Ma come stanno gli italiani? I nostri malanni ai raggi X di Bruno Ghibaudi

Ma come stanno gli italiani? I nostri malanni ai raggi X La relazione sullo stato sanitario del Paese nel 1980 Ma come stanno gli italiani? I nostri malanni ai raggi X ROMA — Le malattie cardiocircolatorie in generale, e le cardiopatie ischèmiche e l'infarto in particolare, sono per il 1980 i disturbi che hanno provocato il maggior numero di morti in Italia. Al secondo posto figurano i tumori, seguiti dalle malattie dell'apparato respiratorio, da quelle dell'apparato digerente e, via via, da tutte le altre. Un rischio grave e spesso sottovalutato è il progresso: mentre ci aiuta a vincere le malattie più perniciose del nostro recente passato, ce ne regala altre strettamente di' pendenti dal nostro nuovo modo di vivere, frenetico e logorante, dagli eccessi alimentari e voluttuari (il fumo, per esempio) e da un ambiente sempre più alterato e inqui nato. La vita media continua ad aumentare, la mortalità infantile è in costante climi nuzione, le malattie infettive sono sotto un controllo soddisfacente, ma il diabete è in continuo aumento e colpisce circa il 5 % della popolazione, solo la meta della quale è consapevole di esserne affetta. Il fatto che solo oggi possiamo disporre della radiografia di una realta sanitaria risalente a tre anni fa, e per di più configurata da immagini spesso frammentarie e discontinue, diventa esso stesso un importante motivo di riflessione. La causa non è soltanto da ricercare nell'assenza di un sistema informativo sanitario per la raccolta e per l'elaborazione dei dati, ma soprattutto nella mancanza di una mentalità di questa natura fra gli operatori sanitari Questo «Rapporto», voluto dalla legge di riforma sanitaria, diventa cosi il prltno esemplo di indagine globale sulle condizioni di salute degli italiani. Come stài? — A questa domanda P84,9% degli italiani interrogati ha risposto di es sere in buona salute, il 14% ha indicato uno stato di salute «non buono- e il resto ha lamentato qualche acciacco leggero ma comunque fastidioso. Si nasce di meno — Negli ultimi dieci anni si è verifica¬ tlb1czssmmd ta una notevole riduzione del-1 le nascite: dai 900mila bambini del 1970 al 601 mila del 1980. Ma si invecchia di più: cento anni fa c'erano 46 anziani ogni 100 ragazzi al di sotto dei 15 anni, oggi ce ne sono 77. Cause di morte — Mediamente in Italia muoiono 9,5 persone ogni 1000 abitanti e il numero assoluto del . morti (554 mila nel 1980) è grosso modo stazionario. Nella graduatoria delle cause di morte, al pruno, posto figurano le malattie del sistema cardiocircolatorio (47,1 % dei decessi) con preminenza per le cardiopatie ischèmiche e per l'infarto. Vengono quindi i tumori (oltre il 21%), le malattie dell'apparato digerente (quasi il 7 %). gli incidenti (8580 vittime in circa 23 mila incidenti), gli avvelenamenti e i traumi, le malattie del sistema nervoso, quelle infettive e parassitarie. Mortalità infantile — E' in netta diminuzione (nel 1945 era del 9,8%, nel 1955 del 5,09 " nel 1980 dell' 1,38) ma ancora elevata rispetto ad altri Paesi europei. In Svezia, per esempio, è dello 0,9%. Ugualmente in diminuzione la mortalità perinatale. Andamento della morbilità — Malatt'e infettive: stanno nettamente diminuendo in tutte le aree geografiche (55 % in meno in sei anni); tumori: in generale tendono ad aumentare nei maschi (4,5% in più) e a diminuire di pari entità nelle femmine; tumori allo stomaco: c'è una diminuzione in entrambi 1 sessi (16-19% nei maschi e 20-24% nelle femmine); tumore al polmone: tende ad aumentare, più marcata per i maschi (25-27 % in più) e meno nelle femmine (6-9%); tumore alla mammella: 1 tassi sono stabili (circa il 30% dei tumori); tu more al corpo e al collo dell'utero: ovunque in diminuzione (13,3 % in meno); tumori dell'esofago e della prostata: percentuale costante; tumori del colon e dell'albero respiratorio: aumento marcato; tumori alla vescica e al retlo-sigma: lieve aumento; tumore allo stomaco: decessi in netto calo. Bruno Ghibaudi

Luoghi citati: Italia, Roma, Svezia