Fratelli camionisti assassinati da Milano tornavano in Sicilia
I corpi trovati sull'autostrada nei pressi di Canosa di Puglia I corpi trovati sull'autostrada nei pressi di Canosa di Puglia Fratelli camionisti assassinati da Milano targavano in Sicilia Trasportavano un cdiverso movente - BARI — Due camionisti siciliani sono stati uccisi sabato à scopo di rapina a pochi chilometri da Canosa di Puglia. La notte scorsa è stato identificato il cadavere del primo, trovato da un contadino in una piazzola di sosta della statale 98, in località «La Murgetta-. Si tratta di Cosimo Degno, 39 anni. di.Comiso (Ragusa). Nella tarda-mattinatàditértè sta.tQ4r.Qvato.il corpo di Fràn-cescihDegnor-47 anni, fratello di Cosimo, nascosto in UH cespuglio vicino all'area di servizio «Le Saline- dell'autostrada «A14-, a due chilometri dall'uscita' di Cerignola (Poggia). I due sono stati uccisi a colpi di pistola. I due fratelli tornavano in Sicilia da Milano, dove avevano venduto una partita di agrumi, e trasportavano su un autoarticolato un carico di mattonelle. Accanto ai loro corpi sono stati trovati i portafogli vuoti; i rapinatori si sono inoltre impossessati defili orologi, di catenine d'oro e di anelli. Oli investigatori — le indagini sono dirette dal commissario di polizia di Canosa di Puglia, dott. Saponaio — ritengono che l rapinatori abbiano bloccato l'autocarro sull'autostrada e, dopo aver ucciso Francesco Degno, abbiano condotto l'automezzo nei pressi di un distributore di benzina di Andria (Bari). Lungo il tragitto i rapinatori si sarebbero però accorti che sulla brandina dell'abitacolo c'era un'altra persona. Dopo aver ucciso anche Cosimo Degno ed averne lasciato il corpo sulla statale 9S, gli assassini hanno abbandonato l'autoarticolato e sono fuggiti. Sull'automezzo sono stati trovati due passamontagna. Gli investigatori stanno compiendo indagini negli ambienti della malavita del Foggiano e del Barese. Non si esclude che il duplice delitto possa avere anche altri moventi. Non è ancora chiaro, ad esempio, come mai il camion, per tornare in Sicilia da Mila¬ carico di mattonelle - Forse delitto per rapina, ma non si esclude un Altri omicidi a Ragusa e Salerno - Arrestati due killers a Taranto no, abbia imboccato l'Autostrada Adriatica invece di quella del Sole. RAGUSA — Antonio Cazella e Giuseppe Cancelliere, di 21 e 30 anni sono stati uccisi a colpi di pistola a ScogHttl. la frazione balneare di Vittoria. Il delitto è stato compiuto poco dopo mezzogiorno di Ieri In piazza Cavour tìaun numero MìprMlxat» dks.iQarh.iugettApolsujjn'wteP}pb,Ue.3Vj}i I 'cara«Hleri;niiaipegnfttl nell'Interrogatorio dei testimoni del duplice omicidio (la piazza era molto affollata) stanno tra l'altro vagliando il passato delle vittime per l'individuazione del movente. SALERNO — Un pregiudicato. Alfonso Pazienza, di 25 anni, legato al clan camorrìstico di Raffaele Cutolo, è stato ucciso poco prima delle 17 di ieri mentre stava ascoltando le radiocronache delle par¬ Il cantante na tite di calcio, nel bar 'Ideale», nel centro di Nocera Inferiore (Salerno). Tre persone col volto coperto da calzamaglia ed armate di pistole sono entrate nel bar e si sono avvicinate al pregiudicato. Subito dopo, senza dire nulla, 1 malviventi hanno sparato contro di lui una ventina di colpi di pistola uccidendolo all'istante. I malviventi sono poi■-'fuggitt'f» bordo di un'auto di grossa,, cilindrata, alleno n sVòhbm Secondo gli investigatori l'omicidio sarebbe stato commesso per un regolamento di conti nell'ambito delle lotte tra bande camorrìstiche rivali. TARANTO — Dopo meno di ventiquattro ore di indagini, carabinieri e polizia hanno arrestato i presunti responsabili dell'uccisione di Rocco Giammarco, 30 anni, di Manciuria (Taranto), con prece¬ poletano arrestato denti penali per vari reati e noto giocatore d'azzardo, compiuto nelle prime ore di sabato mentre l'uomo si accingeva ad entrare nell'abitazione della convivente a Talsano, una frazione del capoluogo. SI tratta di Gianfranco Parablta, di 19 anni ed Emilio Stola, di 21, entrambi pregiudl£Ay^liTaranto..Un draKpL.'Tj:'i$M» xlei* pertavorèggiarnènto. Secondo gli investigatori, il movente dell'omicidio sarebbe la gelosia La vittima aveva più volte detto a Stola di smettere di corteggiare la sua convivente ed i due, alcuni giorni prima avevano violentemente litigato. Giammarco era sposato ed aveva due figli. Gli ordini di cattura sono stati emessi dal sostituto procuratore della Repubblica di Taranto Acquaviva. in una stanza delI'H
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