Tennis a Parigi, affare da 4 miliardi

Tennis a Parigi, affare da 4 miliardi Al Roland Garros ha vinto Noah, ma ha vinto soprattutto il cassiere Tennis a Parigi, affare da 4 miliardi DAL N08TRO INVIATO SPECIALE PARIGI — In una Francia alle prese con problemi politici, economici, di sicurezza che sembravano dominio esclusivo dell'Italia, c'è un'impresa che tira, che non conosce battute d'arresto, che riscuote consensi unanimi: gli Internazionali di Francia di tennis al Roland Garros. Una manifestazione che ha in Philippe Chatrier, ex tennista di buon valore, ex giornalista sportivo, oggi presidente delle federazioni di tennis di Francia e internazionale, il suo fulcro. Per il torneo che ha consacrato in Yannick Noah il terzo campionissimo dell'attuale Francia sportiva dopo Hinault e Platini, è stato infatti registrato il record assoluto di spettatori, ben 254.952 presenze (con la necessità di dover chiudere parecchi giorni i cancelli dello stadio delle Porte d'Auteil), 16.647 biglietti venduti in più rispetto • allo scorso anno, nonostante un incremento del prezzo del biglietti del 22 per cento. L'incasso ha cosi raggiunto la cifra di 21.752.808 franchi Irancesi, pari a 4 miliardi e 345.161.200 lire. Un «boom» che non può essere legato al successo finale di Noah o alla rivelazione Roger-Vasselin, giunto inaspettatamente alla semifinale, dato che i biglietti erano già stati venduti con largo anticipo sulla manifestazione, dando la precedenza ai tesserati di tutta la Francia. A Parigi si pensa già al futuro. Venerdì scorso, in occasione delle semifinali, il sindaco della città, Chirac, ha as sicurato che, dal prossimo mese di agosto, l'impianto potrà ingrandirsi (altri otto-dieci campi) su di una contigua area che attualmente ospita un campo da rugby che verrà spostato in un'altra zona del Bois de Boulogne. Solo cosi i dirigenti francesi potranno stare al passo con i tempi, aumentando la capienza dell'impianto — la richiesta popolare di posti è enorme — e seguendo l'unica strada per trovare i fondi utili a un montepremi che con la crisi del dollaro diventa sempre più difficile tenere al livello delle grandi prove statunitensi. Per quanto riguarda il lato puramente sportivo, Yannick Noah non tenterà 11 Grande Slam. Il successo non gli ha fatto cambiare idea, rinuncerà a giocare sull'erba di Wim¬ bledon che sinora gli è stata sempre ostica anche se Bjorn Borg, presente a Parigi come commentatore televisivo per una rete americana, affermava: «Yannick dopo avere vinto il suo primo grande titolo troverà dentro di sé d'ora in poi una sicurezza terribile e vincerà altre grandi competizioni. Piuttosto non capisco la sua avversione per Wimbledon. Noah ha i mezzi tecnici per affermarsi anche sull'erba, già quest'anno. Poi bisogna sapere che solo provando, insistendo, si riesce a migliorare. E non vale la scusa che è scarico dopo avere vinto a Parigi; a me, in passato, due settimane erano più che sufficienti per ritrovare nuove motivazioni dopo aver vinto al Roland Garros.. Bino Cacioppo

Persone citate: Auteil, Bino Cacioppo, Bjorn Borg, Bois, Chirac, Hinault, Philippe Chatrier, Yannick Noah

Luoghi citati: Francia, Italia, Parigi