Il «numero 2» del pc francese esclude l'uscita dal governo di Paolo Patruno

Il «numero 2» del pc francese esclude l'uscita dal governo Fiterman attenua le polemiche sugli euromissili Il «numero 2» del pc francese esclude l'uscita dal governo DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — Il partito comunista francese non lascerà il governo a causa degli euromissili. E' stato il ministro dei Trasporti Fiterman, capofila del pcf nel governo, a dichiararlo con la massima chiarezza ieri sera, durante una lunga intervista televisiva Dopo le bellicose dichiarazioni di Marchais e dell'ufficio politico del partito contro là firma apposta dal presidente socialista alla dichiarazione di Wllliamsburg, l'ambiente politico francese era In agitazione, scorgendo in questi segnali 1 sintomi di un prossimo abbandono del governo da parte dei comunisti. Tantoplù che la critica alla politica filo-atlantica dell'Eliseo era abbinata a critiche sempre più severe contro la politica economica d'austerità impersonata dal ministro delle Finanze Del ora. duramente attaccato dal pcf. Ieri sera, Fiterman (considerato il n. 2 del partito) ha tenuto invece a mettere le cose a punto. Per lui non sussiste •una deriva atlantista» della posizione francese. Ci sono certamente •differenze di valutazione» fra comunisti e socialisti sul problemi della sicurezza e del disarma sull'Installazione del nuovi euromissili. Ma 11 putito essenziale sottolineato dal ministro è che la situazione della Francia non è fondamentalmente mutata all'interno dell'Alleanza Atlantica e che Parigi conserva . la piena disponibilità della propria difesa». Quanto poi alla politica economica del governo, Fiterman ha sostenuto che gli obiettivi alla base del patto di governo pc-ps del giugno '81 non sono stati rimessi in discussione dal piano di rigore voluto da Delors e appoggiato risolutamente dall'Eliseo. Ci possono essere divergenze sui mezzi, non sugli obiettivi finali, ha detto Fiterman. E 11 ministro comunista, con una sfumatura che distingue la sua posizione da quella dell'Eliseo, ha sostenuto che 'il problema d'una politica di ricambio non si pone», mentre Mitterrand aveva affermato che «non esiste una politica alternativa all'attuale». Con questa dimostrazione di solidarietà governativa, Fiterman pare escludere anche la possibilità di una partecipazione contestataria al potere del comunisti (come aveva ipotizzato nel giorni scorsi l'ex leader della Gct Seguy) che certamente l'Eliseo non sarebbe disposto a tollerare. Il problema resta infatti quello della presenza del pcf al governo come pegno d'una certa benevolenza o almeno •neutralità» del sindacato comunista verso il governo socialista Ma la questione alla quale nemmeno Fiterman può rispondere riguarda l'atteggiamento del partito comunista qualora l'austerità dovesse ancora accentuarsi, colpendo maggiormente gli strati sociali più bassi. Paolo Patruno

Persone citate: Delors, Marchais, Mitterrand

Luoghi citati: Francia, Parigi