INTERNO

INTERNO INTERNO Como, dalle pietre dei lager parte l'impegno per l'Europa Sono 11 sassi grandi e piccoli provenienti dai cranno per il monumento alla Resistenza - Rila DAI NOSTRO INVIATO SPECIALI". COMO — Quando dai cam pi di concentramento nazisti sparsi per l'Europa arrivarono in municipio a Como le undici pietre per il monumento alla Resistenza europea, fra gli impiegati vi furono momenti di commozione. Pietre piccole e grandi, la testimonianza di sofferenze atroci. Immagini di deportati smagriti e annìen tati nella loro dignità di uomini, divise di aguzzini, il ricordo delle tremende pagine di Primo Levi: «Il Lager è una gran macchina per ridurci a bestie, noi bestie non dobbiamo diventare-. Dalla tragedia di ieri l'impegno per l'Europa di oggi. Sabato Pertini Ita inaugurato il monumento (una teca con i sassi dei Lager, tre lastre di bronzo su cui sono incise le ultime parole dei condannati a morie), domani si conclude il convegno internazionale «La resistenza, l'Europa», organizzato a Villa Olmo, sul lago, con la partecipazione di delegazioni di tutti i Paesi. Tre giorni di lavoro. Relazioni (il senatore Valloni, il deputato europeo Spinelli, i professori universitari Vaccarino. Rumi, Decleva, Spriano, Colombo. Bianchi) e interventi di esponenti della Resistenza. Il cammino dell'Europa unite è lento e irto di difficoltà. Negli anni del dopoguerra si sono raggiunte mete importanti come il Merca to comune, la Comunità dell'energia atomica. l'Unione economica e monetaria, tuttavia molta strada resta da percorrere. Difficoltà economiche, nostalgie protezionistiche e diffidenze reciproche sono gli ostacoli che i Paesi devono superare per portare avanti l'unificazione europea. «Nel nostro Paese — Ita detto Valiani — alcuni partiti si erano impegnati dopo la fine della guerra a propugnare la nascita degli Stati Uniti d'Europa, la cui attualità era stala sostenuta già nel 1942 dal manlf etto- • federalista redatto nell'isola di confino di Ventotèiìè fc&HJre^è'tenutl antifasci sti: Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorili E sin dalla sua costituzione la Re pubblica italiana ebbe l'occhio e il cuore verso l'unificazione economica e politica europea». Se non tutte le forze pomicile condivisero subito in Italia le speranze europeistiche, la strada verso l'Europa unita fu duramente contrastata in altri Paesi, all'Est in particolare. A mettere a fuoco le risente culturali e ideologiche che alimentarono una contrapposizione netta con l'Ovest è stata la relazione dell'onorevole Spinelli. Sottolineando la «nascita dell'idea dell'Europa nel seno della Resistenza democratica e il rifiuto di quella comunista-. Spinelli Ita osservato che la polttica americana e sovietica si soi>rapposcro alle aspirazioni della Resistenza e la condizionarono. E mentre l'idea dell'Europa unita riuscì a trovare spazio e interlocutori nelle sfere cultu¬ Il Presidente campi di concentramento nazisti - Serviancio dell'unità fra i popoli del continente rali liberale, cattolica, socialista e comunista in Occidente, non ebbe spazio alcuno nei Paesi orientali. «L'Europa unita è l'idea nuova nata durante la Resistenza — ha concluso Spinelli —. E' l'unica via alternativa alle costruzioni imperiali-. Da Como, imbandierata e cosmopolita, parte l'appello per costruire un'Europa più unita. E non a caso. «Questa è una terra di frontiera che ha sempre dato asilo a quanti ebbero a soffrire per la libertà — dice il sindaco Spallino —. Di qui passarono i . Foscolo, i Mazzini, i Cattaneo, i carbonari del primo Risorgimento, gli esuli antifascisti». Il confine svizzero è a due chilometri. Como ospitò gli ebrei die cercavano scampo alle persecuzioni e proprio da queste parti, sul lago, si concluse la tragica avventura del della Repubblica