Ricostruzione a Napoli Pronti 5 mila alloggi di Liliana Madeo

Ricostruzione a Napoli Pronti 5 mila alloggi Ricostruzione a Napoli Pronti 5 mila alloggi L'operazione avviata nel mdi esproprio che aveva raNAPOLI — Un'altra tappa è stata superata nella corsa contro il tempo che a Napoli si sta facendo per attuare il programma straordinario secondo cui entro due anni si devono costruire e consegnare 20 mila alloggi, a totale carico dello Stato. Si è concluso in questi giorni il capitolo «richiesta e certificazione di esproprio». Oltre 9 mila cittadini hanno fatto domanda per rientrare nel bando di esproprio che prevede il passaggio al Comune di aree per circa 4 milioni di mq. L'operazione era incominciata nel maggio dell'81, all'indomani dell'approvazione della legge sulla ricostruzione di Napoli. Tutto si è svolto in tempi record tali ette, oggi, già una buona parte di quelle superfici sono state pagate e consegnate, e circa 5 mila alloggi sono quasi pronti. Lo spauracchio dell'esproprio, e relativi litigi, hanno avuto a Napoli un'eco del tutto insolita. La legge che regola la materia è del 1980. Questo spiega anche perché, ad esempio per quanto riguarda i terreni di Secondigliano, espropriati nel '62 e urbanizzati da anni, il contenzioso ancora si trascini. A Napoli, ora, le cose sono andate diversamente per due motivi: è stata alzata del 70 per cento l'indennità versata al vecchio proprietario, è stato garantito il diritto alla casa per gli inquilini degli stabili espropriati e assicurato ai proprietari il diritto a partecipare al bando di affitto o di proprietà per le nuove costruzioni. Quando 1120 febbraio sono incominciate le presentazioni delle domande — raccontano all'ufficio tecnico del Comune, in piazza Cavour — ci sia- mftesLttaradspppftep4scdtblnstpdvcpmf Uccido un cane denunciato OMEGNA — (a. m.) L'uccisione a colpi di arma da fuoco di un cane, un pastore scozzese, è costata all'artigiano Luciano Bertoli, di 52 anni, abitante a Quarna Sopra (un centro a mezza costa del Lago d'Orta nord-occidentale), una denuncia alla magistratura da parte del carabinieri di Omegna. L'imputazione è inoltre di esplosione d'arma da fuoco in centro abitato. Il fatto è avvenuto nei giorni scorsi verso l'una di notte. Il cane era di proprietà di un pensionato del luogo, Ermanno Ramponi, che gli era affezlonatissimo come lo erano i bambini del paese maggio 1981 con un bando raccolto 9 mila adesioni n o mo trovati sommersi da una folla incredibile. Eravamo del tutto impreparati. I tempi erano strettissimi. Abbiamo snellito tutte le procedure. L'operazione è andata in porto con 11 sussidio della computerizzazione, che garantisce anche dal rischio dei falsi e rapidamente elimina i non aventi diritto». La legge sulla ricostruzione, della primavera '81, aveva riesumato quelle indicazioni del piano regolatore del 72 che prevedeva una serie di espropri nel centro storico e nella fascia periferica, di stabili fatiscenti, oasi di verde, ruderi, edilizia interessante per uso pubblico, pari appunto a circa 400 ettari. Forse, se non ci fosse stato il terremoto a rendere cosi drammatica la situazione della città e della casa in particolare, il bel progetto sarebbe rimasto sulla carta. Invece la necessità spinse gli amministratori e il commissario straordinario a ricorrere a tutte le misure consentite. In 15 giorni, come appunto prevedeva la legge, furono individuate le aree su cut intervenire. «Squadre di 60 taxi, con 3-4 vigili urbani a bordo per ciascuno, partivano ogni mattina — raccontano all'Ufficio Tecnico del Commissariato. — Raggiungevano le zone segnalate dal plano regolatore e ne facevano 1' "occupazione d'urgenza": 1 vigili prendevano misure, descrivevano i luoghi, ne studiavano la consistenza, compilavano schede che passavano all'Ufficio tecnico erariale e da qui al servizi tecnici del Comune e del Commissariato». Fra il maggio e il luglio si varava il più grande programma edilizio progettato in Europa negli ultimi cinquantanni. I cittadini hanno avuto due mesi circa, adesso, per presentare le loro domande di esprorpio a conclusione dell'operazione avviata quasi due anni fa. In questa fase conclusiva del capitolo esproprio, al Commissariato si sono accorti che — nella corsa contro tl_ tempo — si erano dimenticati di contemplare il caso degli artigiani e dei negozianti: per cui adesso un nuovo dispositivo deve essere introdotto nella normativa. Contemporaneamente, si è ora aperto il problema della selezione delle richieste di quanti — 80 mila — hanno partecipato al bando per l'assegnazione dei nuovi alloggi. La novità è costituita dal computer. Via le domande fatte a mano, le buste personali. Tutto è computerizzato.' . Liliana Madeo

Persone citate: Ermanno Ramponi, Luciano Bertoli

Luoghi citati: Europa, Napoli, Omegna, Quarna Sopra