Una tappa col pilota automatico

Una tappa col pilota automatico GIRO D'ITALIA Oggi doppio programma con arrivi a Milano e Bergamo, perciò ieri i ciclisti hanno corso al risparmio Una tappa col pilota automatico Sul traguardo di Oria vince Rosola dopo 219 km di marcia sonnolenta - Contini, terzo, recupera 10" sulla maglia rosa Saronni - Ritirato Battaglili DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE ORTA — Ieri i corridori del sessantaseiesimo Giro d'Italia (e del secondo Giro «bellodi Giuseppe Saronni) hanno pensato fortissimamente alle tappe di oggi, la Orta-Milano e la Milano-Bergamo, con pic-nic ambrosiano fra le 12,30 e le 15,30, e arrivo a Bergamo che sarà quasi sera. Il pensiero li ha tenuti occupati per quasi tutti i 219 chilometri della Savona-Orta, tappa vinta da Rosola, tappa nella quale non ha preso il via Battaglili, distrutto ieri l'altro dalla gastrite. I ciclisti hanno messo il pilota automatico, hanno pedalato da robot. Il clima era ideale, né caldo né freddo, il paesaggio era da sonno, fascinoso ma da sonno, soprattut¬ to risaie infinite.' C'era molta gente, ma era tranquilla gente piemontese, che neppure a parole chiedeva ragione del ritardo sulla tabella di marcia, ieri proprio di marcia, non mai tabella di corsa. Di solito la gente si sbraccia, oppure unisce a mucchietto le dita della mano, oppure maledice con mosse da suburra. Ieri niente, soltanto l'attesa. A 30 chilometri dalla fine si è ritirato Groppo, caduto ieri l'altro: ginocchio gonfio, preoccupazioni. Saronni in maglia rosa ha evitato di prendere troppa aria in testa al gruppo. Nel finale ci sono state le consuete accelerazioni, anche perché si .è messo a piovere e più in fretta si arrivava agli alberghi meglio era. La cronaca ri¬ ferisce di Barone primo sul Passo Giovo, di Masi in vacanza verso la sua Acqui, con due minuti di vantaggio per i saluti ai parenti, di tentativi di Freuler, Pavanelio. Moralità, Wellens, Jacobs, Canova, Angeluccl, Infine exploit di Plrard e di Rosola, il vincitore. L'ultimo chilometro è annunciato a curve e ondulazioni, con rettilineo finale di 150 metri. Le curve c'erano, le ondulazioni non riguardavano l'aitimetrla, ma il manto stradale, il rettilineo finale era di 50 metri. L'olandese Pirard, che aveva preso un pochino di vantaggio al gruppo, veniva ingoiato a neanche 100 metri dalla fine, Paolo Rosola, quello vincitore e Maglia rosa a Fano, il terzo giorno del Giro, faceva una magia, andava a velocità tripla di Pirard e doppia degli altri e vinceva, nel nome di Gussago, il paese bresciano che ha prodotto lui e Bontempi, nonché nel nome dell'Atala, la squadra che ha già vinto con Rosola e che tiene Freuler e Gavazzi per altre volate e Panlzza per la classifica. Le ondulazioni, le curve, la pioggia, la fatica (di tutto il Giro passato, non della tappa di ari) scremavano alla fine, dietro all'austriaco Zadroblliek, nel gruppo allungato, Contini, che prendeva con il terzo posto dieci secondi di 'abbuono. Molti corridori imprecavano, Panlzza diceva di arrivo-trappola, Visentini raccontava di un suo pauroso rimbalzare sull'asfalto. E si parlava di oggi anche per dimenticare la mezza dannazione di ieri. Oggi c'è la Orta-Milano di 110 chilometri, con arrivo all'ora del pranzo in piazza del Duomo. Quindi trasferimento Immediato a Segrate, ospitalità negli studi di Canale 5, con problemi protocollari dell'equipe Rai, e da 11 partenza per Bergamo, 105 chilometri, la salita della Roncola a metà, strada. Problemi di alimentazione, di massaggi, di riscaldamento-raffreddamento. Oggi o è la noia minerale, o è il caos. La tappa di domani, ; arrivo a 8. Fermo, quota 1067, con tutte le sue ipotesi cosmiche, viene momentaneamente trascurata. La classifica generale, Contini a parte, non cambia, sia in alto che in basso. Una caduta di sei corridori, fra i quali Prim, a 150 metri dall'arrivo, non è costata perdita di tempo, perché il rilevamento cronometrico viene fatto all'ultimo chilometro, ma ha inciso i corpi di Wolfer e Morando che hanno passato il traguardo in ambulanza, classificati comunque agli ultimi due posti. i Hanno assistito alla caduta e alla volata, presso il bel lago di Orta, anche moltissimi agenti di polizia, in tenuta da I mezza guerriglia. Si temevano dimostrazioni dei metalmeccanici in agitazione, ma gli operai hanno semplicemente chiesto le telecamere sui loro striscioni e l'attenzione alle loro istanze. . Gian Paolo Ormezzano L'arrivo 1. Rosola, km 219 in 6 ore TOS", media kmh 35,798 (abb. 30") ; 2. ZadrobiUek ( Ani.) s.t. (abb. 20"); 3. Contini s.t. (abb. 10") ; 4. Ricco s.t (abb. 5"); 5. Hoste (Bel.); 6. Gavazzi; 7. Pirard (Ola.); 8. Mutter (Svi.); 9. Algeri; 10. Moser; 11. Bruggmann (Svi.) ; 12. Kehl (Germ.); 13. Bombimi; 14. Bernandean (Fra.); 15. Saccani; 16. Freuler (Svi.); 17. Van den Brande (Bel.); 18. Rodriguez (Fra.); 19. Bincoletto; 20. Trevcllin. Classifica 1. Saronni 71 ore 53*29"; 2. Visentin! a 2'20"; 3. Thurau (Germ.) a 2*34"; 4. Contini a 2'58"; 5. Van Irape (Bel.) a 3'16"; 6. Panlzza a 3'36"; 7. Prim (Sve.) a 4'; 8. Fernandez (Spa.) a 4'08"; 9. Marino Lejarreta (Spa.) a 4'24"; 10. Baronchelli a 4'38"; 11. Seccia a 5'46"; 12. Rupcrez (Spa.) a 5'50"; 13. Chozas (Spa.) a 6*04"; 14. Vandi a 6'11"; 15. Chioccioli a 6*38"; 16. Moser a 6'47"; 17. Wilmann (Nor.) a 7'; 18. Santoni a 7'14". a6C