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Inquinato dal cromo pozzo di Drubiaglio Inquinato dal cromo pozzo di Drubiaglio La scoperta durante le trivellazioni -Il sindaco ha sporto denuncia Le falde acquifere della bassa Val di Susa sono inquinate dal cromo. La sorpresa è emersa dopo il trivellamento dei pozzi, effettuati dal consorzio dell'acquedotto Villardora-Almese presso l'abitato di Drubiaglio, sul confine dei comuni di Almese ed Avigliana. Il sindaco di Almese, Piergiorgio Zan, ha sporto denuncia alla magistratura contro ignoti. Tuttavia t presunti responsabili sarebbero identificabili, in quanto nel comune di Villardora sono due le aziende che effettuano lavori di cromatura. Probabilmente i residui delle lavorazioni sono stati scaricati nel canali che percorrono la campagna e poi si sono infiltrati nelle falde, fino a 30 metri di profondità. Non è la prima volta che gli agenti ecologici della provincia di Torino intervengono a Villardora e ad Almese per affrontare inquinamenti provocati dagli scarichi Industriali e ora II problema riemerge in tutta la sua gravità. «Nel primo pozzo — afferma Zan, che è anche presidente del consorzio dell'acquedotto Villardora-Almese — le trivelle sono scese a 70 e poi a 100 no si è ripetuto i metri, ma c'era, molta roccia; nell'altro scavo, a 30 metri, hanno individuato una-ricca falda che alle analisi è risultata Invece inquinata dal cromo». Un terzo pozzo è stato scavato nella zona, però a 200 metri le sonde hanno individuato un, fiume sotterraneo, con abbondanti tracce di limo glaciale, quindi non utilizzabile per l'acquedotto. «C'è una falda a 30 metri — precisa il sindaco Zan — vedremo di utilizzarla in qualche modo, c'è poi il pozzo scavato in località Mareschi del comune di Villardora: è stata trovata acqua buona che sarà inserita nelle tubazioni dell'acquedotto. Con questa immissione dovremmo poter superare le difficoltà estive di rifornimento per i comuni di Villardora, Almese c le frazioni». Le ricerche Idriche in bassa Val di Susa, per potenziare l'acquedotto di questi due comuni, sono state finanziate dalla Regione con una spesa di 200 milioni; purtroppo i risultati sono stati inferiori al previsto, per la scoperta del cromo nei terreni e nelle acque sotterranee a 4 km di distanza dalle aziende che l'utilizzano nella lavorazione. l brivido di rivive