Divampa la lotta per due posti-promozione alle spalle dei rossoneri, mentre in coda è sempre più dramma

Divampa la lotta per due posti-promozione alle spalle dei rossoneri, mentre in coda è sempre più dramma Divampa la lotta per due posti-promozione alle spalle dei rossoneri, mentre in coda è sempre più dramma Il Catania secondo con la Lazio Milan svagato, ma non troppo Ad Arezzo solita Lazio senza mordente I rossoneri onorandi distrazione e il Dal nostro Invialo PIER CARLO ALFONSETTI MILANO — Il Milan è stato di parola: smaltita in fretta la gioia per In promozione ormai sicura, non ha perso la concentrazione confermando le intenzioni di onorare fino in fondo il proprio impegno. -Per la nostra dignità e per la regolarità del campionato aveva commentato domenica scorsa Farina, dopo la vittoriosa partita di Reggio Emilia — non molleremo fino all'ultimo istante-. In effetti, nella prima mezz'ora dell'incontro con il Lecce i rossoneri hanno dato La Pistoiese ha o la promozione a suon di gol - Sul 4-0 si concedono mezz'ora Lecce di Marìolino Corso ne approfitta per segnare due volte > l'impressione di essere sul punto di tradire completamente i nobili intendimenti che si erano dati: lenti e svagati, incapaci di imprimere la minima accelerata a un ritmo eccessivamente blando, gli uomini di Castagner devono essere sembrati a Mariolino Corso, al ritorno a San Siro nella difficile veste di «nemico», i classici leoni di cartapesta, bravi magari a ruggire ma privi di ogni attitudine ad aggredire gli avversari. Quello che ci voleva, insomma, per la modesta formazione pugliese la quale, per un pareggio a San Siro, avrebbe dato chissà che cosa. Anche ì tenuto testa alla s Ma ecco la partita ravvivarsi d'improvviso a un minuto dal riposo, per la gioia del tifosi rossoneri che si andavano cosi a riconciliare con i loro beniamini. C'era un traversone di Evani. Jordan si produceva In un perfetto assist a beneficio dell'irrompente Baltistini il quale fulminava Vannucci. Il risultato era sbloccato e da questo momento anche la mente dei giocatori milanisti sembrava liberata da ogni condizionamento. La ripresa è appena iniziata (47') e il Lecce è nuovamente sul punto di capitolare: su un tiro di Incocciati il palo però si sostituisce a De Luca (chiamalo in campo al posto di Vannucci il quale aveva riportato nello scontro con Battistini una distorsione al ginocchio sinistro). Questa è soltanto la premessa per il raddoppio che giungerà 9 minuti più tardi quando un fendente di Pasinato verrà deviato da Cannilo alle spalle del suo portiere. Da questo momento il Milan torna veramente grande. Gioco spettacolare, agili manovre del collettivo, individualità spiccate come quelle di Battistini e Incocciati che deliziano i tifosi. Il Lecce è veramente in balla dell'avversario, i suoi sogni sono definitivamente frantumati. Al 22' va a segno Incocciati, racco gliendo di testa un preciso suggerimento di leardi. Trascorrono soltanto cinque minuti ed è il poker: lo propizia Evani il quale soffia la palla al distratto Mlleti e quindi la porge al sopraggiungente Incocciati. Gran tiro dal basso In alto e la quarta rete è cosa fatla. Ma la gara non è finita, perché il Milan si distrae e ne combina un paio delle sue. E' il 33' quando wftleff SrrivàTiel l'area rossonera e impegna Nuclari con un bel tiro, sulla respinta irrompe Spiga che segna facilmente. Quella di Castagner è squadra di razza e non sta al gioco: