Gli additivi alimentari Metabisolfiti alla sbarra

Gli additivi alimentari Metabisolfiti alla sbarra Gli additivi alimentari Metabisolfiti alla sbarra Radiazioni per i cibi LA lista degli additivi chimici permessi dalla legislazione italiana comprende qualche centinaio di sostanze, prive di valore nutritivo o utilizzate a scopo non nutritivo, che vengono aggiunte nel corso della lavorazione agli alimenti. Le finalità di questa introduzione sono molteplici: per prevenire le alterazioni dovute a microrganismi, per evitare processi di irrancidimento e di imbrunlmento, per porsi al riparo dal rischio di modificazioni di origine fisica, per dolcificare o integrare nutrizionalmente, per aromatizzare o colorare determinate derrate. E' quasi scontato che in un ventaglio cosi variegato di impieghi ci scappi, di tanto in tanto, un sospetto o un'accusa di «attentatori delia salute». E' successo qualche anno fa per una categoria di coloranti e si ripropone oggi per una famiglia di additivi alimentari, ampiamente utilizzata da La conservazione dei cibi ottenuta con radiazioni sta diventando gradualmente prassi comune. Il processo è lento, perché l'uomo della strada associa le radiazioni con la radioattività. A Karlsruhe. nella Germania Occidentale, sono stati fatti esperimenti sotto la supervisione di una commissione delle Nazioni Unite. Per 10 anni a gatti e topi sono stati somministrati unicamente cibi irradiati, con controlli particolarmente accurati su crescita, incidenza tumorale e facoltà di riproduzione degli animali. I risultati sono stati tali da poter affermare che le radiazioni inferiori a 1 Mrad non presentano pericoli per la salute. Il nuovo sistema di conservazione dei cibi può quindi considerarsi un'alternativa valida. decenni: i metabisolfiti. L'allarme arriva dagli Stati Uniti, dove il Center /or Science in the Public Interest, in occasione di un convegno di consumatori tenutosi a Washington, ha chiesto alla Food and Drug Administration di privare i metabisolfiti della designazione di additivi «generalmente riconosciuti sicuri», in quanto pare che potenzialmente possano indurre reazioni pericolose per l'organismo in individui affetti da asma, almeno in un caso su 20. L'elenco degli additivi permessi in Italia appartenenti alla famiglia dei metabisolfiti comprende due prodotti antlmicroblcl: il sodio metabisolfito e il potassio metabisolfito, designati In codice come E 223 ed E 224, rispettivamente. Gli alimenti che possono essere sottoposti a trattamenti sono pesce, frutta, bevande analcoliche, marmellate e gelatine di frutta, liquori, aceto e altri. Se 11 campanello d'allarme dovesse essere confortato da ulteriori documentazioni scientifiche il panorama di alimenti «sospetti» sarebbe molto ampio. I dati raccolti da quattro gruppi di ricercatori statunitensi rivelano, inoltre, che gli agenti incriminati oltre ai due già citati comprendono anche il sodio solfito e l'anidride solforosa. I sintomi si manifestano sotto forma di arrossamento diffuso, debolezza, respirazione faticosa, tosse, ansimatone, cianosi e perdita di coscienza. Ronald A. Simon, un ricercatore della Scrlpps Clinic and Research Foundation di La Jolla in California, ha trovato che già 7,5 milligrammi di una qualsiasi di queste sostanze chimiche, ingerite per via orale, possono indurre una reazione di sensibilità ai metabisolfiti. La legislazione italiana permette una dose massima accettabile giornaliera per l'uomo (ADI,

Persone citate: Public

Luoghi citati: California, Germania Occidentale, Italia, Karlsruhe, Stati Uniti, Washington