Il Nicaragua espelle tre diplomatici Usa Salvador, è in corso una grande battaglia

Il Nicaragua espelle tre diplomatici Usa Salvador, è in corso una grande battaglia Accusati di «attività criminali» hanno dovuto lasciare il Paese in 24 ore Il Nicaragua espelle tre diplomatici Usa Salvador, è in corso una grande battaglia La tensione è al massimo ma Washington non chiuderà l'ambasciata a Managua - Il governo sandinista denuncia un'altra incursione dal territorio honduregno - L'arcivescovo di San Salvador attacca gli squadroni della morte DALLA REDAZIONE DI NEW YORK NEW YORK — Il Nicaragua ha espulso ieri tre diplomatici statunitensi accusandoli di «attività criminali», ivi compresa la preparazione di un attentato contro non identificati leaders sandlnlsti. I tre diplomatici sono il consigliere politico dell'ambasciata Linda Pfeifel, il primo segretario David Noble Greig e il secondo segretario Ermila Rodrigues. Essi hanno dovuto lasciare il Paese in 24 ore e sono stati scortati all'aeroporto di Managua da ufficiali dell'esercito. A Washington il Dipartimento di Stato ha respinto recisamente le accuse, annunciando linvio di una nota di protesta. «Si tratta di falsificazioni» ha detto il portavoce Romberg. Alla domanda dei giornalisti se gli Stati Uniti reagiranno espellendo a loro volta diplomatici nicaraguensi, il portavoce ha risposto: «Prendremo le misure opportune». Non si pensa che il presidente Reagan ordinerà la chiusura dell'ambasciata statunitense a Managua. Il grave incidente ha reso più difficili i rapporti tra la superpotenza e il Nicaragua, già tesi a causa dell'appoggio sandinista al guerriglieri nel Salvador, e dell'appoggio Usa ai «contras», i controrivoluzionari nicaraguensi. L'incidente coincide con la ripresa dei combattimenti ai confini dell'Honduras: radio Mana- gua ha annunciato che 600 ribelli sono penetrati nel suo territorio e hanno impegnato in una furiosa battaglia le truppe governative. E' l'incursione più massiccia da un mese a questa parte e il Nicaragua vi vede l'operato della da, i servizi segreti di Washington. Jl regime sandinista ha protestato col governo honduregno, ma invano. Quest'ultimo ha deciso di inviare negli Stati Uniti per consultazioni il generale All'aree, il capo delle sue forze armate. Alvareg ha dichiarato in un'intervista a Time di prevedere «una sollevazione generale» in Nicaragua entro pochi mesi, e ha ammonito che gli Stati Uniti dovranno appoggiarla «se non vorranno che si ripeta la storia della Baia dei Porci», ossia il fallimento dello sbarco a Cuba, 22 anni fa. L'espulsione del tre diplomatici americani da Managua coincide anche con l'escalation del conflitto nel Salvador. I combattimenti si sono là accentrati sul monte Cacahuatique, dove sorge un centro di comunicazioni governativo. I guerriglieri comunisti sostengono di aver ucciso 73 soldati, di averne feriti 44 e di averne fatti prigionieri 49. Una lunga battaglia è divampata anche a Tenacingo, una cittadina a soli 50 km dalla capitale. Jl governo salvadoregno ha però precisato di avere ancora il controllo di entrambe le località. L'escalation del conflitto nel Salvador ha profondamente allarmato la Casa Bianca, che ha inviato il proprio rappresentante Stone in Centro America allo scopo di mobilitarne i Paesi contro i guerriglieri salvadoregni e il Nicaragua. Un appello alla pace è stato rivolto ai combattenti dall'arcivescovo Rivera y Damas. L'arcivescovo ha elogiato il governo per l'amnistia politica appena concessa, ma ha lo ha anche seccamente invitato a stroncare la nefanda attività degli squadroni della morte dell'estrema destra. In questo quadro, la missione di Stone, detto a Washington l'Hablb centramericano, in riferimento al mediatore mediorientale, sembra destinata a fallire. Essa appare infatti in antitesi a quella del Gruppo di Contadora (il Panama, il Messico, il Venezuela e la Colombia). Stone ha il compito di convincere la sinistra moderata del Salvador a staccarsi dai guerriglieri e a partecipare alle elegioni di dicembre, nonché quello di isolare il Nicaragua. Il Gruppo di Contadora, cosi chiamato dall'isola panamense dove si riunì per la prima volta a gennaio, si propone invece di far cessare le ostilità e di promuovere negoziati tra tutte le parti interessate. Ieri Stone è stato ricevuto con [molta freddezza a Panama, mentre il premier spagnolo, il socialista Gonzalez, ha avuto un'accoglienza festosa. Gonzalez, che ha visitato anche ti Messico, si è schierato dalla, parte del Gruppo, sostenendo che «esso rappresenta l'unica speranza di pace in Centro America».

Persone citate: David Noble Greig, Gonzalez, Mana, Rivera, Rodrigues