Greene ultimo Chisciotte i mulini a vento sono i dogmi e le dittature di Anthony Burgess

,i mulini a vento ,i mulini a vento sono i dogmi e le dittature ■ | i : j Don Chisciotte e Sanclo" di Unamuno che non dal librodi Cervantes». — Molti critici, da Anthony Burgess a Masolino d'Amico, hanno scritto che ad ispirarla per questo suo nuovo romanzo ci sarebbero anche I libri di uno scrittore italiano: Giovanni Guareschi con il suo «Don Camillo». «Oh, si. L'ho letto. Ma ne ho letto uno solo di questi Guareschi. Non credo. No. Sono caratteri molto diversi. Nel mio romanzo c'è più, dibattito, più ricerca verso un esistenzialismo cristiano. Il mio "Don Chisciotte" e natcrea una-serle divtér* gi con un amico per la Spagna di questi ultimi anni. In Spagna c'ero stato dopo la Guerra Civile, non mi piaceva il clima di grandi povertà e poche e ostentate rlccliezze che c'era. Come non mi piaceva ciò die aveva scritto Hemingway in "Per chi suona la campa- na", un libro superficiale, pensato per ragazzi, con personaggi improbabili. L'idea del Chisciotte mi è venuta in un piccolo ristorante in Portogallo, quando insieme al mio amico avevamo già bevuto due bottiglie e mezzo di vino rosso. In Portogallo oggi' vanno, come fa Sancio, i comunisti più stalinisti. Ma sono stalinisti per disperazione, sono cioè, come Sancio, degli inguaribili pessimisti». Sanclo e Don Chisciotte, mentre sulla loro 600 corrono verso imbarazzanti e divertenti avventure, non Uno scritto di Garcia Màrquez: ecco il dramma dello scrittore «desaparecido» (pagina 3) T L purismo linguistico, JL inaugurato da De Gaul- le e proseguito dai suoi successori, Mitterrand compreso, sta vacillando sotto i pur lievi colpi (sembrano più che altro starnu- . ti) vibrati dai Puffi. Puffi di qua, Puffi di là. questi personaggi del fumetto belga stanno colonizzando con la loro singolare parla-' ta mezza Francia, tanto da suscitare la massiccia attenzione del giornali: l'*Bxpress» ha dedicato al fenomeno il 15 aprile scorso un sostanzioso articolo. Diciamo subito che Puffi è il nome con il quale sono passati in Italia questi divertenti gnometti che nell'originale sono chiamati Schtroumpfs e che se da noi, parlando, puffeggiano, altrove, più laboriosamente, strunfeggiano. Nella più recente puntata ospitata dal 'Giornalino» delle Edi-, zloni Paoline, uno di essi, ad esemplo, dice: «Possono anche chiedermi in ginocchio di puf fare la loro stupida puffonla Ma nella didascalia di una loro strip non tradotta si può leggere: «Le Schtroumpf et l'autre Schtroumpf s'enschtroumpfent cornine deux schtroumpfs...». Chiaro, rio? Chiaro o non chiaro, questo linguaggio surreale, un po' petroliniano, dilaga soprattutto tra i giovanissimi. L'autore dei testi è Yuan Detporte, dei. disegni il popolare Peyo (vero nome: Pierre Culliford, nato a Bruxelles nel 1928), che rebbe lei, la fede di un religioso e quella di un laico? mll religioso deve uniformare la sua vita ai dettami della fede. Il laico non ha questo dovere». —Cosi vale per lei? «Ho fede, ma senza credere. Ho fede come spinta verso la speranza anclie se la ragione non mi permette poi di credere». — In Sancio e Don Chi-, sciotte la visione di un universo cattolico e quello . comunista è molto semplificata. «£' uno visione dogmatica, sulla quale però cominciano a delinearsi i primi sospetti, i primi dubbi, le prime critiche verso la Cu-, ria, il Partito». — Sono gli stessi dubbi che la portarono, in anni lontani e come lei stesso scrisse in «Una scelta di vita», a puntarsi una pistola alla tempia e a giocare alla «roulette russa»? 