vorrebbe prodursi in un'immediata reazione ma le sue batterle ormai sono scariche e a tre minuti dal termine Luperto con un pallonetto spedito dal vertice destro dell'area di rigore, beffa il portiere mìlani sta che si era avventurato fuori porla. Un attimo di sconcerto poi la trama rientra nel copione. tifosi, tanti ma non moltissimi com'era nelle previsioni (la grande festa è rinviata a domenica, in occasione del nuovo e ultimo confronto casalingo con l'Atalanta) avevano cercato di smuovere i rossoneri dall'apatia nella quale erano piombati. Per quasi tutto il primo tempo (unico brivido al 30' quando Battlstinl, raccolto un traversone di Jordan, è scattato andando a scontrarsi con il portiere leccese e la palla è rimasta 11 fino al momento in cui Cannlto non è provvidenzialmente sopraggiunto a liberare la propria area) dunque, più noia che gioco. quadra lariana Giordano, sceso in spensabile - Gli azzu AREZZO — Contro un Arezzo piuttosto modesto, die in passato era quasi sempre riuscito a creare grossi imbarazzi agli squadroni, la Lazio non è riuscita ad andare altre uno 0-0 che non risolve sostanzialmente i suoi problemi di classifica. La formazione di Morrone, die è stata raggiunta al secondo posto dal Catania, ha ribadito di attraversare un periodo delicato. Andie ieri il suo Dal nostro Inviato MARIO BIANCHINI Giusto e comba campo in precarie condizioni, non ha potuto trascinare i compagni verso una vittoria indizurri di Morrone attesi da due scontri diretti; domenica in casa con il Catania e poi a Cava gioco è apparso caotico, spesso nervoso, a danno della manovra ragionata che non si è quasi mai vista. Giordano, sceso in campo dopo molte titubanze a causa' di un leggero stiramento che aveva messo in forse la sua presenza, raramente è riuscito ad emergere. Senza l'apporto del suo uomo più rappresentativo, i biancocelestl sono mancati nel gioco d'attacco. Ambu si è dato molto da fare, ha giocato meglio del compagno, ma non poteva da solo risolvere l problemi offensivi-. Anche nei reparti arretrati, con l'eccezione di Manfredonia, nettamente. il migliore, che ha sorretto praticamente da solo il centrocampo con interventi però più. di forza che costruttivi, e qualche felice apparizione di D'Amico, la squadra laziale non ha mai fornito un'impressione di chiara superiori tù. Stimolati dalle notizie che danno per probabile l'arrivo di Chinaglia in veste di presidente e dalla possibilità di raggiungere la promozione circa 9000 tifosi tarmati» di stendardi, striscioni e bandiere americane hanno seguito la Lazio in Toscana. All'inizio della gara si è temuto che potessero accadere gravi incidenti. Dalla curva ovest sono piovuti numerosi razzi dia hanni* appiccato il fuoco ai cartelloni pubblicitari. Intervenivano numerosi agenti di polizia che facevano il vuoto con cariche molto decise. Ci sono stati momenti di panico. Ma fortunatamente non ha tardato a tornare la tranquillità. D'altra parte la gara, die ha battuto pareggio sul campo dell'irreducibil e Cavese dieo la tedere rva rosi o il itarosi ano deti di ente e la e ha o nge ifenuti lli e uto octacva a arti' ena. mi e l 84' colnte. se alla usti due più .d. o a omr . Al l cacora, la pina area gran facsto e co e offerto ben poche emozioni, non meritava eccessiva eccitazione degli animi. L'Arezzo ha recitato onestamente la sua parte, soltanto nei primi 45 minuti, sfiorando anche la marcatura. Sorretta dai felici intuiti di Neri e da