Boom per i televisori nell'82 ma il made in italy è in crisi

Boom per i televisori nell'82 ma il made in italy è in crisi Saliti del 26% gli ordinativi nell'elettronica civile Boom per i televisori nell'82 ma il made in italy è in crisi MILANO — Nel 1982 in Italia si sono spesi 883.6 miliardi di lire per televisori a colori; 302,1 miliardi per radio portatili e non, sintonizzatori, sintoamplifi< atori, radio-sveglie con e senza registratore, radio-registratori e sistemi compatti a due e tre vie; 119,2 miliardi per videoregistrazione; 64,6 miliardi per televisori monocromi e 59,9 miliardi per autoradio con e senza giranastri per un totale complessivo di 1429,1 miliardi. Il termini di quantità, nel 6 1982, la distribuzione ha passato ordinativi per circa 1.980.000 pezzi, ossia il 26 % in più rispetto all'anno precedente: una percentuale annua che costituisce un record per il mercato italiano. A questo risultato positivo non ha tuttavia partecipato in modo adeguato l'Industria nazionale, tenendo conto che la quota della nostra produzione si è ridotta del 2 % a favore delle importazioni, scendendo dal 52 al SO % della richiesta dell'utenza. Questi dati e questi rilievi, come i successivi, sono messi in evidenza da nna recente relazione dell'Ante (Associazione nazionale industrie elettroniche ed elettrotecniche). Al 31 dicembre 1982 il parco dei televisori a colori in Italia era di circa 8.400.000 unità, con un tasso di saturazione del 47%. Un tasso sensibilmente inferiore a quelli della Gran Bretagna (83 %), della Germania (70 %) e della Francia (57 %). .

Luoghi citati: Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Milano