Gli svedesi hanno dominato gli azzurri per vigore atletico e rapidità di maiiovra

Gli svedesi hanno dominato gli azzurri per vigore atletico e rapidità di maiiovra Gli svedesi hanno dominato gli azzurri per vigore atletico e rapidità di maiiovra Sandbera-Stromberg, e addio Italia Zoff il migliore Il primo gol al 32' su calcio d'angolo, il raddoppio al 55' con un destro molto angolato - Zoff autore di grandi interventi - Annullata per un dubbio fuorigioco una. rete di Rossi al 42' - Nella ripresa Dossena sostituisce Antognoni e Altobelli prende il posto di Graziani ■ Insieme al portiere, buone prove di Collovati e Gentile 2 O Svezia Italia SVEZIA: T. Raveili; Erlandsson, Hysen; Dahlqvist, Fredriksson, Prytz (81' Ramberg): Stromberg, Eriksson, Sandberg (86' Nilsson), Corneliusson, Holmgren. ITALIA: Zoff; Gentile, Cabrini; Orlali, Collovati, Scirea; Conti, Tardelli, Rossi, Antognoni (46* Dossena), Graziani (61' Altobelli). RETI: 32' Sandberg; 55' Stromberg. ARBITRO: Eschweler (Germania Ovest). dal nostro Inviato BRUNO PERUCCA GOTEBORG — Pioggia, pioggerella e poi un pallido sole per festeggiare la vittoria della squadra di casa. Il commissario tecnico Arnesson aveva detto che questa Svezia era la migliore degli ultimi anni, e se le carenze fisiche degli azzurri l'hanno esaltata, senza dubbio quella gialloblù è una buonissima compagine di atleti, completata da alcuni elementi di sicura classe come Stromberg, il centrocampista del Beniica di Lisbona, il motorino Prytz del Rangers di Glasgow, più Corneliusson gran lottatore in area avversaria, e una coppia difensiva di giganti ( Hysen e Dalhqvist — che hanno dominato Rossi non concedendo palloni neppure nelle manovre rasoterra. Sul piano atletico, la partita non ha avuto storia, e il palleggio fitto degli azzurri non ha impensierito più che tanto gli avversari, abili nello sfruttare il terreno nella sua larghezza, nell'anticipo, validi per la facilità nei cambi di ritmo. Arnesson, bloccato Rossi con la coppia centrale, ha opposto Erlansson allo spento Graziani, Fredriksson a Conti, mentre a centrocampo Stromberg ha duellato (Imponendosi senza sforzo) con Antognoni e Prytz sul ritmo ha avuto ragione di uno spento Tardelli. Detto che Holmgren ha costretto Oriall a fare molto spesso 11 terzino, che Eriksson ha bloccato la strada a Cabrini, sulle loro punte hanno lottato (gli unici e meritare larga sufficienza) Collovati (Sandberg) e Gentile (Corneliusson), appoggiati da uno Scirea che sta vivendo un periodo di non eccessiva lucidità, ma comunque pronto a tamponare spesso alla meglio. Un pasticcio della difesa, per nulla confortante, costringeva subito Gentile al fallo al 11- IL DOPO MUNDI AL mitare dell'area, all'avvio del match, su Corneliusson. Primo brivido, botta di Holmgren contro la barriera. Tre minuti appena, e la Svezia applicava il solito schema. Rimessa laterale lungo dalla destra di Stromberg e palla toccata di nuca all'indietro da Hysen. Zoff, prontissimo, anticipava Corneliusson. Gli azzurri cercavano di farsi vedere ancora vivi con uno scambio Conti - Tardelli - Antognoni, la palla andava ancora a Tardelli, ma Dahlqvist stoppava l'affondo in corner. Erano gli svedesi a puntare in avanti con decisione, e dopo una provvidenziale «ciccata» di Sandberg su rinvio di Collovati, Zoff doveva compiere la prima prodezza al 17' per deviare in volo una stupenda staffilata di sinistro di Erlandsson, terzino avanzante, sfuggito a Collovati. Ancora Dino salvatore della patria calcistica al 19', gran volo e magnifica deviazione sulla punizione toccata da Sandberg per 11 sinistro di Holmgren. La replica azzurra era efficace, la palla finalmente veloce viaggiava da Conti ad Oriall, quindi a Rossi e Graziani in quale coglieva il tempo per un tocco in profondità a Rossi, il quale strattonato da Fredriksson non riusciva a calciare. Alla mezz'ora, partiva ancora Holmgren e «sparava-. Terza grande replica di Zoff, e calcio d'angolo. Sul corner, al 32,11 gol. Palla calciata dalla bandierina da Holmgren, scontro aereo Gentile - Corneliusson, palla che spioveva in mischia e il più svelto era Sandberg il quale si abbassava e schiacciava in rete. Una conclusione imprendibile per Zoff. Segnava Rossi al 42', ma il suo tocco in porta su pallone crossato da Graziani da destra e messo nel folto da Tardelli, era preceduto dalla bandiera alzata dal guardalinee il quale segnalava un fuorigioco sicuramente discutibile, giudicando dalla tribuna. Nella ripresa gli azzurri si presentavano con Dossena al posto dell'inesistente Antognoni, e il primo tocco del granata era involontariamente stoppato da Eschweiler il quale avviava cosi un contropiede di Sandberg, bloccato in corner da Scirea. La manovra azzurra era un po' più veloce, ma sempre con troppi tocchi orizzontali. Aveva successo al 50' un antìcipo di Dossena su Erlandsson, ma