Con delicatezza Chailly arriva al cuore di Mozart

Quattro concerti per pianoforte e orchestra Quattro concerti per pianoforte e orchestra Con delicatezza Chailly arriva al cuore di Mozart QUATTRO Concerti per pianoforte e orchestra di Mozart vengono proposti dalla Ricordi nell'esecuzione di Maria Tipo con la London PhilarmonicOrchestra diretta1 da Luciano Chailly. Sono, oltre al giovanile Concerto in do maggiore K. 246 ancora tutto immerso nella consuetudine dello stile galante, tre capolavori assoluti: il K. 271 scritto nel, 1777 per la pianista francese Jeunehomme di passaggio a Salisburgo durante una tournée nei paesi tedeschi;, il drammatico concerto in re minore li. 466 è la sua controfigura apollinea, il K. 467 in do maggióre dove i ritmi mar-) stali, la squillante sonorità di trombe e timpani e la dolcissima effusione melodica del secondo movimento risolvono in chiarità olimpica i fantasmi e le fiammate demoniache del concerto precedente. Il contrasto è violentissimo e la contemporaneità di concezione delle due opere non è l'ultimo motivo del nostro stupore. L'esecuzione proposta da Chailly e da Maria Tipo è ottima, sotto ogni aspetto. Questa pianista sembra pervenuta ormal ad una solare maturità interpretativa: il suo Mozart ita tutte le doti tecniclie per mantenersi in giusto equilibrio tra la forma e l'espressione, e unisce alla cristallina purezza dei profili sonori quel tanto di libertà, di respiro ritmico e fraseologico che bastano per animarli e farli vivere ■dall'interno. La malinconica Romanza del K. 466 attraversata dagli squarci di un drammatico patetismo; l'allegro' tumultuoso dello stesso concerto; la discorsività affabile e distesa dèi K..27Ì. la grazia dei suoi minuetti e il palpito del suoi recitativi teatrali; la calma olimpica — infine — del concerto in do maggiore che sfonda, col terzo movimento, nel puro gioco, tutti questi ■aspetti impegnano l'interprete in una varietà di atteggiamenti che è difficile mantenere, come fa Maria dagine retrospettiva .questa volta non è solo musicale ma integra melodie, storia e costume della società italiana. Si mescola cosi il «politico» e il «privato»: a brani come «Creola». «Gastone». «H tango delle capinere» Gervaso affianca, con taglio giornalistico, colorite rievocazioni delle imprese di Binda al Giro d'Italia, le satire di Petrolini, i primi viaggi in «Balilla», le notti al tabarin; agl'inni come «Giovinezza», la «Marcia Reale», «Bandiera Rossa» si accompagnano J2ÌZ,Zj ) suallha pesla sua carrierlezza dplayingtreux mans aPaglo per Pele realche più,lo • unmaggioDi Pecolarmcipazioche svilanciatCharleternazi volta in volta il tono giusto per collocare ogni particolare nella luce più adeguata. Paolo Gallarati Mozart: «Concerti per pianoforte K. 246, K. 271, K. 466, K. 467», London Philarmonic Orchestra diretta da Luciano Chailly, pianista Maria Tipo, Rcld 27063/4,2Lp. Tipo, sul filo di una costante tenuta di stile. Anclie l'intesa con le magnifica orcìiestra londinese diretta da Luciano Chailly non potrebbe essere più completa: il giovane direttore sa penetrare nel cuore della ìnusica mozartiana con un tatto e una delicatezza innata, (forando di forme, accademica, moderna, jazz. Curato da Elisa Vaccarino, Il libro ripercorre attraverso i contributi di Luigi Rossi, Vittoria Doglio, Gianni Secondo, gli aspetti storici e artistici che hanno caratterizzato l'amore per la danza dei piemontesi, dalle quadriglie e pavane ballate nelle corti sabaude alle odierne manifestazioni nei teatri e nelle piazze torinesi, in appendice l'elenco delle trenta scuole di danza cui è possibile iscriversi per ricevere i preziosi insegnamenti di «maestre» come Loredana Fumo e Susanna Egri. cronache sulla marcia su Roma in orbace, il caso Matteotti, le adunate oceaniche.

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