Adolescenti tranquilli

Adolescenti tranquilli Adolescenti tranquilli II fascino dell'adolescenza sta forse tutto nel suo carattere problematico, in quello stato di inquietudine che è stato pittoréscamente chiamato « tempesta e assalto*. Ma l'adolescenza non è poi cosi tempestosa. Questo almeno è l'avviso di John Cole-man che in La Natura dell'adolescenza (Il Mulino, pagg. 369, lire 15 mila) ha tracciato un quadro ampio e documentato delle ultime ricerche su questo delicato periodo dello sviluppo umano. VI sono diT battuti i problemi relativi all'evoluzione fisiologica intellettuale morale, lo svuluppo del concetto di sé, il ruolo dei genitòVi e degli altri adulti, l'amicizia e la sessualità, le inquietu.dini giovanili e le forme di trattamento. Il teenager medio che emerge dal libro C un individuo abbastanza ben inserito nel mondo, che non offre gravi crisi d'identità e che con gli adulti ha generalmente relazioni positive. <m *.) NELLA tenebrosa storia nostrana degli illeciti politici, finanziari, spionistici esiste una impressionante, ininterrotta continuità che risale alla fondazione del Regno d'Italia; è sufficiente cambiare i nomi, ed il caotico mondo perennemente all'onor fella cronaca attuale trova i suoi esatti riscontri all'inizio del secolo. I protagonisti degli scandali, dei sordidi intrighi, si muovono nel mondo delle sciantose maliarde, dei boudeirs profumati, sui vagoni dell'Orient Express fra Costantinopoli (non ancora Istanbul) e Parigi. I prototipi dei Sindona, Calvi, Gelli, a quel tempo sì chiamavano Paul Marie Bolo Pascià, Filippo Cavallini, Abbas mimi II, spodestato kedivé d'Egitto, ed una nutrita schiera di mogli, amanti, giornalisti sema scrupoli disposti a vendersi anche al kaiser tedesco, cioè il nemico mortale dì Francia e Italia con cui era in guerra. Leggendo questo «Giornali e spie» di Corrado Augias pare di scorrere le pagine dei giornali odierni; faccendieri astuti, venuti dal nulla, come Paul Marie Bolo, che a Marsiglia esordisce come venditore ambulante di sapone, arrivano a frequentare ministri e deputati, manovrano impressionanti quantità di denaro con cui corrompono giornalisti, poliziotti, alti funzionari. Bolo Pascià arriva a comperare il «Journal» due milioni di copie, per farne un foglio pacifista, favorevole alla Germania che voleva spaccare il fronte anglo-franco-italiano, e pagava senza esitare le schiere dei pacifisti, ingenui in buona fede, o sordidamente interessati, che si prestavano al suo gioco. Già allora, il ventre molle d'Europa era l'Italia, ed è qui che gli avventurieri d'ogni risma intessono i giochi più folli e pericolosi. Il marsigliese Bolo ha trovatoti socio giusto in Italia, Filippo Cavallini, ex deputato della 'Lomellina, già ricchissimo e ridotto in

Persone citate: Bolo Pascià, Corrado Augias, Filippo Cavallini, Gelli, John Cole-man, Paul Marie Bolo, Sindona