Boniek-Platini, una voglia matta di Bruno Bernardi

Boniek-Platini, una voglia matta Boniek-Platini, una voglia matta Il polacco ed il francese inseguono il grande successo europeo L'alleanza ira i due campioni è nata aliando hanno giocato nel Resto del Mondo contro l'Argentina - Michel: «Mi basterebbe segnare un gol» ■ Zbigniew: «Giocare senza paura. l'Amburgo non avrà scampo» DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE ATENE — L'amicteia tra Zbigniew Boniek e Michel Platini nacque quattro anni fa, a Buenos Aires, in occasione della vittoriosa partita tra il Resto del Mundial, guidato da Bearzot, e l'Argentina •campeon». Divisero la stessa stanza mai immaginando che sarebbero stati compagni anche nella Juventus. •Fraternité» e nEolldarnosc», un'alleanza franco-polacca, una complicità calieistteaper la scalata al trono d'Europa. Ma l'ultimo gradino è il più difficile. Se per la Juventus rappresenta un'Impresa che può colmare un vuoto storico, per loro due, stranieri, costituisce il « top» della carriera. «Sono un po' teso ma non nervoso, semplicemente ho dormito quasi niente», fa Platini, riparandosi dal sole con occhiali scuri. Stasera in tribuna ci sarà anche suo padre e numerosi giornalisti francesi. Il capitano della Nazionale di Frància gioca anche per la sua patria e Hidalgo, et. transalpino, ha detto che potrebbe essere proprio lui l'arma vincente. Platini ringrazia. All'Amburgo aveva già rifilato due gol in occasione del clamoroso 5-0 ottenuto dal Saint-Etienne in trasferta nell'80 in Coppa Uefa, ma non vuole rivaleggiare con Rossi (5 centri, uno piti di Michel) per il titolo di cannoniere. «Questa squadra 6 diversa dall'Amburgo di tre anni fa. Mi basterebbe segnarne uno. come con l'Ascoli, un gol che si sogna tutta la vita. Happel è un grande stratega e sarà una partita molto tattica, ma decideranno i singoli duelli. A me probabilmente toccherà Oroh e mi splace che Hartwig non giochi perché ha delle lacune difensive, Sono ottimista ». La stessa fiducia ce l'ha Boniek. Fissando l'azzurro mare nella spiaggia che pullula di bagnanti nella baia di Vuliag- meni, dove è ubicato l'Astir Palace, il più lussuoso albergo della Grecia che ospita la Juventus, -ZibU esclama: «Se vinciamo la Coppa mi tuffo in piscina e torno da queste parti per una splendida vacanza. Se si perde sarà un'estate triste. Ma sono sicuro che se giocheremo senza paura, evitando di chiuderci, l'Amburgo non avrà scampo». Ha ricevuto due telefonate, una dall'ingegner Omoch, ex preparatore atletico della Polonia che lavora attualmente a Larissa. l'altra da Kazimiere Gorski, l'ex responsabile della Nazionale polacca che allena l'OUmpiakos Pireo, eliminato proprio dall'Amburgo. «Gorski tiferà per me e per la Juventus, anche se ha dichiarato in una recente intervista che l'Amburgo 6 favorito: spero si sbagli», sorride Boniek. •Questa Coppa, che forse in Polonia avrei mai potuto conquistare, è quasi nostra. 11 vi- ciha,-ma cosi lontana: per la Juventus è più importante dello scudetto, per me è una tappa fondamentale», spiega Boniek. E confessa: «Da tanto tempo l'aspettavo e sono un po' nervoso. Anche domenica, a Chorzow contro l'Urss, inconsciamente pensavo ad Atene. E quando Bai tacita è entrato duro, ho tolto la gamba per non compromettere questo appuntamento, ■ ma non ho lesinato l'impegno e ora sto recuperando». Ha visto l'Amburgo soltanto in televisione lo scorso anno, quando perse la Coppa Uefa a Dusseldorf contro il Goteborg. •Sono tedeschi, corrono, hanno una buona organizzazione ma mancano di fantasia e noi, sotto questo aspetto, slamo più forti», sostiene Boniek. Come affrontarli? Risponde: •Ci vuole calma, ma non troppa. Chiudo gli occhi e vedo Kaltz che crossa per la testa di Hrubesch, ma non dovrò essere lo a preoccuparmi del terzino quando si sgancerà per rifornire 1' "ariete"». Infatti toccherà a Cabrini, come a Madrid, e Boniek avrà a che fare con Kaltz. che fu compagno suo e di altri bianconeri nel Resto del Mundial, solo in chiave offensiva. «Kaltz è grande terzino quando attacca, ma non è al' trottante bravo a difendere e io cercherò di sorprenderlo con 1 miei scatti in progressione: dopo aver avuto problemi fisici per la mancanza di abitudine a giocare d'inverno, ho riacquistato la forma ideale per 11 mio gioco, fatto d'im prowisi allunghi ed in Coppa non ho mai sbagliato e non credo che fallirò proprio ad Atene», assicura Boniek, che nella competizione europea ha segnato due gol e ne ha fatti fare tre: un paio a Bettega e uno, provocando il rigore, a Platini. „ „ * Bruno Bernardi