Mitterrand convincerà Kohl alle sue proposte monetarie? di Paolo Patruno

Ritorna la tesi che i falsi diari di Hitler forano consegnati da un tedesco orientale Ritorna la tesi che i falsi diari di Hitler forano consegnati da un tedesco orientale Mitterrand convincerà Kohl lille sue proposte mettetene? BONN — La magistratura di Amburgo che indaga sulla vicenda dei 62 falsi diari di Hitler pubblicati dèi settimanale Stern ha fatto perquisire l'altra sera ad Amburgo l'abitazione e l'archivio personale di Gerd Heldemann, il giornalista che li ha procurati. Contro Heidemann pende und denuncia per truffa presentata dall'editore di Stèrri 'Henri Nannen. Il colpo di scena nell'inchiesta è stata la comparsa, sabato, di Konrad Kujau, alias Konrad Fischer, 44anni, l'uomo die ha consegnato i falsi manoscritti del dittatore nazista a Heidemann. Kujau si è costituito presentandosi a un posto di frontiera tra l'Austria e la Baviera ed è stato portato ad Amburgo dove pende un mandato dì cattura contro di lui per truffa continuata. fi In una dichiarazione di quattro pagine fatta leggere dai suoi difensori, il commerciante di oggetti nazisti di Stoccarda afferma di non aver falsificato i diari ma di averli ricevuti da un tedesco orientale di nome Mirdorf. Egli avrebbe insomma fatto solo da corriere e mediatore, e per questo avrebbe ricevuto una Konrad Fischer ò stato arrestato AMBURGO — Konrad Kulan, alias Fischer, l'uomo che consegnò alla rivista «Stern» i 6? volumi del falso diario di Hitler, è in carcerazione preventica e si trova sotto interrogatorio per sospetto di truffa. Lo ha confermato la Procura di Stato di Amburgo. provvigione da Stern di 300 mila marchi, oltre a 2,5 milioni di marchi che avrebbe consegnalo alla sua fonte all'Est. Poiché la società editrice di Stern ha sempre detto di aver pagato 9 milioni di marchi in contanti (circa 5 miliardi e 400 milioni di lire) per i diari, sorge ora un nuovo dubbio che fa parlare i commentatori tedeschi di un'incredibile «farsa». Kujau ita affermato che il primo manoscritto falsificato gli è giunto nelle mani nel 1978 attraverso questo Mirdorf e che lo aveva fatto vedere al rappresentante d'industria Fritz Stiefel oltre che all'esperto del periodo nazista Eberhard Jaeckel e all'ex archivista nazista August Priesack, che avrebbero dato il quaderno per autentico. E stato Priesack, aggiunge, a parlare dell'aereo partito alla fine della guerra da Berlino e caduto nel pressi di Boernersdorf. A questo punto la strada di Kujau si sarebbe intrecciata con quella di Heidemann che era alla ricerca del cosiddetto «tesoro di Hitler». Alla fine del 1980 il giornalista avrebbe fatto pressioni su di lui per avere altri diari: in cambio Heidemann gli avrebbe offerto l'uniforme di gala azzurra di Hermann Goering, cosa che ha entusiasmato il collezionista di cimali nazisti. Da Mirdorf, Kujau avrebbe ricevuto prima tre diari poi altri due. Nella caccia ai diari sarebbe intervenuto poi un quarto personaggio, un certo Lauser, die avrebbe procurato il resto dei quaderni attraverso la Svizzera. DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — Nel 41° vertice franco-tedesco in programma oggi e domani all'Eliseo, il presidente Mitterrand cercherà di convincere il cancelliere Kohl ai appoggiare la sua proposta sulla «ricostruzione del sistema monetario internazionale» che intende presentare alla pròssima conferenza dei «sette» a Williamsburg. Ma la riuscita di questo tentativonon sembra facile. Durante le riunioni della scorsa settimana in sede Osse, il rappresentante tedesco sì era limitato diplomaticamente a definire «interessante» la proposta lanciata da Mitterrand, di fronte all'aperto scetticismo di americani e inglesi. Il governo di Bonn condivide in effetti con Parigi e con i partners europei la preoccu¬ Giorgio Remano pazione per gli elevati tassi di interesse americani.-Ma i tedeschi sonò molto esitanti, al contrario della Francia socialista, a proposito dei meccani'smi d'intervento sui mercati dei cambi. Il cancelliere democratico cristiano e la Bundesbank condividono infatti in larga parte i pregiudizi ideologici, dell'amministrazione Reagan, quanto ai messi pili adatti per regolare l'assetto dell'economia internazionale, il cui equilibrio dev'essere lasciato alle Ubere forse del mercato. Un altro punto di divergenza dei due governi riguarda poi la politica da seguire per accompagnare la ripresa che si abbozza- negli Stati Uniti e die trova già qualche eco nella Germania Federale. Parigi desidererebbe ottenere, da Bonn un deciso contributo al rilancio economico internazionale; Ma la Germania federale appare molto esitante a premere sull'acceleratore della ripresa e ansi ha annunciato per il 1984 Un bilancio ancora deflazionistico. Ma soprattutto al centro delle discussioni sarà posto da Parigi il problema del crescente disavanzo commerciale della Francia nei confronti della Germania: 38 miliardi di franchi nell'82 e già più di 10 nel primo trimestre di quest'anno. I francesi sostengono che almeno una parte di questo squilibrio è dovuto alla severità delle norme tecniche die salvaguardano il mercato tedesco. Paolo Patruno