Nessun illecito, Genoa e Inter assolte a Milano

Nessun illecito, Genoa e Inter assolte a Milano PROCESSO Lo stesso pubblico ministero De Biase aveva chiesto il proscioglimento dei due club Nessun illecito, Genoa e Inter assolte a Milano Anche Iachini e Juary giudicati «non colpevoli» dalla Disciplinare - Quattro mesi di sospensione a Vitali per dichiarazioni rese alla stampa - Una querela di Biondi MILANO — «Non colpevoli Iachini, Inter, Genoa e Dos Santos Filho Juary, inibizione a Vitali sino al 3 ottobre, vale a dire quattro mesi di sospensione». Con questo laconico comunicato la Disciplinare ha liquidato il presunto illecito per Genoa-Inter. Nel calcio non esistono vie di mezzo o si è colpevoli o non colpevoli. Poi. dalle motivazioni della Disciplinare si potrà capire se l'eventuale margine di responsabilità dei due club è stato trascurabile o no. Giorgio Vitali si aspettava la condanna, ma «llmporiahr te—ha detto—è che il Genoa abbia avuto la giustizia che meritava; i tifosi e la società hanno vissuto ingiustamente un mese e mezzo di amarezze». Vitali non verrà esonerato dal Genoa. Prisco, per l'Inter, ha commentato: «Ero preoccupato dalla facilità della causa, perderla sarebbe stato disdicevole. Leggeremo con calma le motivazioni». Era stato lo stesso pubblico ministero De Biase a dare il via all'operazione di proscioglimento, avanzando al termine della requisitoria queste richieste: per Iachini, assolu¬ zione per insufficienza di prove; per Inter e Genoa assoluzione perché non sussistono sufficienti prove in merito al verificarsi dell'illecito; per Juary assoluzione per insufficienza di prove; per Vitali modifica dell'incolpazione dall'articolo 3 (illecito) all'articolo 1 (dichiarazioni lesive) con richiesta di inibizione per sei mesi. De Biase aveva poi precisata 1 motivi delle sue conclusioni: «Ho chièsto le assoluzioni — ha detto — in quanto non sono emersi altri elementi, in particolare del contrasto fra Juary ed il fotografo D'Anna. In tutta coscienza non ho ritenuto che le prove fossero sufficienti, anche se c'erano indizi». Di fronte ad alcune critiche sulla velocità del processo è intervenuto a questo punto D'Alessio, 11 presidente della Disciplinare: «Non è vero. Soltanto a Collovatì non abbiamo'rivoltò domande; con gli altri"abbiamo approfondito le deposizioni, tanto è vero che è stata necessaria un'intera giornata». Rispetto al passato, cioè alla fase precedente del calcio scommesse, il metro di giudizio del giudici del calcio dunque è cambiato? «Anche nelle inchieste sportive — ha precisato De Biase —, ci vogliono le prove. Negli altri processi era sempre emerso qualcosa, stavolta di certo non c'era niente. A Genova eventualmente l'illecito è'avvenuto dopo il 2-2, ma abbiamo visionato il filmato della parte finale senea avere l'impressione che si possa parlare di un eventuale accordo». li confronto fra il fotografo D'Anna e Juary, secondo De Biase, non era necessario •anche perché, stando al calciatore, il fotografo si trovava sulla porta. I due giornalisti sapevano quando era stato fissato il processo, li avevamo invitati, se volevano potevano partecipare». Dalla deposizione di D'Anna è emerso che soltanto Pea ascoltò la battuta di Juary sulla presunta rissa, Zilianl era assente, stava visitando. J'àppartàménto accompagnato dalla moglie del giocatore. E le frasi di Vitali e Iachini? ..Possono avere sfumature varie, essere equivocate. Quella di Iachini può effettivamente riferirsi all'arbitro ed oltretutto none offensiva». Da rilevare uno spiacevole episodio: l'aw. Biondi, uscendo dalla Lega, è stato apostrofato da un ex collaboratore di un quotidiano sportivo con ^queste parole: «Ecco i risultati di un'arringa di difesa del piduista Biondi». L'ex ministro ha subito presentato querela nel vicino commissariato. - | ,Contro 11 verdetto defla D}^ aclpUnare fara ricorso il Cai. guari, finito in B. "i»»** Giorgio Gandolf I

Luoghi citati: Genova, Milano, Vitali