L'Acna-Cengio in tribunale a Savona morirono di cancro diciannove operai

L'Acna-Cengio in tribunale a Savona morirono di cancro diciannove operai L'Acna-Cengio in tribunale a Savona morirono di cancro diciannove operai Tutti i direttori degli SAVONA — Diciannove operai dell'Acna di Cenglo sono morti di cancro; altri tre dipendenti sono affetti da malattie insanabili-, come afferma la sentenza di rinvio a giudizio di tre presidenti del consiglio di amministrazione della holding (complessi chimici anche a Cesano Maderno e Piacenza), controllata dalla Montedison e di sei direttori dello stabilimento del la Valle Bormjda. Oggi salgono sul banco degli imputati del tribunale di Savona con le accuse di omicidio colposo plurimo e lesioni gravissime: papllloma alla vescica, leucemia e tumori di altra natura dovuti alla manipolazione di sostanze canee rogene utilizzate nella produzione dei coloranti. I nomi degli imputati: Gino Sferza, 71 anni, ex presidente della Staitela, implicato in una vicenda di bustarelle a Roma; Cesare Bianconi, 54, e Vincenzo Slmoncelli, di 51 tutti abitanti a Milano. 81 sono succeduti alla guida del consiglio d'amministrazione «anni della morte» sono i dell'Acna nel periodo «incriminato» dai magistrati inquirenti. Poi: Raffaele Puccloni, 59 anni, Cenglo; Mariano Ortolani, 77, Isnello (Palermo); Aldo Giunta, 81, Milano: Franco Menotti, 67, Reggio Emilia; Alberto Tamburini, 74, Milano; e Francesco Vignati, di 52, anche lui abitante nel capoluogo lombardo. Hanno ricoperto tutti, in tempi diversi, la carica di direttori dell'Acna di Cenglo. Anche l'ex medico di fabbrica dello stabilimento, Luigi Zini, di 71 anni, ora abitante a Parma, è accusato degli stessi reati. In Valle Bormlda c'è la speranza che 1 giudici di Savona, in questo processo, sanciscano ufficialmente le presunte responsabilità del «gotha» della dirigenza di Foro Bonaparte per 1 lutti e le sofferenze di un'intera generazione di contadini trasformati in operai e lasciati, con indifferenza, al rischio della morte. Le diciannove vittime della presunta «fabbrica del cancro» e 1 33 dipendenti colpiti da malattia Insanabile, secon¬ mputati di omicidio do l'accusa non sarebbero stati informati del pericoli mortali che correvano. Il primo a dare uno scossone alla spavalda sicurezza dei dirigenti dello stabilimento nel respingere accuse e lamentele dei dipendenti per le condizioni di pericolo in cui lavoravano è stato il giudice Antonio Petrella, quando era sostituto procuratore della Repubblica che si trovò fra le mani i documenti stralciati dal processo all'Ipca di Cirio, dove si lavoravano gli stessi prodotti impiegati al l'Acna. Uome ucciso In Brianza comò — Omicidio in Brianza, probabilmente un regolamento di conti La vittima è un uomo dall'età apparente di 40 anni che è stato colpito da 5 proiettili di piccolo calibro alla schiena ed alla nuca. Gli ultimi due colpi sembrano una vera esecuzione. Il cadavere dell'uomo è stato trovato in un boschetto