Surinam, Congresso Usa bocciò il golpe Un altro massacro di soldati in Salvador di Ennio Caretto

Surinam, Congresso Usa bocciò il golpe Un altro massacro di soldati in Salvador Rivelati i piani della Cia, Reagan imbocca la strada del confronto in Centro America Surinam, Congresso Usa bocciò il golpe Un altro massacro di soldati in Salvador DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Le rivelazioni del canale televisivo Abc sul preparativi della Cia per un -golpe» nel Surinam, preparativi sventati dal Congresso, e la notizia del massacro di 42 soldati governativi a opera del guerriglieri nel Salvador hanno drammaticamente riportato alla ribalta internazionale la crisi del Centro America. La Abc ha rivelato che lo scorso dicembre il direttore della Cia Casey elaborò un plano per rovesciare il dittatore del Surinam, il colonnello Buterse, castrista, andato al potere con un «pu tsch» militare nel febbraio dell'82. Il presidente Reagan lo approvò. Ma quando il plano fu presentato alle commissioni sul servizi segreti del Senato e della Camera, come stabilito dalla legge, i parlamentari lo bloccarono Essi obiettarono che gli Stati Uniti devono prima tentare di sottrarre 11 Surinam all'Influen¬ za cubana e sovietica «con meeei pacifici». Il «golpe» doveva essere compiuto da avversari di Buterse in esilio, armati e addestrati dalla Cia. L'ordine era di non uccidere 11 dittatore: gli assassini! politici furono proibiti dal presidente Ford, e la proibizione è stata avallata da Reagan. La notizia del massacro dei 42 soldati governativi nel Salvador è stata diffusa dal Dipartimento di Stato. Secondo il portavoce Romsberg, 1 42 furono catturati la scorsa settimana, dopo essere rimasti privi di munizioni nel corso di un aspro combattimento. Vennero tutti fucilati non senza passare tra feroci torture, tra cui il taglio delle orecchie o degli arti. E' il secondo episodio che punta a crescenti atrocità dei guerriglieri: un mese fa circa, essi •giustiziarono» 16 civili consegnatisi loro prigionieri dopo un'inutile resistenza armata. Secondo il Dipartimento di Stato, ciò conferma che la guerriglia sta cambiando strategia: essa abbraccia il terrorismo per spaventare la popolazione e demoralizzare le truppe governative. In tale mutamento andrebbe inquadrato l'assassinio del consigliere Usa, il colonnello Schanfelberger, la settimana scorsa nel centro di San Salvador. Col riacutizzarsi della crisi centro-americana, Reagan sembra aver fatto una scelta precisa: quella del confronto. Egli invia oggi nel Salvador il proprio rappresentante speciale, l'ex senatore democratico Stono, ribattezzato dai giornali .l'Habib delllstmo». Il compito di Stone non è negoziare una tregua coi guerriglieri, ma convincere le forze politiche della sinistra moderata a separarsi da essi e a partecipare alle elezioni indette dal governo salvadoregno per 11 prossimo dicembre. Nelle parole del segretario di Stato Shultz, -il presidente non vuole che la guerriglia si riprenda a tavolino quello che ha perso un anno e tre mesi fa alle urne», non vuole cioè trattative dirette a una sua partecipazione al potere anziché al processo elettorale. Compito di Stone sarà an- che identificare l'azione più efficace di contenimento del comunismo del prossimo ambasciatore Usa a San Salvador. L'attuale ambasciatore, Hinton, .salterà» infatti nella purga promossa da Reagan — contro la volontà dello stesso Shultz — tra i responsabili della politica centro-americana proprio alla vigilia del vertice delle Sette potenze industriali a Williamsburg. L<a scelta operativa del presidente Usa ha avuto una esemplificazione nel suo rifiuto a ricevere alla Casa Bianca il leader di Grenada, Blshop, un alleato di Castro nei Cai-albi. Bisliop si è recato a Washington nel tentativo di aprire un dialogo tra il suo Paese e gli Stati Uniti. Ma la superpotenza lo accusa di avere in costruzione nella sua isola un gigantesco aeroporto militare che servirà a Cuba e ali'Urss per il controllo delle rotte per l'Europa e l'Africa Ennio Caretto

Persone citate: Hinton, Reagan, Shultz