il tocco indietro per Conti era troppo fiacco e il romanista veniva bloccato duramente da Fredriksson. Gli svedesi non si facevano certo intimidire da una fiammata degli avversari, e al 55' raddoppiavano. Partiva Stromberg. criniera bionda al vento, la palla finiva a Holmgren che toccava al centro. Orlali e Collovati non riuscivano a respingere e la sfera tornava a Stromberg. Il centrocampista dei Beni ica controllava il pallone «Sfaceva partire una fiondata di destro nell'angolo basso, alla destra di Zoff, il quale si tuffava, ma nulla poteva contro la violenza e l'angolazione del tiro. Entrava Altobelli al 61' al posto di Graziani, ma la partita ormai era praticamente finita. Gli azzurri lottavano ancora almeno per orgoglio, un tiro di Rossi e un affondo di Tardelli unico, magro bottino. Gli svedesi invece si divertivano, impostavano azioni, il pubblico urlava la sua gioia. Il commissario tecnico Arnesson operava due sostituzioni, ed ancora Zoff al 40' negava il 3-0 con una bella bloccata In volo su botta di Sandberg. Dino Zoff, a Goteburg contro la Svezia, ha chiuso la sua lunghiss j v A ssima carriera in azzurro con una prestazione da grande campione ZOFF 8 — Alla faccia delle polemiche e dei dubbi, Dino ha disputato a Goteborg una delle migliori partite in •narro. Le sue parate al 17', al 19' e al 31' hanno rinviato una, capltolailcne parsa Inevitabile fin dalle prime battute di gioco. Lucido, attento, ha riscosso applausi dal pubblico svedese. GENTILE 7,5 — Ha preso In consegna Corneliusson e nel duello contro l'avversario che pensava di imporsi di fona ha risposto con le stesse armi, senza scorrettezze, fon le doti dell'anticipo e dell'elevazione unite alla consueta generosità. CABRINI 5,5 — Ha ripetuto la prova opaca di Atene. Va riconosciuto il suo impegno, ma il rendimento è limitato a quello di puro difensore, non ha più forza (quindi convinzione) per tentare gli affondi. ORLILI 5,5 — Costretto a una posizione spesso difensiva dalla pressione di Holmgren sulla fascia sinistra della squadra svedese, non è mal riuscito a rovesciare la situazione a suo vantaggio e a vantaggio della squadra. COLLOVATI 6,5 — Come Gentile ha domato U suo diretto avversario, il coriaceo Sandberg (peraltro meno grintoso di Cornelliusson) trovando spesso il modo di spingersi In avanti per dare la scossa a compagni Intorpiditi. Recentemente era parso meno autoritario, chissà che sia l'ombra di Vierchowod a sollecitarlo. SCIREA 6 — Il libero bianconero ed azzurro ha sicuramente bisogno di tirare il fiato per ritrovare tutta la sua autorità. Ieri ha dovuto limitarsi — salvo rare uscite — a compiti di tamponamento, preoccupato anche dalia pressione di due «arieti» avversari sui nostri marcatori. CONTI 5 — Ha ancora orgoglio, non ha lesinato l'impegno, ma ha perso — già lo si era visto nella Roma — tutta la sua efficacia, la lucidità che lo rendeva pericoloso, l'inventiva. Fuori misura anche nel tiro, e troppo insistente in dribblings che non gli riescono più. TARDELLI 5 — Ha chiuso male, fra Atene e Goteborg, una stagione di sofferenze provocate da ricorrenti malanni, da una sciatalgia che l'ha costretto a lungo a giocare spremendo tutte le risorse del suo fisico e dei nervi. Ha bisogno più di tutti di tirare il fiato. Un Tardelli cosi, che appare finto, non serve né a se stesso né aita squadra. ROSSI 6,5 — Al di là delle ormai croniche difficoltà che incontra quando è marcato da avversari che lo sovrastano sul piano atletico, superato il fiacco momento iniziale, si è battuto con caparbietà, soprattutto nel secondo tempo, rientrando anche a recuperare palloni. Adesso è ora di uscire dall'equivoco: o Paolo Rossi lo si aluta a giocare, oppure per lasciarlo senza «spalle» valide, tanto vale lasciarlo a casa. ANTOGNONI 5 — Siamo larghi nel voto, perché non è neppure divertente battere sui soliti tasti. Non gli sono bastati quarantacinque minuti per entrare in partita, è uscito senza suscitare rimpianti. GRAZIANI 4 — Cercava almeno il canto del cigno, non gli è riuscita neppure una dignitosa sortita dal club Italia. E' parso come in altre occasioni un ex giocatore, ed ha suscitato Rrossl rimpianti ricordando quanto fu utile il suo apporto in fatto di peso atletico nella squadra Mundlal. DOSSENA 6,5 — Venti minuti (in avvio di ripresa) ricchi di dinamismo e buone intenzioni, poi è stato coinvolto dal non gioco generale e non è riuscito ad emergere. Evidentemente desideroso di dare II suo apporto, è ora di concedergli i novanta minuti ALTOBELLI 6 — Ha fatto poco, ma non si poteva chiedere altro ad un giocatore entrato in campo a risultato già largamente scontato. SVEZIA, Thomas Raveili 6, Erlandsson 63, Hysen 7, Dahlqvist 7, Fredriksson 6,5, Prytz 7, Stromberg 7,5, Eriksson 6,5, Sandberg 6\5, Corneliusson 63, Holmgren 7. Ramberg e Nilsson, entrati nel finale, senza voto. b. p.