Sanremese un pareggio col brivido

SERIE CI SERIE CI Al Padova manca un punto per salire in B -1 liguri in piena bagarre per la salvezza - Condannati i romagnoli Sanremese, un pareggio col brivido Il Forlì ormai in disarmo regala 2 punti al Piacenza A Vicenza vince anche] la Spai I liguri dominano e segnano con Di Prete nel primo tempo, ma sono raggiunti dal Fano nella ripresnuità difensiva - Un finale elettrico con le espulsioni del presidente Borra e Bertazzon - di BRUNO MONTICONE SANREMO — Per 45' minuti tutto è filato lìscio per la Sanremese: uh gol al Fano, partita saldamente in pugno, due punti-salvezza che sembravano assicurati. Proprio quello che ci voleva, nell'ottica dei liguri, s'intende, in un match tra due squadre iu lot¬ ta per non precipitare. Poi, nella ripresa, 11 patatrac: la Sanremese si fa raggiungere in un minuto, la partita diventa nervosa, i biancazzurri restano in dieci per un'espulsione che farà discutere e non riescono più a combinare niente di buono. Il finale, cosi, ha aspetti contrastanti: il Fano gioisce squadre che non possono permettersi distrazioni, il match si innervosisce. Al 63' c'è un fallo su Bertazzon e 11 presidente della Sanremese Borra (in panchina, insieme all'allenatore Canali) entra in campo per due o tre metri, protestando. L'arbitro lo espelle, l'ambiente si surriscalda. Due minuti dopo, l'episodio più contestato: Bertazzon cade a terra su un contrasto, rimanendo anche leggermente infortunato, e l'arbitro, che lo aveva già ammonito in precedenza, lo ritiene colpevole di simulazione e lo espelle. Con la Sanremese ridotta in dieci, e quindi incapace di lanciarsi nuovamente all'arrembaggio, e con un Fano a per lo scampato pericolo e per ' il punto che può dargli la salvezza, la Sanremese mastica amaro e recrimina parecchio. La strada per la salvezza è ancora irta di ostacoli. La partita, in sintesi, è tutta qui, ma sono stati novanta minuti di battaglia, alle cui contraddizioni ha contribuito un arbitraggio insufficiente. La cronaca. Nella Sanremese manca il libero Plscedda, squalificato, e «mister» Canali sistema Arecco dietro a tutti. Ma i liguri partono alla garibaldina e si installano quasi stabilmente nella meta campo avversaria. Al 16', incantano la platea con un gol formato-Brazil: doppio triangolo di testa tra Di Prete e Marangon, che arrivano al limite dell'area servono a sinistra De Luca, il quale crossa rasoterra a centroarea, dove Irrompe Di Prete e segna. Sull'l-O la Sanremese sembra padrona del campo. Il raddoppio le sfugge d'un soffio, prima al 26' con il solito Di Prete, che tira in diagonale mettendo fuori causa anche il portiere compreso, ma il suo tiro-cross è imprendibile anche per i compagni, poi al 42', quando è Formoso a vedersi respingere da distanza ravvicinata dal portiere due tiri consecutivi Poi la ripresa, tutta da dimenticare. Il Fano pareggia subito in apertura, al 46': su un'azione di calcio d'angolo, complice una piccola ingenuità difensiva della Sanremese, il terzino Allievi piomba sulla palla al limite dell'area e fulmina Pelosln A questo punto, con due a, complice una inge Traversa di Bordin cui 11 pareggio va benissimo, il match si trasforma nei minuti che restano da giocare in una specie di passerella fino al fischio finale. Unica emozione, ad un minuto dalla fine, quando Bordin, appena entrato in sostituzione di De Luca, dopo uno scambio con Formoso, colpisce con un Mro-cross la