Nuova missione di Habib ma convincerà i siriani? di Giorgio Romano

Nuova missione dì Habib ma convincerà i siriani? Nuova missione dì Habib ma convincerà i siriani? TEL AVIV — Philip Habib è tornato a Gerusalemme dopo le visite a Beirut, a Ryad e al Cairo e ieri mattina ha avuto un incontro a quattr'occhi con il ministro degli Esteri israeliano Shamir. Il diplomatico americano ha fatto una reiasione dei suoi colloqui nelle diverse capitali, della quale il capo della diplomazia Ita reso poi conto al consiglio dei ministri. In serata Habib è ripartito per Beirut. Parallelamente, i Paesi arabi si consultano tra loro: il Libano e la Siria hanno inviato emissari per spiegare le proprie posizioni e la maggior parte dei Paesi arabi, con l'Arabia Saudita in testa, cercano di indurre Damasco a ritirare le sue truppe dal Libano. Secondo l'ambasciatore libanese in Usa la Siria non ha ancora detto l'ultima parola, né il presidente Assad ha respinto personalmente l'accordo israelo-libanese. Le dichiarazioni estremiste del leaders e dei mezzi d'informazione siriani, afferma il diplomatico libanese, hanno per rvista dell'ex can Philip Habib obiettivo di ottenere certe concessioni in cambio dell'evacuazione delle forze armate dal Libano. Comunque Damasco continua ad attaccare con durezza l'accordo tra Israele e il Libano e io ministro della Difesa, Mustafa Tlas, ha dichiarato: -Non lo accetteremo mai Alcuni osservatori a Beirut e a Gerusalemme interpretano queste parole nel senso più pessimistico e nella capitale libanese la gente ha comincia¬ celliere tedesco . to a fare incetta di viveri e riserve d'acqua perché si aspettano nuovi bombardamenti siriani e pensano a un ritiro unilaterale dell'esercito israeliano sul fiume Amali. Le scuole sono state chiuse, i mercati sono vuoti e la gente tende a non lasciare le proprie case. In Israele, secondo fonti militari citate alla stampa della sera, ci si aspetta un'estate calda: a breve scadenza Assad penserebbe di concedere una dilazione per stare a vedere gli effetti dell'accoido libanese-israeliano, ma successivamente non si esclude affatto la possibilità di un'azione militare limitata da parte dei siriani. Gerusalemme tuttavia non ritiene possibile un risveglio parziale del fronte pensando sia difficile limitare la guerra nel caso dovesse scoppiare. Per il momento le parti si osservano dalle loro posizioni nella Bekaa e Yasser Arafat accusa Israele di aver concentrato 5 divisioni nel Libano. Giorgio Romano

Persone citate: Assad, Mustafa Tlas, Philip Habib, Shamir, Yasser Arafat