Fallisce un attentato al «vice» di Arafat Nuove accuse a Gheddafì (aiuta i ribelli) di Giorgio Romano

Fallisce un attentato al «vice» di Arata} Nuove accuse a Gheddafì (aiuta i ribelli) Il contestato leader delFOlp la settimana prossima a Mosca da Andropov Fallisce un attentato al «vice» di Arata} Nuove accuse a Gheddafì (aiuta i ribelli) Due esponenti del direttorio di Al Fatah costituiscono una seria opposizione alla ledership «moderata» - Tra le defezioni più gravi dall'Organizzazione quella di Wasef Ureikat, comandante dell'artiglieria dell'Olp NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE TEL AVIV — Due notizie hanno attirato ieri l'attenzione degli osservatori Israeliani, dopo contraddittori annunci di una scria rivolta nelle file dell'Olp. Presso Balbck è fallilo un attentato contro il luogotenente di Arafat, Khalil Wazir. più noto col nome di Abu Jlhad, il quale due giorni prima aveva detto che l'insurrezione interna era di modesta entità ed era stata domata senza violenza. E Yasser Arafat — su invito personale di Andropov — andrà la settimana prossima a Mosca, qua¬ si per riaffermare la propria autorità quale capo di Al Fatali e presidente dell'Olp. Sia Abu Jihad sia Arafat hanno vivamente criticalo l'atteggiamento di Oheddafi accusandolo di aver fornito armi ai ribelli. Ieri Abu Jlhad da detto: «G liedda fi dovrebbe sapere che i suoi sogni si infrangeranno sulla roccia dell'unità di Al Fatali e che i milioni che versa e le armi die invia ad alcuni settori per colpire al cuore l'unità di Al Fatah saranno neutralizzati». Abu Jihad, ha aggiunto che ..Gheddafì avrebbe fatto meglio a mostrarsi così generoso durante la battaglia di Beirut amiche commettere il crimine di incompetenza rifiutando le armi die ora fornisce ai cospiratori». La domanda che oggi ci si pone è se si possa parlare di una vera rivolta in seno a Al Fatah o di semplici insofferenze. In effetti malcontento e divergenze ci sono sempre state, fin da quando nel 1974 Abu Nldal, rappresentante di Al Fatah in Iraq, fondò un gruppo autonomo, sostenendo che quello di Arafat aveva perduto il suo carattere rivoluzionarlo. Data la natura eterogenea del movimento, la cosa non ha avuto molto rilievo perché il comitato centrale aveva sempre conservato una certa compattezza e la linea pragmatica imposta dal capo. Oggi il fatto più rilevante è che due esponenti del direttorio di Al Fatah (Abu Saleh, che attualmente rappresenta il movimento a Damasco, e Unni k Abu Kouik) costituiscono una seria opposizione alla leadership .moderata» di Arafat e dei suoi immediati consiglieri. All'origine della dissidenza c'è stato il fallimento dei colloqui Arafat-Hussein, che ha dimostrato, secondo 1 gruppi estremisti, che l'azione dei pragmatici non paga. Forse alla critica aperta e alla ribellione ha contribuito non poco, sullo sfondo del problema libanese, la questione fondamentale di come affrontare la lotta armata. E' connesso tutto questo al viaggio di Arafat a Mosca? Difficile dirlo, anche perché non sembra che l'Urss, dopo aver consigliato alla Siria di assiniic. e una posizione intransigente, sembra opporsi a ogni estremismo. Forse nella dissidenza che si è manifesta' ta in seno all'Olp e al suo più importante gruppo (e in particolare tra 1 quadri addestrati In Unione Sovietica e vicini agli esponenti siriani e al movimento Al Saika, creato dal regime baathista) si deve vedere più un avvenimento dettato dalle circostanze contingenti' che una svolta radicale ed estremista. Anche se negli ultimi giorni ci sono state defezioni gravi come quella di Wasef Ureikat. comandante dell'artiglieria dell'Olp. Giorgio Romano