Agrotecnici «maestri» di giardinaggio Lavoro con la Cee per i periti agrari di Sergio Miravalle

Agrotecnici «maestri» di giardinaggio Lavoro con la Cee per i periti agrari Inchiesta sulle scuole che preparano alla professione agricola - FIRENZE Agrotecnici «maestri» di giardinaggio Lavoro con la Cee per i periti agrari Coabitazione forzata tra i due istituti - Le prospettive di occupazione DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE FIRENZE — Può esserci concorrenza tra Istituto agrario e Scuola professionale agricola? Nel capoluogo toscano le due istituzioni scolastiche vivono da tempo quasi sovrapposte, confuse anche nella sede, con un unico portone d'ingresso nella zona del parco delle Cascine, dietro l'antico palazzo dei Lorena, sede della facoltà di Agraria. Una convivenza non facile, che sembra destinata a risolversi con la nuova sede del «Professionale agrario» inaugurata sei mesi fa a qualche chilometro di distanza in località «La trave». «Ora disponiamo anche di un piccolo appezzamento (un ettaro e sessanta) per impiantare serre e orti — spiega Francesco Slrianni, da due anni preside dell'Istituto —. La nostra è una scuola giovane, in crescita, da quest'anno ai corst di qualifica biennale abbiamo anclie aggiunto il triennio per agrotecnici<.. La «concorrenza» con l'Istituto agrario si fa quindi più evidente. -E'un problema die non ci preoccupa — precisa Pierluigi Vannozzi, preside incaricato del centenario istituto fondato nel 1882 come centro di pomologia, poi trasformato in scuola per periti agrari —; chi sceglie l'Istituto agrario sa die i nostri corsi seguono programmi diversi, più tecnici. La questione che invece ci sta più a cuore è la mancanza di spazi, aggravata anclie dalla forzata coabitazione con la Scuola professionale-. L'Agrario di Firenze ha subito infatti più di ogni altra scuola della città l'ssalto degli studenti nel periodo del boom delle iscrizioni alla media superiore. 'Qualche anno fa siamo arrivati ad avere fino a 1800 allievi — ricorda il professor Vannoni —; ora, per fortuna, assistiamo a un notevole ridimensionamento: gli iscritti sono 840, dei quali oltre 200 in quinta». E' calata la presenza dei «cittadini» mentre resta costante (circa il 50%) la percentuale degli iscritti provenienti da zone contadine. L'Istituto professionale invece accoglie poco più di due¬ cènto studenti divisi nella sezione di Firenze e di Ripescia (Grosseto). La scuola rilascia le qualifiche di specializzazione in floricoltura e orticoltura. «Cerchiamo di formare manodopera specializzala — commenta il preside Sirianni — in grado di essere assorbita subito nelle aziende della zona. Non tecnici dal colletto bianco ma giovani pronti a entrare subito nel ciclo produttivo». Si organizzano anche corsi per giardinieri. «/ nostri ragazzi — ricorda Ezio Benevento, alutante tecnico di serra — lianno già anche vinto concorsi internazionali di composizione floreale». Nel giardino dell'istituto sono messi a dimora rose, gladioli, tulipani, narcisi. La tradizione del fiorai fiorentini è ancora forte e molli giovani sperano di trovare un'occupazione in questo settore. All'Istituto agrario la preparazione è invece su basi più ampie. L'azienda della scuola, nella zona di Novoll, è accorpata in 14 ettari con frutteti, orti e serre. ' „. „ • Sergio Miravalle Firenze. Lavori di travaso nella serra dell'istituto professionale

Persone citate: Ezio Benevento, Francesco Slrianni, Pierluigi Vannozzi, Sirianni, Vannoni

Luoghi citati: Firenze, Grosseto