Al vertice Cee di Stoccarda troppi i nodi da sciogliere di Mario Ciriello

I ministri degli Esteri delia Commuta preparano il summit I ministri degli Esteri delia Commuta preparano il summit Al vertice Cee di Stoccarda troppi 8 nòdi dà sciogliere L'europeismo alla prospettive, ma i p DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Le speranze che l'Europa comunitaria emerga rianimata e rafforzata dal vertice di Stoccarda sono oggi meno fievoli: ma fievoli restano. Il weekend nel castello di Gymnich. presso Bonn, dei dieci ministri degli Esteri della Cee non è stato infruttuoso, tuttavia i pochi progressi' compiuti sono offuscati dalle delusioni e dalle inquietudini. Da troppo tempo l'Europa attende un'iniezione di dinamismo: se anche il convegno di Stoccarda, tra il 6 e il 7 giugno, passera senza lasciar tracce, l'europeismo stesso non potrà che illanguidirsi. E se ne vedrebbero le conseguenze nelTM alle nuove elezioni per il Parlamento europeo. Non sono soltanto i vigorosi e legittimi interessi nazionali a rendere ardua la strada verso ampie intese, vi è la natura stessa dei problemi, legati l'uno all'altro, come gli anelli di un'unica catena. Non si può risolvere la questione dell'-allargamente (ingresso Spagna e Portogallo) se non si foggia prima una nuova politica agricola; ma non si può costruire un'«Európa verde» più equa e razionale se non si può superare prima l'ostacolo del finanziamento della Cee; ma non si può compiere questo acrobatico cimento se non si compone, prima e per sem-| pre, la disputa sul contributo: britannico al bilancio comunitario. Come ha ricordato il nostro ministro degli esteri. Emilio Colombo, è facile, nei convegni comunitari, ottenere con-, sensi generali e di principio: i guai cominciano quando tali consensi devono essere con vertiti in accordi concreti e tecnici. Pertanto, massima cautela. «A giudicare dalle va rie previsioni udite a Gymnich, mi sembra di poter dire che si aprono delle prospettive per Stoccarda. Ma la mia esperienza comunitaria mi Insegna che le questioni possono ingarbugliarsi lungo la strada». Alcuni «garbugli» sono già visibili. Il tempestoso negoziato sui prezzi agricoli; le elezioni britanniche del 9 giugno, con la possibilità che Margaret Thatcher resti a Domani avverr verifica il 6 e 7 giugno - Cauto ottimismo di Colombo: «Si aprono problemi possono ancora ingarbugliarsi» - Il negoziato agricolo per riforme strutturali e istituzionali. Non vi sarebbe da stupirsi se l'unico frutto di Stoccarda fosse l'approvazione deU'*atto Colombo - Genscher», ribattezzato dalla diplomazia «dichiarazione solenne sull'unita europea». Ma sarebbe veramente il patto tanto ambito, per una maggiore integrazione politica? C'è un pericolo: che; nell'ansia di non par-, tire da Stoccarda senza un' solo accordo, i dieci firmino una versione annacquata, dal volto maestoso ma dalla dentatura fragile. I dubbi persistono anche se a Gymnich si è fatto qualche passo, sul pochi ma vitali punti ancora controversi. Primo: l'abbandono del diritto di veto nel consigli ministeriali, per le cui deliberazioni basterebbe la maggioranza. Secondo: maggiori poteri al Parlamento europeo. Colombo ha riferito: «Le posizioni del vari Paesi si sono avvicinate»; e non dissimili sono i giudizi dei suoi colleghi: meglio che niente, ma sono mesi che si discute senza successo su questo disegno che, ih realtà, ha l'appoggio di due soli Paesi, Italia e Germania. Inghilterra, Francia, Danimarca, Grecia ne farebbero volentieri a meno. Sarebbe triste se r.Atto» venisse al mondo, debole e prematuro, soltanto . perché Stoccarda non può partorire null'altro. Stoccarda poche ore soltanto. Molto dipende dalle riunioni dei prossimi dieci giorni: per l'esattezza, dalle trattative a Bruxelles del ministri dell'Agricoltura e dal successivo convegno, pure a Bruxelles, tra il 24 e 1125. del ministri degli Esteri. Un insuccesso nella ricerca di compromessi' sui nuovi prezzi agricoli potrebbe avere conseguenze disastrose per il vertice di Stoccarda, Cosi come il vertice di Bruxelles, in marzo, fu offuscato dalla necessita di disinnescare immediatamente la «crisi valutarla», cosi quello di Stoccarda potrebbe essere costretto ad affrontare una «crisi agricola». E mancherebbero il tempo e la voglia Mario Ciriello Il ministro Mannino è tornato a Bruxelles

Persone citate: Emilio Colombo, Mannino, Margaret Thatcher