La stagione dei «maggi» toscani feste antiche di canto e teatro

La stagione dei «maggi» toscani feste antiche di canto e teatro La stagione dei «maggi» toscani feste antiche di canto e teatro SOLTANTO dieci anni fa s! parlava del «maggio» come di un rito ormai perduto, di un evento rituale antico sulla via di scomparire, di una festa contadina in definitiva agonia. Certo, nella sua patria d'elezione (cioè la montagna toscana ed 1 emiliana, nelle province di Lucca, Massa e Carrara. Reggio Emilia, Modena) in.qualche paese il «maggio» veniva ancora cantato, ma Ih tanti altri paesi già era scohlpar-"' so e la situazione non settibrava certo favorevole a mantenere in vita un rito e uno spettacolo che appurivanoanacronisticl è legati ormai soltanto alla/memoria degli anziani. Nessuno dieci anni fa, neppur tra quei pochi che spiavano la crisi del «maggio» e cercavano di documentarlo prima della definitiva sua scomparsa, avrebbe immaginato che oggi è possibile assistere, con un cartellone persin più preciso di quelli di alcuni nostri enti lirici, ad almeno una quindicina di «maggi» differenti. In altrettanti paesi tra Emilia e Toscana. Non soltanto il «maggio» non è morto, ma anzi ha trovato nuova vita. Là dove era in crisi si è ripreso, in molti luoghi dove la pratica era stata abbandonata è resuscitato. E' cioè successo al «maggio» ciò che è capitato ad altre feste e ad altri riti tradizionali, come il carnevale, per esempio: riprender vita quando eran dati per morti, tornare a proporre valori e significati di cultura «locale» nell'età della cultura di massa. Questo fenomeno è certo avvenuto per ragioni vere e profonde, ma (almeno per il maggio) non avrebbe potuto assumere le proporzioni che„lm ..assunto, senza l'in- : tervento di Gastone Venturelli e del Centro etnografico della Provincia di Lucca che si sono assunti il compito di aiutare la nuova vita del «maggio» e, con il comune emiliano di Villamlnozzo, di organizzare le rappresentazioni in un vero e proprio cartellone. Oggi «andar per maggi» non è più un avventuroso inseguire la festa per improbabili segnalazioni e incerte informazioni, ma un comodissimo modo di far vacanza intelligente, con tutte le garanzie di una buona organizzazione. Porse qualcuno rimpiange l tempi dell'avventura, quando sembrava davvero di «far etnologia» nel cuore di una cultura morente, ma è sufficiente ricordare i tanti appuntamenti mancati, le scoraggianti telefonate ai segretari comunali e ai par¬ roci, le domeniche perdute per essere grati a chi, oggi, ci consente di assistere, in luoghi tutti bellissimi, con puntualità anglosassone, a quindici maggi. Parlo, qui, s'intende, del «maggio» drammatico, cioè del «maggio» in forma di teatro cantato, rappresentazione antica della lotta tra il bene e il male, il giorno e la notte, l'inverno e la primavera, secondo una ritualità di colori, di parole, di gesti, di suoni che davvero si perde nel filo della storia dell'uomo. Quest'anno la stagione dei «maggi» s'apre 1*11 di giugno, a Buti (in provincia di Pisa). Buti è la località più meridionale dell'area dove oggi si svolge il «maggio». Il «maggio» della tradizione di Buti è assai modernizzato, teatrallzzato (e, appunto, si svolge in palcoscenico), ma non per questo meno interessante. E la stagione prosegue per luglio e agosto, nei seguenti paesi: provincia di Massa e Carrara: Antona (10 chilometri da Massa) e Gragnola (frazione di Posdinovo); provincia di Lucca: Fabbriche di Vallico (frazione di Vallico). Gragnanella (frazione di Castelnuovo di Garfagnana), Gluncugnano; provincia di Reggio Emilia: Costabona, Villamlnozzo, Asta (frazione di Villaml¬ nozzo), Novellano, Gazza-' no, Gova; provincia di Modena: Frassinoro e Romanoro. Rappresentazioni fino al 21 di agosto. Ma ecco, forse più utile, il calendario completo dei «maggi» che si canteranno quest'estate tra Toscana ed Emilia: BUTI: 11 giugno (ore 21), Ballo della moresca (compagnia di Vallico) e maggio Paola da Buti (compagnia di Buti). 19 giugno (ore 21), maggio Bradamante e Re Amansore di Turchia (compagnia di Antona di Massa). 23 giugno (ore 21), maggio Giulietta e Romeo (compagnia di Pieve di Compito). FABBRICHE DI VALLICO: 19 giugno (ore 16), maggio Re Trieste (compagnia Piano di Coreglia e Fabbriche di Vallico). 10 luglio (ore 16), maggio Paola da Buti (compagnia di Buti). 24 luglio (ore 16), maggio Artace (compagnia di Sassi Eglio). 21 agosto (ore 16), maggio La guerra di Troia (compagnia di Garflgtiano). GRAGNANELLA DI LUCCA: 3 luglio (ore 16), maggio La principessa ribelle (compagnia di Vagli di Sopra e Roggio), e due moresche. 17 luglio (ore 16), maggio Freccia nera (compagnia di Cazzano). 24 luglio (ore 16), maggio fle Trieste (compagnia di Piano di Coreglia e Fabbriche di Vallico). 31 luglio (ore 16). maggio Ademaro, Il tiglio del crociato (compagnia di Fillcagna, Gragnanella, Casatico).

Persone citate: Antona, Buti, Carrara, Di Lucca, Gastone Venturelli, Roggio