Urtante cinismo (e disperazione) nei tète-à-tète dietro le sbarre

Urtante cinismo (e disperazione) nei tète-à-tète dietro le sbarre Per alcune coppie di terroristi il processo significa il momento dell'amore Urtante cinismo (e disperazione) nei tète-à-tète dietro le sbarre Occhi negli occhi, mano nella mano, gli autori di spietati crimini appaiono come tecn-ager In* namorati * Un'indifferenza che addolora i parenti delle vittime, ma anche un dramma umano Baci, bacettl, carezze, affettuoso abbracciarsi, languido dialogare di occhi, mano sempre nella mano. Indifferenza agli sguardi del carabinieri, sempre fissi su di loro un metro aldilà delle sbarre, noncuranza per 11 cicaleccio o lo strepito dei compagni che gli siedono a fianco. Cosi, perdute nell'amore, alcune coppie di terroristi hanno vissuto le udienze iniziali del megaprocesso delle Vallette contro Prima linea. Non li diresti uomini e donne che per anni hanno praticato ogni sorta di violenza e crimine, ma 'teen-ager' (invero un po' attempati, aggirandosi l'età media sulla trentina) In momento di cotta. Singolare è che il tenero conversare avviluppi proprio coloro che fuori, durante la insensata .rivoluzione* di PI, conseguirono maggior fama di ferocia; Sempre appiccicati l'uno all'altra, e abbastanza estranei a quanto succedeva in aula, se ne sono stati Sergio Segio e Susanna Ronconi (un tempo killers spietati e imprendibili); Bruno Laronga e Silveria Russo (che tentarono di massacrare una pattuglia di poliziotti: l'agguato falli ma costò la vita ad uno studente di 19 anni, lei usò maldestramente il mitra e feri lui); Enrico Gal mozzi e Giulia Borelli (la donna ha già l'ergastolo), Bruno Fagiano e Sonia Benedetti. Imitati da Vito Blancorosso e Rosalba Bosco, e da qualche altre coppia meno tristemente nota. Un comportamento inusuale nelle aule di giustizia (se in un qualsiasi procedimento una coppia di accusati osasse simili atteggiamenti sarebbe subito rampognata dal presidente del tribunale); e lnu su ale nei processi contro Prima linea, almeno sino a poco tempo fa, quando gli imputati s'Impegnavano sempre e solo a fomentare gazzarre o a cercare di imbastire contraddittori con la Corte. Tale comportamento, esibito con una punta di gioia dagli Innamorati ai familiari durante le pause dell'udienza, è urtante per chi ha avuto la sventure di sperimentare la barbarie di PI. Facile e doloroso immaginare che cosa possono aver pensato e provato, ad esempio, le vedove dei giudici Alessandrini e Galli nel vedere Sergio Segio (considerato dagli inquirenti il sicario dei due magistrati) sorridere, baciare Susanna Ronconi, ostentare una felicità che a loro, ormai, sarà negata per sempre. Slmili atteggiamenti nelle gabbie, però, sono anche molto umani, e forse tragici. Dietro alle tenerezze ed alle effusioni (sempre contenute mal, almeno sino ad adesso, sconfinanti negli atti osceni come è successo, secondo la denuncia del carabinieri, nel processo contro le Brigate rosse) ci sono abissi di solltu dine, chissà quali disperazioni. Per la Ronconi, Laronga, Gaimozzl e compagni 11 giudizio è una delle ultime occasioni per stare alcuni mesi accanto al proprio amore. Molto presto non si vedranno più, Conclusa la tornata del processi resteranno per anni o fino alla morte nelle supercar~"-t; fidanzato e fidanzata, ...arlto e moglie (sono sempre in aumento le coppie di terroristi che si sposano) sapranno uno dell'altro solo per lettera. Quando si'incontreranno ancore (potrebbe accadere nel migliore del casi nel prossimo secolo) saranno dei vecchi. Forse è per un simile spettro di solitudine e separazione senza fine che arroganza e tracotanza non abitano più come una volta quelle gabbie, - Claudio Giacchino I picllinl si abbandonano a tenerezze davanti a testimoni e famigliari delle loro vittime

Luoghi citati: Vito Blancorosso