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I laburisti Israeliani disposti a compromesso con Damasco sul Golan Oggi il dibattito in Parlamento I laburisti Israeliani disposti a compromesso con Damasco sul Golan NOSTRO SERVIZIO TEL AVIV — Oggi', salvo un rinvio dell'ultima ora, la Keneseth discuterà In seduta plenaria, la proposta del segretario generale del" Fronte del Lavoro, Haim Bar Letf; per un compromesso terrjjtòrlàle sul Golan.'Una piccola bomba a scoppio ritardato è esplosa nel mondo politico israeliano, già cosi poco tranquillo, e rischia d! fare più fracasso e danni di molte-; altre. Lunedi sera, a un pranzo in onore del presidente del Senato spagnolo, don José Federico de Carvajal, 11 segretario generale del Maarych, Bar Lev (che è stato capo di stato maggiore dellieserclto) ha detto che il partito laborlsta è favorevole a offrire per le alture del Golan Una soluzione di compromessb alla Siria. Egli ha precisato che Gerusalemme dovrebbe proporre a Damasco delle concessioni territoriali in cambio di un trattato di pace. E' la prima volta che un responsabile laborista si esprime In tal modo dopo l'adozione della legge del 14 dicembre 1981 che ha deciso l'annessione del Golan. Va ricordato in proposito che nove deputati laborlstl avevano votato a favore di questa legge. Ci si può quindi chiedere In qual misura la dichiarazione di Bar Lev rappresenti la posizione dell'Insieme del Fronte del Lavoro. E' significativo 11 fatto che alcuni del suoi membri, che abitano nelle alture del Golan, abbiano subito chiesto le dimissioni del segretario ge nerale e altri abbiano restituito la tessera del partito al presidente Shlmon Peres, esigendo una smentita ufficiale, Per contro l'ala giovanile ha dichiarato di approvare completamente Bar Lev, affermando che «coloro'Vhe si oppongono a un compromesso si oppongono alla pace con la Siria e vogliono perpetuare il conflitto». Aggiungono: «/( programma del laborismo prevede un compromesso sul terreno con la Siria e con la Giordania che tenga conto delle esigenze della sicurezza SI deve aggiungere che la dichiarazione del generale della riserva ha causato una levata di scudi negli ambienti parlamentari della maggioranza: Giorgio Romano