Delitto Torregiani, giudici riuniti

Delitto Torreglani, giudici riuniti Chiesta la conferma delle pene (fino a 28 anni) per 21 imputati Delitto Torreglani, giudici riuniti DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MILANO—■ Sono in camera di consiglio dalle dieci di ieri mattina i giudici della corte d'assise d'appello che devono emettere la sentenza contro i presunti appartenenti alla organizzazione terroristica •Pac» (Proletari armati per il comunismo) accusati di avere ucciso in un agguato l'orefice milanese Pieri Luigi Torregiani. Formulando le sue richieste 11 rappresentante dell'accusa aveva ricalcato in buona par-, te la sentenza emessa dai giudici della Corte d'assise fatta eccezione per 1 due pentiti, Pietro Mutti e Cipriano Falcone per 1 quali ha chiesto sentenze miti: rispettivamen- te 3 anni e 3 anni e 6 mesi invece degli 8 e 9 anni e sei mesi inflitti loro in primo grado. Per 1 quattro che sono considerati I componenti del commando omicida, 11 procuratore generale ha chiesto 28 anni e sei mesi (come l'anno corso) per Giuseppe Memeo e Gabriele Grimaldi, ritenuti gli esecutori materiali del delitto e 25 anni e due mesi (invece di 25 anni e tre mesi) per Sebastiano Masala e Sante Fat-one che avrebbero fatto parte del grappa Per gli altri 20 accusati di partecipazione a banda armata e di altri reati minori 11 rappresentante d'accusa ha chiesto 17 condanne per complessivi 102 anni di reclusione Prima che la Corte d'assise d'appello si ritirasse in camera di consiglio, Giuseppe Memeo ha approfittato dell'occasione offertagli dal presidente per fare una dichiarazione. Ha letto un documento In cui afferma tra l'altro che «la sinistra italiana, che rappresenta il 40 % dell'elettorato, deve battersi per sviluppare una cultura dei diritti politici e sociali-: Memeo dopo essersi associato alle conclusioni del suo difensore ha lamentato che 1 giudici popolari «non sappiano cosa è la galera. Forse voi avete idea del tempo delle pene che possono essere inflitte, ma non della vita che si fa in prigione, una vita privata di rapporti sociali, ' sessuali ed umani. Io non mi preoccupo per me, ma queste parole le spendo per altri imputati. Se avete dei dubbi—ha concluso Memeo — potete permettervi il lusso di assolvermi dall'omicidio Torreglani, tanto non C'è il pericolo che io esca dal carcere'. L'uccisione dell'orefice Pierluigi Torreglani e 11 ferimento del figlio (che ha subito gravi menomazioni) avvenne il 16 febbraio del 1979. Secondo quanto ha raccontato il «pentito» Pietro Mutti fu deciso in una riunione del «Proletari armati per 11 comunismo» secondo 1 quali si dovevano colpire i commercianti. m. t,

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