I tedeschi non trovano rivali nell'autocross di Lombardore

I tedeschi non trovano rivali nelPautocross di Lombardore I tedeschi non trovano rivali nelPautocross di Lombardore LOMBARDORE — Domenica europea per l'autocross. Sul circuito infangato di Valle Fisca si è disputata inlatti la quarta prova del campionato continentale, riservata alla categoria prototipi e a quella di vetture di serie elaborate. Il predominio è stato tutto di marca germanica. I tedeschi si sono intatti aggiudicati le rispettive finali. Imponendosi agevolmente davanti ad Italiani e cecoslovacchi. A conquistare le due prove sono stati Peter Derber nella terza divisione, quella degli «elaborati» e Willy Rosei, attuale leader della graduatoria europea «prototipi tubolari». Corto è che per i due corpulenti piloti germanici, arrivare lino in fondo, davanti a tutti è costato poco più di una semplice passeggiata. La Porsche 3000 del baffuto Derber pareva schizzare sul fango come un piroscafo. Lo stesso Derber ci ha spiegato il segreto: «E' soltanto una questione d'esperienza. La mia macchina non è elaborata cerio meglio di molte altre qui presenti. Il fatto è che corro ormai da oltre otto anni ed ho acquisito una certa tecnica. Fare dell'autocross non è tacile, come potrebbe apparire a prima vista. Non sempre possedere una macchina con tanti cavalli significa essere favoriti: , . Nella tinaie vinta da Derber gli italiani vanno ben oltre le esigue speranza della viglila: tre piloti nei primi cinquo sono un vero e proprio successo. Si piazzano rispettivamente dal terzo al quinto posto, Rossetti, Italiano e Apostoli, il più applaudito di tutti è Claudio Rossetti, non tanto per il miglior piazzamento, quanto per la vettura che to accompagna, una vecchia Fiat 128 berlina, piuttosto malandata di carrozzeria. Ma il giovane ci confessa che una scocca aerodinamica conta relativamente: «Non è come per II rally o la stessa Formula Uno. Qui II discorso è un altro; la bravura del pilota è determinante. DI tutte le specialità dell'automobilismo torse la nostra è proprio la più genuina, quella In cui emergono I migliori, I più preparati, quelli che, Insomma, ci sanno tare col volante e con f'acceferafore». ; Nella tinaie dei «Prototipi», indubbiamente la più spettacolare, soprattutto per la maggior velocità raggiunta in pista, nessun italiano è arrivato in tondo. In questa divisione indubbiamente i cecoslovacchi rappresentano una delle scuole più floride in Europa. Non a caso hanno piazzato due equipaggi nei primi tre posti della classifica. Adesso gli occhi sono già puntati al quinto appuntamento stagionale, in' Germania a Moelin, fra tre settimane. Piero Abrate Categoria «prototipi»; 1) Willy Rosei (Audi SRC), 2) Ivan Wojta (Chevrolet), 3) Alois Havel (Taira 613), . 4) Werner Glntersdorler (Renault EU Buggy). Categoria elaborati: 1 ) Peter Derber (Porsche 911 SC); 2) Peter Rohrig (idem); 3) Claudio Rossetti (Fiat 128); 4) Filippo Italiano (Porsche 3000); 5) Remo Apostoli (idem). ' Hockey rotelle; «bella» per giocarsi il titolo VERCELLI — La scudétto dell'hockey a rotelle verrà assegnato mercoledì sera a Vercelli nella «bella» del play-off fra l'Amatori Maglificio Anna e. la Banca Popolare di Lodi. Ai vercellesi non è riuscita l'Impresa di laurearsi:campioni d'Italia con una giornata d'anticipo: dopo aver .vinto all'andata per 7 a 3, Il Maglificio Anna e stato scontino sabato sera nel ritorno della finalissima per-6 a 5.1 lodigiani si sono imposti con due doppiette di Fantozzi e di Rizziteli! e con un gol a testa di Colamaria e Corta. La Banca Popolare di Lodi ha vinto, con merito, luna grande sfida che si è disputata in una cornice di tifo vibrante! con più di 2000 spettatori ad affollare il «Rlbonl» di Lodi. Sulla partita grava l'ombra di un fallacelo a gioco fermo commesso da Colamaria.su Cesane: il lodigiano ha colpito alla nuca il vercellese con una bastonata. Cesane è svenuto

Luoghi citati: Europa, Germania, Italia, Lombardore, Moelin, Vercelli