Mitterrand deluso di Williamsburg «Questi vertici non servono a nulla» di Paolo Patruno

Mitterrand deluso di Williamsburg «Questi vertici non servono a nulla» I! Presidente francese accusa il caro-dollaro malgrado le promesse di Reagan Mitterrand deluso di Williamsburg «Questi vertici non servono a nulla» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — Nel suo atteso discorso alla tv, il presidente Mitterrand ha prospettato esplicitamente ieri sera l'eventualità che la Francia non partecipi più ai vertici a sette, come quello conclusosi recentemente a Williamsburg. Facendo un raffronto tra i risultati positivi (pochi) e negativi (più numerosi) scaturiti dall'ultimo summit occidentale — in primo luogo l'irrisolto problema del caro dollaro e degli alti tassi d'interessi americani, e l'ancora remota possibilità di riunire la Conferenza monetaria internazionale da lui richiesta—Mitter-, rand ha lanciato un chiaro avvertimento alla Casa Bianca: «Ho dei dubbi sulla utilità di questi vertici, nella forma attuale. Non voglio che la Francia vi sia immischiata ulteriormente». E' questa la prima, polemica risposta che un governo europeo rivolge all'amministrazione Reagan dopo che, spentesi le luci della ribalta di Williamsburg fra vaghe promesse e generici impegni, la corsa del dollaro è ripresa sfrenata sul mercati valutari, mettendo in crisi la ripresa economica dei Paesi europei più deboli (Francia e Italia) e anche quella dei meno vulnerabili, come la Germania. Il secondo tema di politica internazionale affrontato in tv dal Presidente francese è stato quello della sicurezza e delle trattative di Ginevra. Su Aperto ieri vertice Oua ADDIS ABEBA — Il 19° vertice dell'Organizzazione dell'unità africana (Oua), rinviato due volte nel 1982, è stato aperto ieri sera ad Addis Abeba dal presidente uscente dell'organizzazione, Daniel ArapMoi. Poche ore prima I rappresentanti della Kads (Repubblica Araba Sarahawi Democratica) si erano ritirati temporaneamente dal vertice, «per la salvezza dell'Olia» dopo una consultazione di emergenza con l capi di Stato dell'Organizzazione di unità africana «sottoposti alle pressioni espansionistiche degli Imperialisti marocchini». questo capitolo, Mitterrand ha confermato la già nota posizione del suo governo. La Francia appoggia naturalmente le trattative di Ginevra (ma rifiuta di parteciparvi, come richiede il pcf, per non rimettere in causa l'indipendenza della sua force de frappe); avverte però che Al negoziato è neiilmpasse». Una soluzione è impossibile sulla base delle proposte sovietiche e dell'«opzione zero» voluta dagli americani, sostiene 11 Presidente francese: sarà perciò «il negoziato stesso a determinare il livello dello spiegamento dei missili: alla non installazione ormai non credoptù». Gli altri temi dell'intervista televisiva hanno riguardato la situazione francese. Di fronte alle critiche espresse dal pcf anche contro la politica economica di austerità, Mitterrand ha detto di non aver constatato per ora «divergenze in seno al governo» (di cui fanno parte quattro comunisti) e ha difeso il «delorismo», cioè il rigore socialista imposto dal ministro delle Finanze come l'unica soluzione possibile. «iVon c'è una politi¬ ca alternativa che eviti ai francesi lo sforzo richiesto oggi dal governo», ha insistito Mitterrand per zittire le critiche del comunisti e della sinistra del partito socialista. Infine, sul problema dell'ordine pubblico clamorosamente turbato la settimana scorsa dalla protesta di alcune migliaia di poliziotti, 11 Presidente ha assunto pienamente la responsabilità delle severe punizioni decise dal governo contro 1 sindacalisti di destra promotori della manifestazione e contro i responsabili dell'inefficiente servizio d'ordine. 'Il nostro dovere è colpire e far rispettare l'autorità dello Stato... Tocca a me decidere quello che devo fare, non a quelli che gridano in strada» ha concluso Mitterrand, con tono golliano. Resta da vedere se i francesi, fra 1 quali è diffuso il malcontento per l'austerità economica e l'inquietudine per le varie agitazioni corporative, saranno convinti dalle parole del capo dello Stato, che mirava ieri sera a recuperare la credibilità pericolosamente erosa negli ultimi sondaggi. Paolo Patruno

Persone citate: Daniel Arapmoi, Mitterrand, Reagan