Massimo ritratta: «Non le ho uccise io Mia madre soffocò Roberta e s'impiccò»

Massimo ritratta: «Non le ho uccise io Mia madre soffocò Roberta e s'impiccò» Clamoroso colpo di scena ieri pomeriggio in questura per la tragica vicenda di via Roccati Massimo ritratta: «Non le ho uccise io Mia madre soffocò Roberta e s'impiccò» Lo studente diciassettenne, che si era accusato del duplice omicidio, confessa: «Ho mentito. Mia madre tentò di strangolare anche me: mi difesi, lei se ne andò borbottando. Poi ho sentito dei rumori ma non mi sono mosso, avevo paura» Massimo Iorio, lo studente di 17 anni che venerdì scorso ha confessato di avere ucciso la sorella di 12 anni, Roberta, soffocandola con un foulard, e la madre, Clara Visnardi, 47 anni, strozzandola e poi impiccandola per simularne il suicidio, ha ritrattato tutto. «Non ho ucciso, non ho fatto del male a nessuno*, ha confessato al giudice dott. Corsi. Per dare una risposta agli ultimi interrogativi che restano su questa drammatica vicenda, 11 magistrato ha disposto una ricostruzione dei fatti, sulla falsariga del racconto di Massimo: è in corso nella tarda serata, nell'alloggio di via Roccati 50, dove lo studente sta ripetendo gesti e movimenti compiuti quella sera. La svolta nell'inchiesta si è avuta alle 18. Massimo Iorio era nelle camere di sicurezza della questura, improvvisamente ha chiesto di parlare con 11 dott. Sassi, capo della Mobile. Poche parole: «Le ho mentito, non ho ucciso*. Il funzionarlo ha avvisato il giudice; poco dopo (alle 18,10) Massimo Iorio era negli uffici della Procura. Un racconto drammatico. fs2mcs«nmitgcsntpivgt—zfpahsmgrrfcd forse la verità: -Quella sera sono rientrato da scuola alle 22,30 ed ho litigato con mia madre*. E' vero, la zia Norina, che abita nell'alloggio sottostante, ha udito quel litigio. «Poi sono andato a riposare. A notte fonda, forse verso le tre, mi sono svegliato come in un incubo: mia madre stava tentando dt soffocarmi con un legaccio attorno al collo». C'è la conferma: 1 periti hanno riscontrato sulla gola del giovane 1 segni di una corda, stretta con forza. Vera anche l'ora presumibile dell'aggressione: il padre, Aldo Iorio, rincasato verso la mezza, ha letto il giornale fin verso l'una e trenta, poi è andato a letto e — dice — la casa era nel silenzio. Nella prima confessione, fatta al dott. Sassi venerdì pomeriggio. Massimo Iorio aveva detto: «Mi sono difeso, ho allentato ti laccio che mi soffocava, poi ho aggredito mia madre, afferrandola alla gola». Vera la prima parte del racconto (sotto le unghie del ragazzo i periti hanno trovato filamenti della rudimentale corda usata dalla madre), dubbia la seconda (il cadavere al Clara Iorio non mostra segni di violenza sul collo). Poi — sempre secondo la prima confessione — Massimo avrebbe soffocato la madre: «Con le mie mani; il corpo è scivolato a terra, non si muoveva più». La perizia lo ha smentito: Ci ara Visnardi è morta per asfissia meccanica da impiccagione. Ieri sera il giovane ha smentito tutto: «Non l'ho uccisa, mi sono difeso, lei se ne è andata. Ha mormorato qualcosa, forse "vado da Roberta". Non ricordo, non ho sentito bene. Ero molto spaventato». Venerdì, Invece, aveva raccontato: «Ho trascinato il corpo fuori dalla stanza e ho ucciso mia sorella perché mi aveva visto. Poi ho simulato ti suteidio dt mia madre usando tre chiodi che avevo fissato sulla porta una decina di giorni fa, per appendere un poster». Era un racconto incredibile, 1 periti si ponevano una serie di Interrogativi. Uno fra tutti: come aveva fatto Massimo ad issare 11 cadavere della madre, pesante 76 chili, per simularne 11 suicidio? Ieri sera la nuova versione: «Non ho ucciso Roberta. L'ha uccisa mia madre, non so se prima o dopo aver tentato di aggredirmi. Ricordo che se n'è andata verso la camera di mia sorella. Ero sconvolto per quanto era accaduto, ti collo mi faceva male. Ho sentito dei rumori, forse era mia madre, che stava suicidandosi». . Ancora qualche incertezza, qualche dubbio. Ma nella notte, durante la ricostruzione che il dott. Corsi sta effettuando nell'alloggio di via Roccati 50, Massimo ' rivive quel- momenti, drammatici. «il trauma di quel momenti — affermano alcuni psicologi — to ha portato a confessare due crimini che quasi certamente non ha mal commesso». Ezio Mas carino

Persone citate: Aldo Iorio, Clara Iorio, Clara Visnardi, Ezio Mas, Iorio