traversa. Sanremese: Pelosln; Cichero. Vertova; De Luca (88' Bordin), Arecco, Marangon; Formoso, Francesconi (80' Amadio), Di Prete, Bertazzon, Bozzi. Fano: Boldini; Cazzola, Allievi; Tondi, Mozzini, Sandreani; Fusi, Bolls (46' Cornacchini), Garbuglia (89' Capra), Muglanesl, Mochi. FORLÌ' — L'incontro tra Forlì e Piacenza si esaurisce in un quadro di desolante squallore fra gli sbadigli e I fischi di un pubblico ormai abbonato a prove incolori e prive di qualsiasi contenuto. Del resto era forse utopistico attendersi di più da un Forlì già da diverse settimane condannato e un Piacenza stanco e compassato alla ricerca del «repechage» In grado di garantirgli la salvezza. La gara nel suo insieme ha offerto ben poco e, se si eccettua la sfortunata autorete di Andreoll che ha deciso il match, l'altra emozione è da addebitarsi al palo colpito dal centravanti ospite Mandressi con il portiere, ormai fuori causa.. Il resto è stata noia e con i protagonisti Impegnati ad esibire povertà di gioco, di schemi e di idee. Di fronte a questo coacervo di rinunce è naufragato ben presto anche quel briciolo di buona volontà espressa nella fase iniziale della partita. Data l'importanza della posta In palio il Piacenza dopo aver se¬ gnato ha badato bene, pur cercando qualche sortita In contropiede, di difendere il vantaggio acquisito. Il Forlì, da parte sua, lo ha meravigliosamente assecondato non apparendo mai in grado di abbozzare una accettabile reazione. Il gol che ha deciso il derby, come detto, al 3': fuga sulla sinistra di Comba, cross a rientrare a centro area sul quale si avventa disgraziatamente Andreoll. Nel tentativo di liberare lo stopper colpisce la sfera dall'alto verso il basso spedendola alle spalle del proprio portiere. a.p. FORLÌ' — Rossi; Matteoni, Fantini; Cossaro, Andreoll; Onofri; Cuna, Dellamonlca, Pessina (5?,' Schincaglia), Pln, Zanotti. PIACENZA — Serena; Carico.». Mariani (68' Pederzoli); Zanotti, Maiani, Tonali; Cenci, Gaiajdi, Mandressi, Comba (19' Rossi), Tonini. Arbitro: Fassari. Rete: 3'Andreoll (autorete). VICENZA —Al ■■Menti... ormai, vincono tutti. Cosi, puntualmente, il colpaccio è riuscito anche alla Spai che, con questa vittoria (2-1), si può ritenere salva. Nuova, cocente delusione invece per il Vicenza che, in. casa, Ita sprecato quanto di buono è riuscito ad ottenere in trasferta. Un campionato da dimenti'care, comunque, sia per il Vh cenza che per la Spai, nobili ormai neppur più tanto decadute. Le reti. Al 14' Ferretti parte da metà campo, dribbla due uomini e, giunto al limite dell'area, lascia partire un sinistro imprendibile. Pareggiano i padroni di casa nella ripresa: lunga azione personale di Ferrane, è il 57', e gran dlago^ naie rasoterra. Dopo appena tre minuti, la doccia fredda: Trevisan se ne và lungo la fascia destra, crossa al centro] dove Galluzzo, smarcalissimo, non lui difficoltà a battere Memo di lesta. PARMA-TREVISO 4-0 -ì Gli emiliani hanno largamente dominato alla distanza uri Treviso frastornato. Dopò aver fallilo alcune occasioni, i padroni di casa andavano a segno al 28'con Cannata, clié insaccava a porta vuota su uri centro di Pari, e raddoppiavano al.32' con un gran Uro di Davin dal limile. Nella ripresa, altra sagra delle occasioni mancate dal Parma, poi al 76' la terza rete, su rigore, per atterramento di Barbuti in area. Segnava Cannata. Tre minuti dopo, chiudeva la serie Bar--' buti, su una incertezza def portiere trevigiano. '"