La Thatcher ha rifatto il governo

La Thatcher ha rifatto il governo In 24 ore la «signora di ferro» ha deciso un ampio rimpasto La Thatcher ha rifatto il governo Silurato il ministro degli Esteri Pym, al suo posto il Cancelliere dello Scacchiere Howe, rimpiazzato dall'ex titolare del dicastero dell'Energia • Il leader laborista si dimetterà - Polemiche e accuse tra i social-liberali DAL NOSTRO INVIATO LONDRA — Rapida nel vincere, fulminea nel decidere. A appena 24 ore dal trionfo tory, giusto 11 tempo di brindare al successo e di assistere assieme alla regina alla sfarzosa cerimonia del trooping the colour, la parata del reggimenti più gloriosi dell'esercito, Margaret Thatcher ha operato un ampio rimpasto di governo. Fuori i ministri che avevano manifestato qualche timido accenno di indipendenza, dentro molti volti nuovi, scelti fra conservatori emergenti schierati sulla destra del partito. Fra le vittime illustri il ministro degli Esteri Francis Pym, da mesi in rotta con la •signora di ferro» dopo aver ereditato 11 Foreign Office da Lord Carrington, dimessosi durante la guerra delle Falkland. E' stato praticamente licenziato, non avrà altri incarichi governativi, forse sarà ricompensato con la designazione a speaker della Camera dei Comuni. Al suo posto si insedia sirGeoffrey Howe, che lascia la Cancelleria dello Scacchiere all'ex ministro dell'Energia, Nlgel Lawson, monetarista convinto, un duro. Esce inoltre di scena 11 responsabile dell'Home Office (Interni), William Whltelaw, nominato presidente della Camera dei Lord con la facoltà eli tramandare 11 titolo ai figli, prerogativa di stampo vittoriano riesumata per l'occasione dalla Thatcher. Promosso invece Cecil Parkinson, presidente del partito conservatore e artefice della campagna elettorale: avrà un ministero di nuova formazione. Commercio e Industria. Ancora una promozione sensazionale a siglare 11 carattere di severità economica che contraddistingue il governo, quella di Leon Brittan: era sottosegretario al Tesoro e diventa responsabile degli Affari nazionali Questi gli spostamenti più significativi, ma un ulteriore ritocco ministeriale è previsto la i prossima settimana. Il «team» numero due della Thatcher si metterà all'opera già domani. In agenda il varo del piano di rilancio economico, dal quale tutti si attendono il grande miracolo: mantenere l'inflazione al 4 per cento e recuperare gradualmente al lavoro gli oltre tre milioni di disoccupati, un terzo del quali, stando ai sondaggi, avrebbe comunque votato per Maggie con un sorprendente inatteso mandato fiduciario Nel frattempo prende sempre più fuoco la polemica sul¬ latcmnPrici 1InsIl cervello dei piloti collegato ai comandi? SÀLT LAKE CITY — Un gruppo di ricercatori americani dell'Università delio Utah si accinge a mettere ponto un sistema che collega direttamente U cervello di un pilota ai comandi del suo aereo per ridurre i tempi di reazione in caso di pericoli emergenza. Le ricerche, condotte sn richiesta dell'aeronautica militare americana, si basano sulla tecnologia elaborata da alcuni ricercatori per un sistema definito «il braccio dell'Utah», un arto artificiale che collega, mediante impulsi elettrici, I muscoli di una persona a cui e stato amputato un arto alla sua protesi per regolarne i movimenti. la legittimità del sistema elettorale le cui incongruenze continuano ad emergere man mano che gli analisti «leggono* 1 risultati del 9 giugno. Per capire la fondatezza delle rimostranze basta scorrere le cifre definitive delle elezioni: i conservatori hanno avuto 13.112.602 voti, circa 600 mila In meno del 1979, eppure sono saliti da 339 a 397 deputati, mentre i liberal-soclaldemocratici, pur avendo ottenuto 7.776.065 voti, mandano al Comuni appena un ventottesimo del seggi, quando invece 1 laboristi con soli 700 mila voti in più ne vincono nove volte tanto, 209 contro 23. -Uno scandalo; sostiene il Times. «C/ti comanda ha adesso l'obbligo morale di dimostrarsi magnanimo nei confronti de¬ gli avversari se'vuole preservare la propria credibilità». • Tuttavia, clemènza e vittoria a braccetto non sembrano fare ancora parte del ricettario thatcheriano. Il premier ha già messo alla frusta 1 cóllaboratori indicando subito le direttrici di marcia per 1 prossimi cinque anni: innanzitutto vincere ogni elezione suppletiva nelle circoscrizioni va- canti, poi le tre priorità da portare In discussione a Westminster approfittando della debolezza degli avversari (revisione del poteri fin qui esercitati dal sindacati, cioè ulterióre Imbrigliamento delle Trade Vnions; riorganizzazione delle amministrazioni locali, ossia riduzione di molte facoltà decisionali assegnate in passato alla periferia; rnaggiori facilitazioni all'un-, missione di capitali privati nell'Industria a partecipazione statale al fine di incentivarne la produttività). Assai drammatico appare 11 futuro del laboristL «Quel vecchiaccia di Foot se ne deve andare prima di combinare altri guai» ha detto Frank Chapple, leader del sindacato del lavoratori elettrici. Foot non sembra però intenzionato a mollare almeno fino a mercoledì, giorno in cui si riunirà il «gabinetto ombra» per decidere la sua sorte e proporre eventualmente 11 successore che potrebbe essere scelto fra Denis Healey, adesso suo vice, e Peter Shore, l'Interlocutore preferito dagli imprenditori. Neppure in casa socialdemocratica si respira aria tranquilla. Roy Jenkins è ritenuto 11 principale responsabile della disfatta (ventitré deputati perduti su ventinove): forse dovrà passare la mano a David Owen. Infine 1 liberali di David Steel, soddisfatti in parte dal guadagno di quattro seggi, sono passati da 13 a 17, ma con l'amaro In bocca in seguito alla beffa subita dallo scrutinio uninominale. Piero de Garzarolll

Luoghi citati: Falkland, Londra, Utah