Una notte come quella del Mundial

Una capitale «impazzita» già nelle prime ore del pomeriggio Una capitale «impazzita» già nelle prime ore del pomeriggio Una notte come quella del Mundio! Lunghi caroselli - Auto verniciate con i colori della Roma - A Campi ROMA — «Roma, l'impero continua La scritta, enorme, fissata a uno striscione giallorosso, si è alzata sulle teste delle antiche statue di piazza del Popolo alle 17 in punto, proprio sotto il gigantesco scudetto fissato alla loggia del Pincio. Mancavano ancora 45 minuti alla fine della partita, ma quella giallorossa è una fede. La sera sarebbe stata come, quella del «Mundial», anzi più bella, più ricca di canti, di Cortei,-di bandiere. Più scatenata. Le auto con gli stendardi giallorossi avevano cominciato a girare per il centro dalla tarda mattinata. Gli ingorghi, le lunghe file di quelli che alla domenica vanno ai Ca-t stelli, per una volta si erano invertite: tutti in città; in centro, ad aspettare il momento dell'esplosione. E anche chi fosse rimasto tappato in casa, alle 18 meno un quarto, non avrebbe potuto fare a meno di scuotersi. Un boato più forte di quello del cannone del Gianicolo: dopo quarantuno anni, la Roma tornava allo scudetto. ■ «Campioni, campioni!». In piazza del Popolo erano già migliaia, altri continuavano ad arrivare: il primo corteo è nato, quasi spontaneamente, quando la piazza cominciava a straripare. Tutti su via del Corso, verso piazza Venezia, e lì tutti a girare in tondo, dinanzi all'Altare della Patria, giù per i Fori Imperiali, fino al Colosseo. «Ale Roma, daje giù, che nun t'aripijeno'iù...». Quésta volta, bersaglio degli slogans dei tifosi, non erano ì tedeschi, i brasiliani, gli argentini. «Meglio uno scudetto da lupi che cento da Agnelli», recitava lo striscione più bonario. Nella mattina in cui, quarantuno anni fa, la Roma aveva vinto il suo primo scudetto, i giapponesi attaccavano Pear'l Harbor: un'attesa troppo lunga, per non esplodere poi in maniera cosi pirotecnica. Tuffi in massa nella Fontana dì Trevi, in Craxi dice «Felicissimo» Uno del primi a congratularsi con la Roma, per lo scudetto, è stato l'on. Craxi che a Milano ha dichiarato: «Sono felicissimo per questa vittoria della Roma che giunge in modo convincente, meritato e fin troppo lungamente atteso». 'Uno dei primi telegrammi ai calciatori della Roma è stato inviato dal Banco Roma Basket: «Al campioni d'Italia della Roma un caloroso e sportivo rallegramento dal campioni d'Italia del Banco Roma». pino 20 mila e Andreotti aquella di piazza del Popolo, in piazza Navona, nella • barcaccia* di Trinità del Monti. «Forza Roma, er tricolore te sbrillucclca sur core!». Arginare i cortei, cercare di contenere in qualche modo il traffico, per le centinaia di agenti e di vigili urbani piazzati nei punti cruciali, è stata impresa disperata. La marea giallorossa dilagava, tra gli sguardi divertiti dei turisti: piazza Colonna, via del Tritone, su verso via Veneto. A Porta Pinciana, via tutte le bandiere gìallorosse piazzate qualche settimana fa per far da cornice al concorso ippico di Piazza di Siena. Striscioni, bandiere, sciarpe, cappellini giallorossi, procaci ragazze vestite coi colori della Roma, posters con le foto dei campioni e, per chi non aveva altro, inalberata sui parabrezza o tenuta aperta dal pas¬ accolgono la squadra s seggero del «vespino., la prima pagina di Paese Sera uscito in edizione straordinaria con la scritta: «Campioni! Roma scudetto!». Se il giornale faceva parte della storia della città, da ieri probabilmente è entrato nel cuore anche di falangi dì romanisti. Unidea brillante, quella dei giornalisti del quotidiano che un editore fantasma si ostina a tentare di far chiudere: trentamila copie stampate «al buio», anche se con forti margini di probabilità, nella notte tra sabato e domenica. Un numero speciale, tutto dedicato al campionato dei giallorossi, alle schede dei campioni, ai disegni coi più bei gol di Conti, Pruzzo, Falcao. Trentamila copie affidate agli strilloni, e vendute in un soffio. «Roma bbona, sei un bignè, uno zucchero, un caffè Dai finestrini delle

Persone citate: Agnelli, Andreotti, Craxi, Falcao, Pincio, Pruzzo