Il programma del pci per risanare lo Stato

Il programma del pei per risanare lo Stato Oggi Berlinguer conclude la «conferenza» a Roma Il programma del pei per risanare lo Stato ROMA — Il pei ha presentato ieri il suo programma elettorale: la «conferenza programmatica» si concluderà oggi con l'intervento di Berlinguer. Il programma, illustrato dal relatore Aldo Tortorella, ha come obiettivo l'alternativa di governo, «necessaria e possibile'. Come base e condizione per la svolta, il pei pone quattro temi di fondo: risanamento e rinnovamento dello Stato; ripresa economica; sviluppo culturale; salvaguardia della pace. Istituzioni. Questione morale: occorre porre fine 'all'occupazione delle strutture pubbliche da parte dei partiti e stabilire un nuovo rapporto fra politica e competenze*. Riforma delle istituzioni: il pei propone una sola Camera, l'accorpamento delle commissioni parlamentari, una limitazione del decreti legge, l'accelerazione delle procedure, l'abolizione della commissione inquirente. Consiglio del ministri. Applicazione dell'art. 92 della Costituzione, con piena responsabilità al presidente del Consiglio della scelta dei mi' nlstri; riduzione del numero dei ministeri. Altre riforme riguardano le Regioni e gli Enti locali. Magistratura: va respinta qualsiasi forma di controllo politico, bisogna però garantire indipendenza e trasparenza attraverso una nuova legge sulla responsabilità disciplinare dei magistrati e alcune modifiche riguardanti gli incarichi e l'attribuzione del processi. Politica economica. Il pel respinge 'l'errata logica dei due tempi secondo la quale si tratterebbe prima di ricostruire margini di profittò e di effettuare poi gli investimenti necessari per- rilanciare lo sviluppo*. Pone al primo posto la questione, del Mezzogiorno e chiede lo scioglimento delia' Cassa e del ministero per 11 Mezzogiorno; l'istituzione di agenzie tecnico-operative, la messa a punto di progetti integrati, un servizio nazionale del lavoro. Investimenti. Occorre un intervento delle risorse pub bllche attraverso contratti di sviluppo come erogazioni di crediti dello Stato subordinati alle condizioni contrattuali; ciò eliminerebbe il credito agevolato e lo Stato non sarebbe più banchiere occulto, n pel chiede la riforma delle I Parte ci pozioni statali. Spesa corrente. Non si può pensare di ridurre il livello assoluto della spesa, ma si può e si deve ridurre l'incidenza del disavanzo pubblico sul prodotto Interno lordo, per poi arrivare in un periodo adeguato di tempo al pareggio tra spesa corrente ed entrate tributarle. E' necessario istituire un'imposta progressiva sui grandi patrimoni Politica internazionale, L'urgenza maggiore è costituita dalla questione missilistica; il pei respinge l'interpretazione della: decisione della Nato secondo la quale, se-éntro l'83 non si raggi un gesse un accordo a Ginevra, l'Installazione del missili, a Comi so sarebbe automatica. Sviluppo culturale. Per 1 comunisti 'è necessario dare al Paese un più alto livello scientifico e tecnologico, per non dipendente puramente dall'estero e per poter governare lo sviluppo*. In questo quadro occorre spostare ri sorse verso la scuola e la ri; cerca scientifica.

Persone citate: Aldo Tortorella, Berlinguer, Comi

Luoghi citati: Ginevra, Roma