Ecco le radici internazionali

Ecco le radici internazionali Ecco le radici internazionali Sarebbero a Mosca ROMA — Il terrorismo italiane certamente non è « risultato di decisioni e azioni assunte al di fuori dei confini del Paese-. ma nello stesso tempo risente di «interferenze di istituzioni estere-, sulle quali mollo potranno ancora dire le indagini su Loris Scricciolo e il progettato attentato a Lech Walesa, o più ancora quelle di Trento, sui trallico d'armi. Queste le affermazioni di maggior rilievo di un rapporto inviato dai servizi di sicurezza alla Commissione Moro e al Comitato parlamentare di vigilanza 11 31 marzo scorso, e che ieri il quotidiano fiorentino La Nazione ha riportato integralmente. Si tratta di un'articolata risposta ai quesiti posti dalla commissione Moro. e si nascondono, di , in Bulgaria, tra i pa servizi, «sembra rilevarsi che Il documento, risponde con le parole di molti terroristi «pentiti»; quelle di Savasta (che più volte ha parlato di contatti tra Br e Olp. e soprattutto ha riferito degli ultimi tentativi del «partito armato» di entrare in collegamento coi servizi segreti bulgari), e di Loris Scricciolo, soprattutto. «Oggi è da ritenere — si legge nel rapporto—die le clamorose rivelazioni sui possibili coinvolgimeli bulgari nel sequestro Dozier e nell'attentato al Papa abbiano, con ogni probabilità, interrotto i contatti tra brigatisti latitanti e gruppi stranieri-. In un documento trovato indosso a Senzani al momento dell'arresto, aggiungono i che cosa ancora s' lestinesi, ma anche a Pa l'autore ritenga in grado il Kgb di pilotare l'attività delle maggiori organizzazioni terroristiche europee- di destra e di sinistra, nello stesso momento. Senzani pensava anche che i russi avessero «infiltrato propri agenti nell'ala militarista delle Br-. Più Interessante un'altra affermazione contenuta nel rapporto: da documenti sequestrati in un «covo» ncll'82 risulta che l'ala «partitica» delle Brigate rosse aveva in programma dì formare una «colonna esterna minuziosamente articolata-. La formazione avrebbe trovato terreno di coltura, affermano i «servizi», in Svizzera. Francia, Irlanda, Angola. Cambogia. Più minuziose le informa j zionl dedicate ai gruppi o alle illudono i «resti» d Parigi e in Svizzera associazioni che, soprattutto in Francia, costituirebbero ancora oggi «punti di riferimento- per i terroristi allo sbando. In primo piano i nostri servizi di sicurezza pongono il «Centro intemazionale di cultura popolare» di Parigi, rue de Nanteuil 14, «che sotto l'apparente scopo della difesa della cultura popolare di tutti i Paesi forniva un punto di riunione a gruppi terroristici europei e palestitiesi. e a militanti italiani dt Br e Prima Linea-. Altre organizzazioni con cui terroristi e autonomi sarebbero stati in contatto, il «Collettivo unitario per la liberazione dei prigionieri politici», il «Cinel», «Coordinatili autonome», «Nouveaux armes pour l'autonomie populairc». el terrorismo

Persone citate: Cinel, Dozier, Lech Walesa, Loris Scricciolo, Savasta, Senzani