un guizzante Frigerio, la formazione di Angelino ha tenuto testa con sufficiente autorità ai più quotati avversari. Ci sono state anche fasi di gioco nervose, con entrate molto decise da entrambe le parti. La prima occasione da gol è capitata all'Arezzo al 23': in rapido contropiede. Traini sorprendeva la difesa biancoceleste, 'pescava» di precisione Frigerio. Il portiere Orsi, ostacolato dall'affannoso recupero di Saltarelli e Pochesci, si faceva sfuggire la palla. Riprendeva ancora Frigerio che a porta vuota mancava il facile bersaglio. Al 34' era la Lazio ad andare vicina al gol sfruttando un madornale errore di Zandonà che svirgolava la palla mettendola sui piedi di Ambu. L'attaccante laziale se ne andava tutto solo verso la rete aretina ma si faceva precedere d'un soffio dal portiere Pellicano. Sono state praticamente le uniche emozioni della partita. Nella ripresa si è assistito ad uno spettacolo che avrebbe meritato l'attenzione dell'ufficio inchieste. Le due squadre hanno praticamente rinunciato a giocare. I toscani, preoccupati di conquistare il punto della tranquillità, si sono affidati ad una irritante melina ricevendo dal pubblico un coro di -venduti-venduti: Dal canto suo la Lazio, avrebbe forse voluto forzare la situazione. Ma non aveva W&\màenorgie.esieppure la>j&ssibilità, sul piano del gioco, di poter centrare il colpopieno. L'Arezzo ha raggiunto lo scopo. Ma la Lazio, che domenica dovrà affrontare la partita-spareggio con il Catania all'Olimpico, dovrà assolutamente vincere per non correre il rischio di veder compromessa la stagione che all'inizio l'aveva vista incontrastata protagonista. Catania-Foggia 2-1 Cetonia: Sorrentino; Ranieri, Mosti; Giovannelli, Chinellato (65' Barozzi), Mastropasqua, Morra, Mastelli, Cantarutti, Crusco (81 ' Ciampoh), Crialesi. Foggia: Lavenezlana; Stimpfl, Conca; Tormen, Barrotto, Petruzzelli; Roccotelli (55' Calonatl). Valente, Navone (70' Bordon), Maritozzi, Morato. Arbitro: Agnolin. Reti: 65' Crialesi, 67' Barozzi, 80' Bordon su rigore. Monza-Bari 1-0 Bari: Catlaro; Armenise (65' Cuccovillo), Acerbis, Baldini, Loselo II; De Trizio, Bagnato, Loseto I, De Martino (65' Bresciani), De Tommasi, De Rosa. Monza: Mascella; Colombo, Papaie; Trevisanello (84' Fontanini), Baroni, Billia, Marronaro, Salnl (82' Biasin), Predella, Ronco, Mitri. Arbitro: Pezzella. Rete: 86' Marronaro. Cavese-Crem. 0-0 Cavese: Pionettl; Di Chiara, Garzillt; Montortano, Paolinelli, Galbagini (75' Mazzoni); Vigano, Bonomi (88' Finardi), Fruiti, Boni, Vialli. Cremonese: Paleari; Cuplni, Pldone; Sasso (83' Puzone), Guida, Piangerelli (60' Scarpa): Caffarelli, Bilardi, Di Michele, Pavone. Tlvelli. Arbitro: Menicucci. Mllan-Lecce 4-2 Milan: Nuclari; Tassoni, Evani; Pasinato, Canuti, Baresi (46' leardi); Romano (66' Manfrin). Battistini, Jordan, Verza, Incocciati. Lecce: Vannucci (46' De Luca): Bruno, Bagnato; Cannlto, Pezzella, Miceli (58' Rizzo); Serena, Orlandi, Spiga, Mileti, Lu' perii. Arbitro: Pieri. Reti: 44' Battistini, 55' Cannilo au autorete, 68' e 72' Incocciati, 79' Spiga, 87' Luperti. Bologna-Regg. 2-1 Bologna: Zlnettl; Logozzo, Frappampina, Fabbri; Bachlechner, Sclosa; Marocehl I, Roselli (83' Sacchetti), De Ponti, Colomba, Marocchi II (81' Russo). Reggiana: Eberini; Francini, Zuccheri; Sola, Pallavicini, Galasso, Invernizzi, Bruni (60' Bollo). Carnevale, Graziani, Mosslnl(46'Di Chiara). Arbitro: D'Ella. Reti: 27' Roselll, 78' Boilo, 80' Frappampina.