Toro, aziende agricole, servizi la nuova Ifil ha preso il volo di Renzo Villare

Toro, aziende agricole, servizi la nuova Ifil ha preso il volo A colloquio con Mario Garaffo, amministratore delegato della finanziaria Toro, aziende agricole, servizi la nuova Ifil ha preso il volo L'assemblea straordinaria ha approvato ieri l'operazione di apporto del pacchetto di controllo Toro - Il capitale sale da 38 a 165 miliardi - Nessuna richiesta di esborso ai vecchi azionisti - 11 ruolo della Finsecur TORINO — Si è tenuta Ieri a Torino l'assemblea straordinaria dell'ini, Finanziaria di Partecipazioni (Gruppo Ifi) che ha approvato l'operazione di apporto dèi pacchetto di controllo della Toro Assicurazioni contro emissione di azionimi. All'amministratore delegato della società, Mario Garaffo, abbiamo rivolto alcune domande sull'operazione e sui programmi della «nuova Ifil». •Mi sembra opportuno iniziare — ha detto Garaffo — con una descrizione precisa dell'operazione. A fine marzo la Finsecur ha acquistato da La Centrale la partecipazione di controllo Toro, per sé o per persone o enti da designare. Successivamente sono stati designati come acquirenti tre società: Tifi, la stessa Finsecur (controllata dall'in al 100 per cento) e la Carfin (52% Ifi e il resto suddiviso fra Reale Mutua di Assicurazioni, Ferrerò, famiglia Acutls e Fiat, la cosiddetta "cordata piemontese")». — Qual è stato il molo dell'Iti! nell'operazione? «Fino a quel momento l'Ifll non era intervenuta nell'operazione. Una vòlta perfezionato l'acquisto, i tre acquirenti hanno proposto di apportare, allo stesso prezzo di acquisto, la partecipazione Toro ad Ifil, già presente nel campo assicurativo. L'assemblea Ifil ha oggi accettato tale proposta ed ha deliberato di emet- tere circa 33 milioni di azioni ordinarle e circa 18 milioni di azioni di risparmio, da assegnarsi in contropartita ai conferenti del pacchetto azionario Toro. Il numero di queste azioni ordinarle e di risparmio è esattamente proporzionale a quelle esistenti. Il loro prezzo, che include un congruo sovrapprezzo a tutela degli attuali azionisti, è stato determinato come richiede là legge (trattandosi di un aumento a fronte di conferimento in natura). In base al valore del patrimonio netto, tenendo conto dell'andamento di Borsa. Ad operazione effettuata 11 capitale Ifil risulterà aumentato da 38 a 165 miliardi, più un sovrapprezzo di 168 miliardi». — GII attuali azionisti Ifil devono versare quattrini? «L'operazione consente un cospicuo consolidamento pa¬ trimoniale delia società (costituito dall'intero pacchetto di controllo, 56,28 per cento, del gruppo Toro) senza alcuna richiesta di esborso ai vecchi azionisti. Vorrei ricordare che anche in passato, altre operazioni Ifil sono avvenute mediante conferimenti in natura (assunzione delle partecipazioni nell'Agricola Val di Chiana, nella Banca Brignoli e e nel Lloyd Adriatico), dando luogo ad un processo di crescita molto interessante é col minimo impegno finanziario per gli azionisti». —E in questa operazione? «Tornando all'attuale operazione, coloro che conferiscono le azioni Toro riceveranno nuove azioni Ifil in proporzione ai rispettivi apporti. Al termine dell'operazione, Ifil avrà quindi, un azionariato cosi composto: Ifi 60% (di cui 20% detenuto direttamente e 40% tramite la controllata Carfin), Finsecur 26%. Il rimanente 14% delle azioni Ifil è in mano agli oltre 4 mila azionisti». — Qual è il ruolo della Finsecur? «Per favorire la partecipazione del pubblico all'operazione, le azioni Ifil sottoscritte da Finsecur verranno collocate sul mercato attraverso un consorzio bancario di garanzia, costituito da 12 fra le maggiori banche italiane su iniziativa di Servizio Italia e Bnl. Ifil ha inoltre espressamente richiesto che sia riservata ai suoi azionisti di minoranza la possibilità di partecipare prioritariamente, se lo gradiranno, al collocamento pubblico di questa franche di azioni. In questo modo il piccolo azionista Ifil, in prima battuta, e il pubblico in generale, avranno la possibilità di partecipare all'operazione Toro-Ifil alle stesse condizioni degli investitori maggiori (Ifi, Ferrerò, Reale Mutua ecc.); cosa che altrimenti sarebbe risultata tecnicamente inattuabile. Ne beneficherà, inoltre, ; l'ampliamento del mercato del titolo». — Come si Inquadra questa acquisizione nella politica di presenza Ifil nel settori dei servici finanziari e assicurativo? •La "nuova" Ifil possiederò, un totale di partecipazioni per 365 miliardi (412 ai valori correnti) finanziate per la quasi totalità da capitale proprio (165 miliardi di capitale sociale e 190 di riserve). Con questa solida situazione patrimoniale Ifil potrà giocare, nell'ambito del gruppo Ifi, un ruolo di primaria importanza, essendo una finanziarla quotata a prevalente contenuto assicurativo, praticamente priva di debiti e con una interessante diversificazione nel settore industriale e in quello dei servizi finanziari. Tali diversificazioni sono particolarmente rilevanti in quanto destinate ad assicurare alla società, oltre che sinergie evidenti con il servizio assicurativo, anche tassi di redditività più elevati rispetto a quelli tipici di questo settore». Renzo Villare

Persone citate: Mario Garaffo

Luoghi citati: Agricola Val, Chiana, Ifil, Servizio Italia, Torino