Un superfalco Usa in Centro America dopo il siluro al «morbido» Enders

Un superbito Usa in Centro Amento dopo il siluro ol «morbido» Enders Si inasprisce la politica di Reagan, cento istruttori in Honduras Un superbito Usa in Centro Amento dopo il siluro ol «morbido» Enders NEW YORK — Con un'importante svolta nella politica centro e sudamericana, il presidente Reagan ha ordinato ieri la sostituzione del sottosegretario di Stato Enders con l'ambasciatore in Brasile Motley. L'annuncio è stato dato dal segretario di Stato Shultz alla vigilia del vertice di Willlamsburg. Enders. responsabile della politica latino-americana, è considerato un falco: ma non lo è a sufficienza secondo i principali collaboratori del Presidente per 1 problemi dell'istmo, il direttore del Consiglio di sicurezza nazionale Clark, e l'ambasciatore all'Onu, la signora Kirkpatrick. Lo stesso Shultz, che inizialmente aveva difeso il sottosegretario, si sarebbe rassegnato a perderlo, di fronte all'irrigidimento di Reagan. Enders avrebbe sbagliato, agli occhi del Presidente, rifiutandosi di adottare una posizione rigida nei confronti dei guerriglieri salvadoregni. La sostituzione di Enders, che sarà nominato ambascia Denunciò l'invasione a Kabul, e non era la prima volta tore in Spagna, con Motley, che rappresenta la linea più dura della superpotenza nei confronti del Centro America, preclude ogni speranza di un dialogo costruttivo con le sinistre nel Salvador. Indica anche un irrigidimento verso 11 Nicaragua, irrigidimento confermato dalla pubblicazione di un lungo dossier del dl- partimento di Stato in cui si accusa il regime sandlnista di collaborare con Cuba alla, sovversione dell'emisfero occidentale. Il documento è diretto soprattutto contro Castro, e rinnova le accuse rivolte al leader cubano nel mesi scorsi: ma mette in primo plano anche il ruolo nicaraguense nella crisi. Alla pubblicazione di questo documento si sarebbe opposto nei giorni scorsi Enders. Le «dimissioni» del sottosegretario e la comparsa del dossier coincidono con un'iniziativa importante degli Stati Uniti: l'invio di cento istruttori militari e l'apertura di un campo di addestramento nell'Honduras, allo scopo di preparare le truppe governative salvadoregne contro la guerriglia. Potrebbe essere il primo passo verso interventi più diretti della superpotenza, che ha lamentato nei giorni scorsi una grave perdita con l'assassinio a San Salvador del «numero due» del suo gruppo militare là di stanza, il colonnello Schaufelberger. E' significativo che Reagan non abbia esitato a prendere questi provvedimenti nonostante la vicinanza di Willlamsburg. Evidentemente, egli conta di affrontare al vertice il problema del Centro America con i suoi ospiti in termini che escludono ogni tentativo di riconciliazione