Middelburg ha dato una mano a Spencer contro Roberts

Mlddelburg fra dato una mano a Spencer contro Roberti Mlddelburg fra dato una mano a Spencer contro Roberti dal nostro Inviato GIORGIO VIGLINO MADRID — «E' stata la corba più dura della mia vita, e perderla cosi è proprio stupido, dannatamente stupido»: Kenny Roberts sbatte per la tersa volta il casco sul cupolino e Nobby Clarice, il suo meccanico (un uomo da 80 mila dollari, come lo definirebbero gli americani), gitelo toglie dolcemente dalle mani. A un metro di distoma Freddie Spencer sfodera uno dei suoi sorrisi più smaglianti e dice tutta una serie di 'fantasie, lovely, beautiful- che non hanno corretta traduzione. Soltanto dopo un minuto, accoppiato al nome di Middelburg, il termine *fantasttc* assume un significato preciso perché è stato l'olandese saltante, quello che si guadagnò ti soprannome .con t suoi tuffi ripetuti, a chiudere la strada a Roberts nell'ultimo decisivo giro. Non è stata una manovra regolare, non è stato sportivo il gesto, ci sarebbero gli estremi per una squalifica perché l'olandese era doppiato e do¬ veva lasciar strada, ma tanto Ila classifica non cambia: l.\Spencer e 2. Roberts. Trentasei giri e cinque avvicendamenti al comando non erano infatti riusciti a dividere i due americani che avevano avuto fasi alterne a favore ora dell'uno ora dell'altro. Spencer, ad esempio,"era partito meglio come sempre accade alle Honda grazie alla loro alimentazione lamellare, ma non era nemmeno stato il più bravo, visto che Haslam teneva la testa per un po' più di I due giri. Roberts tergo dopo la \prima bagarre die vedeva tut- . o a ò i te le Honda davanti, perdeva il contatto stretto nel tentativo vano di passare Haslam. A quel punto s'era già consumata la corsa di Marco Lucchinelli, dritto ad una curva lenta per rottura dell'albero-motore. Prima fase quindi per Spencer che allungava e poi ribaltamento di tendenza con Kenny che a pista Ubera riguadagnava mezzo secondo a giro. Sarebbe passato all'ottavo con una manovra da urlo: traiettoria esterna più veloce sulla curva sopraelevata e passaggio all'interno nel tornantino successivo. La seconda fase, fase-Roberts, durava per tutta la parte centrale della gara ed era proprio bravo quell'antipatico arrivato dalla Louisiana, era bravo a non scoraggiarsi, a riattaccare di nuovo, a riprendere contatto. Passava nuo-, vomente in testa al diciottesimo giro Freddie, ma Roberts lo infilava nuovamente, questa volta con una staccata .spettacolare al termine del rettilineo d'arrivo dopo due giri, al ventesimo. Dietro la corsa era molte meno appassionante, anche se erano accaduti un paio di incidenti da brivido. Prima Greco, brasiliano ultimo della pista, era salito alla ribalta m apannelle, Yuppi Du d cadendo in piena discesa e facendo incendiare la moto. Poi era uscito dritto in curva anche Ron Haslam per rimetterci qualche osso della mano stJ. nistra. Il gruppetto era tutto sgranato con posizioni ben acquisite per tutti tranne che per Roche: pagava l'awio'tra .oli^ufficlalU mandando arrosto il motore della sua Honda privata. Davanti i due rivali, in mezzo non troppo staccato Katayama, quindi .ciascuno per conto suo Uncini, Laivson e Fontan. Non si sarebbero più registrati cambiamenti fin sulla linea d'arrivo. Il duello a colpi di staccata; frenata, ripresa, ruota oleata continuava ad ogni giro e Kenny sembrava ormai salda¬ mente al comando quando le gomme cominciavano ad essere insufficienti. Non è che Spencer stesse molto meglio! ma giocavano in suo favore almeno un paio di fatti tecnici: il minor peso della moto e l'adozione della ruota piccola da sedici che dà maggior facilità di guida. ; Ed eccoci all'ultimo giro. Rettilineo in pieno e staccata al limite per superare due doppiati buoni, Pellandini e Mlddelburg. Lo svizzero si tira da parte, l'olandese fa passare Spencer e poi chiude con un taglio assassino davanti a Roberts. Basta una curva e Spencer è avanti di quei cinquanta metri che valgono la ■vittoria. g.p.o. Z >

Luoghi citati: Louisiana, Madrid