli scagliarono una latti¬ na in faccia e presero a schernirlo. Sua moglie e una figlia, uscite dalla casa, cercarono di convincere 11 congiunto a rientrare e lasciar perdere. Ma, a quanto pare, proprio in quel momento qualcuno! dei ragazzi più Intemperanti si denudò e dagli' spalti orinò sghignazzando all'Indirizzo del custode e delle due donne. Rientrato In casa e Imbracciato 11 fucile da caccia, è corso fuori, sotto gli spalti, invano trattenuto dalla moglie: 'Levati o ammazzo anche te!*. Poi, accecato dall'Ira, ha aperto 11 fuoco verso la folla. .. Nessuno, nelle altre tribune, si è subito reso conto dell'accaduto. Gli scoppi del mortaretti avevano Infatti coperto 11 rumore delle schioppettate, e lo sbandamento della folla, nella curva Sud, in un primo momento è stato attribuito a un petardo. Nemmeno un figlio del custode omicida, che si trovava fra gli spettatori, ha capito che stava succedendo qualcosa di grave. Ma poco più tardi, quando la notizia dell'acca duto si è sparsa In città e le ambulanze, a sirene spiegate, hanno preso a percorrere le strade del tre ospedali, migliaia di persone si sono riversate come impazzite nei pronto soccorsi. Erano i parenti del tifosi recatisi allo stadio, che implorando o urlando, chiedevano agli Infermieri i nomi del feriti. Franco Sampognaro

Persone citate: Angelo Grasso, Franco Sampognaro, Lorenzo Marino, Salvatore Ragusa

Luoghi citati: Catania