Autobus, mercato in crisi di Eugenio Ferraris

Autobus, mercato in crisi Autobus, mercato in crisi I dati sono dell'Iveco DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE PUNTA ALA — .La crisi è ovunque. Nel mondo, le vendite di autobus sono calate del 17 per cento rispetto al 1981; in Europa la flessione è stata più bassa (116 per cento) ma in Italia ha superato il 20 per cento. Perché la caduta del nostro mercato è tanto più grave della media europea?». Con questa premessa, che inquadra drammaticamente la situazione settoriale nel nostro Paese, l'amministratore delegato dell'Iveco, Ing. Giorgio Manina, ha presentato ieri a Punta Ala cinque novità di prodotto e — ha detto — «1 problemi di lavoro e la situazione del nostro mercato: un settore Industriale che al . pari di tanti altri, soffre per la lunga e logorante crisi nazionale ed Internazionale». Ritornando alla situazione italiana, ring. Manina cosi ha spiegato il crollo del mercato nazionale: «Ih Italia si aggiunge alla crisi generalizzata un elemento peggiorativo che co, che tuttavia presenta paralizza 11 mercato e ne compromette lo sviluppo, se non la sopravvivenza. MI riferisco al finanziamenti pubblici che in ogni Paese costituiscono la base di sostegno e di rilancio più valida del mercato. Tutti sappiamo che proprio per ovviare alle profonde carenze del nostro parco (il più osboleto d'Europa, con una anzlani- Da Savona alla Corsica In traghetto SAVONA — Il traghetto ■Corsica Viva» ha effettuato ieri il viaggio inaugurale sulla linea Savona-Calvi. E' già da una settimana che sono iniziati 1 collegamenti tra Savona e la Corsica, ripetendo l'esperienza dello scorso anno. Il traghetto effettua tre viaggi settimanali (martedì, venerdì e domenica) con duplice corsa nelle giornate festive. Sono previste mini-crociere domenicali tra Savona e la Corsica, con una spesa che sfiora le 50 mila lire. cinque nuovi modelli tà media di 14 anni per mezzo circolante) e per corrispondere alle accresciute esigenze della popolazione che chiede servizi pubblici adeguati alle necessità della vita moderna, fu emanata due anni fa l'ormai famosa legge 151 che stanziava 2000 miliardi da spendersi In quattro anni, in massima parte per l'acquisto di nuovi veicoli per 11 trasporto pubblico». Ma la legge 151 è andata soltanto parzialmente in porto. La quota del 1981 è stata parzialmente investita (300 miliardi anziché 450), quella dell'82 è stata «rinviata» forse all'85. «Ad oltre due anni dall'approvazione della legge — ha proseguito ring. Manina— possiamo ben dire che la situazione è sconfortante. Le somme sinora stanziate costituiscono solo una modesta e tardiva anticipazione sul programmi annuali: esse hanno consentito l'acquisto di poco più di 3000 autobus contro 1 diecimila necessari soltanto per II rinnovo di quelli obsoleti. Tutte le previsioni ed 1 piani di sviluppo sono saltati, l'Industria non ha potuto coprire adeguatamente le proprie capacità di produzione ed ha dovuto ricorrere abbondantemente alla cassa Integrazione. Ancora una volta bisogna dire che le autorità politiche, venendo meno agli Impegni presi e sanciti da una apposita legge, hanno gravemente compromesso un settore economico vitale per il lavoro ed il progresso del Paese». Quale è stata la risposta dell'Industria a questa situazione? Promesso che già dal '70, da quando cioè parti il •piano autobus». l'Iveco era pronta ad accettare la sfida, l'ing. Manina risponde con i fatti: cinque nuovi modelli (quattro dei quali con motori sovralimentati) migliorati non soltanto nell'estetica ma soprattutto nei contenuti tecnici: a cominciare dai freni a disco, per una maggiore sicurezza dell'utente, per finire con la ricerca quasi pignola -del più assoluto confort per 1 passeggeri. ' In questa nuova gamma si inserisce un modello firmato Nazareno Gabrielli: Vltàìian style per eccellenza in un prodotto squisitamente italiano che cerca e spera di trovare in un futuro abbastanza prossimo lo spazio per la sopravvivenza. Eugenio Ferraris • AGRIGENTO — Carmela Spagnuolo di 50 anni ed il tiglio Vito di 1B, evaso tempo fa dalla casa di rieducazione par minori di Agrigento, sono stati arrestali dai carabinieri per tre attentati incendiari e per numerosi furti nelle campagne di Campobellodi Licata.

Persone citate: Carmela Spagnuolo, Giorgio Manina, Manina, Nazareno Gabrielli