'Allora non avevo fede. Ma la disperazione umana non ha mai a che vedere con la disperazione teologica. Se oggi avessi un cancro mi suiciderei e non sarebbe per me un problema religioso». — I suol viaggi, In questi ultimi anni, la portano sempre di più nel Centro America, ancora verso i diseredati della vita, 1 dannati della terra. E' un impegno civile che brucia come un'ansia, un senso di colpa? SLìiik ^"ètW Wi&-<ettètrtr; guai" che mese fa. E' molto simpatico e un po' autoritario, si. Non sempre sono d'accordo con lui, ma devo dire' che per il suo Paese ha fatto molto. No, il comunismo non mi ha sedotto. Certo tra una dittatura di destra e una di sinistra io scelgo ancora quella di sinistra. Mi è più simpatico. Ma io gioco con la politica cosi come con la religione, e cerco di restare Ubero sia in politica che nella religione. Ho amici nella JUnta sandinista del Nicaragua, credo che vogliano la socialdemocrazia». — Come ha visto il viaggio del Papa In America Latina? »Ho ammirazione per Wojtyla. E' un conservatore molto coraggioso. Ma nel suo viaggio è stato male, consigliato. Ci sono preti'. Graham Greene sul ba sandinistl marxisti, ma anche conservatori. E i conservatori laggiù non sono come qui, in Europa. Possono ammazzare, basta ricordare come è stato giudicato il cardinale Romero». — Perché l'Europa é tornata ad essere una scacchiera di spie? 'Oh, ci sono soltanto più espulsioni in questo momento. Passerà. Ci sono sempre state le spie. Sono più ottimista da quando c'è Andropov. Mi sembra un realista, conosce il mondo esterno. Parla inglese. Ho l'impressione che il suo sarà un comunismo più sopportabile. Non mi pare un, prigioniero delliseologlh»: ' — Lei, Insieme a Borges, è un eterno candidato al Nobel. •Sono troppo vecchio per pensarci. A Borges non lo danno per motivi politici. . Io non condivido le sue idee politiche, ma lo amo come scrittore. E'stato coraggio-, so in questi anni. Mi ricordo che la sua vecchia madre riceveva continue minacce al telefono e rispondeva: "Se volete ammazzarmi fate presto, sono vecchia. Se volete ammazzare mio figlio è troppo facile"». — Quali sono stati gli scrittori che ha amato di più? 'Certamente Conrad é James. In Francia ho amato come scrittore e come uomo Mauriac, ma senza sentirmene influenzato. Era troppo giansenista e io anch'esso ospitato tempo addietro dallo stesso settimanale, i Puffi agiscono, con il loro candore, soprattutto sui giovanissimi, addirittura i bambini. Già, forse le osservazioni partite dalle edizioni AMZ e dal 'Giornalino», in apparenza divergenti, in real■ tà coincidono. I Puffi sono incongruamente, assurdamente poetici, e per questo motivo vengono intesi e gustati da quei bambini di riforno che sono spesso intenzionalmente gli adulti, oltre che dai bambini veri e propri. L'età intermedia, adolescenzial-giovanile, forse è alla ricerca di più complessi meccanismi di soddisfazione. Sia quel che sia, i 'vecchi» Puffi stanno diventando un fenomeno nuovo. Qualcuno è allarmato: imitando, come fanno tanti bimbi, il loro linguaggio, si disimpara a parlare. Altri smentiscono: ma no, anzi con quell'idioma sbrigliato ci si può sbizzarrire, inventare quel che si vuole, scatenarsi in un'ininterrotta serie di combinazioni puffeggianti. In realtà si racconta che Peyo abbia inventato la parola 'Schtroumpf» perché in un momento di amnesia non si ricordava l'equivalente francese del nostro vocabolo «saliera». E cosi sparò un suono a casaccio. Ennesima conferma che le grandi invenzioni spesso nascono seguendo le vie traverse. Carlo della Corte . lcone della sua casa ad Antibes non credo al male o allinferno, semmai credo un po' di più nel bene. In Italia Manzoni e Pirandello. Ho letto con ammirazione i Dubliners di Joyce, ma V "Ulisse" mi incute solo rispetto. Anche per la Wolfe e Faulkner ho rispetto. Non' mi interessa il loro modo di scomporre la narrazione. Io ho bisogno di plot, come scriveva Forster, di storie per raccontare». — Il «Monsignor Chisciotte», come lo colloca,1 fra I suol romanzi? . 'Lo colloco tra quelli che in genere i critici chiamano "di intrattenimento". Ma ■ i Plff-MQ -01- 51 avvicina alla 'Mòrte? pili 'itso^nZ'essère divertenti». — E, fra tutti 1 romanzi' che ha scritto quale ricorda come più riuscito? «"Il potere e la gloria". E' quello dove i caratteri dei personaggi maturano di più, lungo l'arco della narrazione. Una cosa sempre difficile da ottenere. Quello che ricordo meno volentieri è '"Le rocce di Brighton", troppo religioso». Gli brillano gli occhi, ora azzurri ora grigi, come le nuvole che sopra 11 porto di Antibes il mistral ammassa e fa scoppiare in profumi forti, di una primavera in ritardo e pressante. 'Posso farle una domanda io?», dice Greene. «In chiesa, in Italia, ci va solo lamoglie o anche il comunista Berlinguer?». Nico Orengo '