L' Italia-mundial all'ultima spiaggia

Lìtalia-mundial all'ultima spiaggia EUROPEO Solo una vittoria a Goteborg potrebbe alimentare qualche speranza peij la fase finale Lìtalia-mundial all'ultima spiaggia La Svezia più agguerrita degli ultimi dieci anni DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE GOTEBORG — Costruito venticinque anni or sono, ma ancora modernissimo nelle strutture, lo stadio Ullevi ospita finalmente la partita della polemica, molto delicata per entrambe le squadre. La data di Svezia-Italia è stata a lungo palleggiata tra le due federazioni. 1 biglietti di ingresso portano ancora la data del 26 maggio, quasi per dimostrare die era già tutto pronto tre giorni fa, e quindi è giusto che la federazione italiana, adendo chiesto (a causa di Juventus-Amburgo) uno spostamento, rifonda i danni organizzativi. La penale è stata fissata sui 300 milioni, ma il presidente della federcalcio svedese, Tore Brodd, dice die la cifra non paga il disturbo che abbiamo procurato. La Svezia, il resto del conto vuole saldarlo sul campo. Dopo due vittorie su Cipro, un rocambolesco 2-2 a Praga contro la Cecoslovacchia (due gol negli ultimi cinque minuti) ed una sconfitta a Bucarest, dove hanno perso anclie gli azzurri, gli scandinavi sono sistemati benissimo nella classifica del quinto gruppo di qualificazione alle finali europee. Peggio stiamo noi di certo. Tanto è vero che se Bearzot dice: «Si deve assolutamente vincere», il collega Arnessan confida: .Anche un pareggio può andare bene». Gunnar Green, lo svedese del famoso trio con Nordhal e Liedholm, sostiene invece: «Anche per noi ci vogliono i due punti. Ma credetemi, io tifo Italia. Non posso scordare il vostro Paese». Schermaglie, comunque. Se per noi, con la squadra dei cavalieri e dei commendatori, questo è un match decisivo (o ancora qualche speranza, o fuori), per la Svezia è l'occasione di un salto di qualità e di avvicinarsi alla Francia '84. Arnesson conta sul calo di condizione del nostro calcio, ma a parole finge di non crederci: «Non ho mai pensato che poteste vincere facilmente il girone, ma siete pur sempre i campioni del mondo. Non accetto il ruolo di favorita che si dà ora alla mia squadra». Invitato a essere un po'più sincero, aggiunge: «Certo, il calcio si è livellato. Anche da noi i giocatori si allenano ormai tutti i giorni, e si è al corrente di quanto accade nel mondo. La differenza è piccola, adesso, tra voi e noi». Può mandare in campo la miglior Svezia degli ultimi dieci anni, ma prende tempo: «Sarà cosi solo se vinciamo». Nega di aver de/mito «macellai.» gli azzurri e precisa: «Siete furbi, questo si. Certe trattenute, certi falli maliziosi, per me non sono football». Alla domanda se ha imparato più da Liedìwlm o da Bearzot, chiude l'intervista con un cenno eloquente delle ?nani. Coinè dire: basta con queste storie. Che sia la miglior Svezia degli ultimi tempi, 10 ammette invece Ralle Palmer. L'ex mezz'ala juventina degli Anni Cinquanta, giornalista a Malmoe, coltiva la speranza di veder presto in Nazionale il ventiduenne figlio Anders che lia già figuralo nella Under. Bearzot la Svezia l'ha vista tre volte di recente, e sa di correre grossi rischi. «Sono ad un terzo del campionato — ricorda — ovvero al meglio della forma». Per onestà, non dice che gli azzurri hanno soprattutto voglia di vacanze. Sa che gli svedesi giocano a tuttocampo e con vigore. Ben bloccali in difesa attorno alla coppia centrale molto valida (Dahlqvist è un duro, Hysen è un libero che faceva gola al Bayern), efficace a centrocampo, dove Pryts (Celtic Glasgow) e Stromberg (Benfica) hanno esperienza internazionale, mobili in avanti per gli scambi fra Sandberg e Corneliusson, abituati a giocare insieme nel Goteborg e pron ti a scatenare il tifo di casa. Vista in allenamento, nella cura dei particolari (punizioni, calci d'angolo, rimesse laterali), questa Svezia ci fa paura. A Goteborg c'è 11 clUna di Vigo, ma oggi ci vorrebbero gli azzurri di Barcellona. Bruno Perucca Goteborg. Il difensore Andreas Ravelli andrà in panchina mentre il gemello Thomas sarà il portiere degli svedesi (Foto Ricchiardi)